Libri di Grazia Vitale
La delega di poteri normativi nell'ordinamento giuridico dell'Unione europea
Grazia Vitale
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Scientifica
anno edizione: 2019
pagine: 232
Nel Trattato di Lisbona si rinvengono fonti di terzo grado, così qualificate in quanto volte a rendere operative norme di secondo grado, rispetto alle quali risultano gerarchicamente subordinate. Il Trattato ha così introdotto la funzione normativa delegata, oggi disciplinata dall’art. 290 TFUE, e l’ha distinta chiaramente da quella di esecuzione, prima riconducibile alle competenze di attuazione esercitate anche a mezzo delle procedure di comitato e oggi regolamentata dall’art. 291 TFUE. L’approccio interpretativo utilizzato nel volume parte “dall’alto”, nel senso che valorizza gli elementi costitutivi della norma delegante quali strumenti di inquadramento del meccanismo di delega di poteri normativi previsto dal Trattato: la natura del potere delegato e la portata dell’atto che ne rappresenta l’esercizio, possono cogliersi più che attraverso l’analisi della struttura e del contenuto di quest’ultimo, attraverso l’analisi della struttura e del contenuto dell’atto di base, con il quale il potere è conferito e nel quale esso trova il suo fondamento.
Diritto processuale nazionale e diritto dell'Unione europea
Grazia Vitale
Libro: Copertina morbida
editore: editpress
anno edizione: 2010
pagine: 304
Ormai da tempo il diritto dell'Unione incide insistentemente sugli ordinamenti nazionali, con ciò ponendo in capo ai giudici interni il compito di garantirne l'effettiva applicazione. A tal fine la Corte di giustizia ha enucleato il principio dell'autonomia procedurale: in mancanza di provvedimenti di armonizzazione, spetta a ciascun ordinamento giuridico nazionale la designazione del giudice competente e l'individuazione delle modalità procedurali attraverso le quali i diritti attribuiti ai singoli dalle norme dell'Unione possano essere esercitati. Il presente studio mira a verificare come il modo di atteggiarsi del principio dell'autonomia procedurale, variabile a seconda del livello di "europeizzazione" della disciplina applicabile, lo renda protagonista indiscusso del processo di integrazione tra i sistemi processuali nazionali e quello europeo di tutela giurisdizionale dei diritti.