Libri di Howard Burns
Le trecce di Faustina. Acconciature, donne e potere nel Rinascimento
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2024
pagine: 248
Le trecce di Faustina affronta per la prima volta con taglio monografico un aspetto fondamentale dell’arte, della cultura, della società e degli studi antiquari del Rinascimento: le acconciature femminili. Attraverso una selezione di opere ad ampio raggio – dai busti imperiali a quelli rinascimentali fino alle opere di Canova, dai quadri alle sculture, dalle antiche monete alle medaglie moderne, dai disegni ai volumi a stampa – viene ricostruito il mondo affascinante e complesso delle capigliature del Quattro e Cinquecento, nonché le possibilità artistiche che hanno offerto e la loro importanza nella società e nella moda italiana. Il titolo richiama una delle acconciature più spettacolari e famose, quella dell’imperatrice Faustina Maggiore, moglie di Antonino Pio, divenuta simbolo di concordia e amore coniugale. Il suo busto, presente nelle più celebri raccolte antiquarie rinascimentali (sia di artisti come Lorenzo Ghiberti e Andrea Mantegna, sia di committenti come Lorenzo il Magnifico e Isabella d’Este), divenne un celebrato modello artistico e numerose copie e rielaborazioni diedero grande visibilità all’eccentrica capigliatura che finì per essere adottata da moltissime donne. Partendo dal caso clamoroso di Faustina Maggiore, il volume analizza l’influsso delle acconciature antiche, e in particolare di quelle eccezionalmente estrose sfoggiate dalle imperatrici romane, sulla moda quattro e cinquecentesca, indagando in quali occasioni e per quali ragioni, le capigliature femminili rinascimentali possano trovare precedenti nel mondo classico, evidenziando come nel passato, al pari di oggi, le acconciature potessero assumere un’importanza nodale nella vita pubblica e privata, caricandosi di complessi significati e svolgendo funzioni diversificate. Il percorso si snoda attraverso sette sezioni (Le “Faustine” degli artisti; I boccoli di Domizia e le trecce di Faustina; Capelli raccolti e ciocche liberate; Chiome virili; Labirinti di trecce; Capigliature cortesi e cortigiane; Metamorfosi neoclassiche di Faustina) e presenta i contributi di studiosi di diversa formazione e interessi (archeologi, storici dell’arte, della moda e della letteratura) che riflettono, da più punti di vista, sul tema della centralità delle capigliature femminili nel loro mutevole rapporto con i modelli classici.
Raffaello nato architetto
Libro: Libro in brossura
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2023
pagine: 240
Non tutti sanno che Raffaello è stato anche un grandissimo architetto con il suo più autentico seguace, Andrea Palladio, uno dei più influenti architetti del Rinascimento. Attraverso la celebre lettera a papa Leone X (scritta con l'amico Baldassarre Castiglione) e grazie ai suoi edifici e progetti, Raffaello trasformò il disegno d'architettura, lo studio dell'antico e le forme e decorazioni dell'architettura moderna. La mostra indagherà la complessa relazione fra lo studio dell'architettura romana antica e la progettazione di edifici moderni in Raffaello e Palladio, nonché il recupero, da parte di entrambi, di tecniche costruttive e modelli decorativi del passato in un momento in cui l'arte e l'architettura veneta sono investite dall'impatto rivoluzionario di Raffaello e Michelangelo, che scardina le scuole regionali proponendo un linguaggio nuovo, di portata nazionale, e che trionferà in tutta Europa nei secoli successivi. Il volume raccoglie gli esiti delle nuove ricerche sulle architetture costruite e dipinte di Raffaello e sugli effetti che esse ebbero sull'opera di Palladio in un momento cruciale del Rinascimento in cui i modelli del classicismo romano arrivano nel Veneto rivoluzionandone il gusto. In particolare il volume, che prevede contributi dei curatori e di tutti gli specialisti che hanno partecipato al gruppo di lavoro, vedrà per la prima volta pubblicate le ricostruzioni dei progetti perduti di Raffaello. Alcuni contibuti sono tradotti da Ilaria Abbondandolo e Maria Beltramini.
La villa italiana del Rinascimento. Forme e funzioni delle residenze di campagna, dal castello alla villa palladiana
Howard Burns
Libro: Libro in brossura
editore: Angelo Colla Editore
anno edizione: 2019
pagine: 160
Il paesaggio italiano e le periferie dei centri storici sono abbelliti da migliaia di ville e residenze nobiliari edificate in epoca rinascimentale che costituiscono una delle maggiori attrazioni turistiche dell'Italia - basta pensare alle ville di Palladio, palazzo Te a Mantova, Caprarola, villa d'Este a Tivoli. Ma da dove viene, perché e come si è sviluppato il genere architettonico della villa, una residenza ben diversa dalla casa di città, che ha influenzato gli architetti di tutto il mondo? Howard Burns, intrecciando in maniera sapiente la storia dell'architettura con la storia sociale, economica e di costume, traccia lo sviluppo di un fenomeno complesso. Ci spiega che la villa italiana risponde non solo al desiderio da parte dei proprietari e dei loro architetti di ricreare le forme e i piaceri delle ville degli antichi romani, con i loro colonnati e giardini, ma anche alle esigenze della sicurezza e dello sfruttamento economico delle campagne. E ci ricorda come la villa rinascimentale è spesso erede del castello medioevale, cioè luogo forte da cui dominare il territorio circostante. Il libro offre al lettore un'introduzione affascinante e originale alla comprensione dei nuovi modi rinascimentali di vivere in campagna e insieme costituisce un'agile guida, arricchita da brevi 'ritratti' di singole ville, per vedere, capire e godere uno dei patrimoni artistici più singolari d'Italia.
Palazzo Thiene a Vicenza
Fernando Rigon, Guido Beltramini, Howard Burns
Libro: Copertina rigida
editore: Skira
anno edizione: 2008
pagine: 320
Pubblicato in occasione del cinquecentenario di Andrea Palladio (1508-1580), questo volume è dedicato a palazzo Thiene, opera somma del grande architetto vicentino, definita da Antonio Paolucci un'"antologia paradigmatica del Rinascimento" e "una rosa dei venti" che insieme guarda alla Roma di Raffaello, alla Mantova di Giulio Romano, a Fontainebleau e a Venezia, e alla Firenze di Michelangelo. Il volume, cui hanno contribuito alcuni tra i maggiori ricercatori internazionali oggi impegnati sul fronte degli studi palladiani, risulta un documento di eccezionale portata scientifica e culturale. Esso parte dall'indagine sui fondi archivistici della casata dei Thiene e dai testi di architettura del Cinquecento, e arriva fino alle più recenti scoperte legate all'integrale restauro, condotto nell'ultimo decennio, sull'edificio e i suoi apparati decorativi. Dalle pagine di questo libro emerge in tutta la sua grandiosa unicità della dimora che affascinò Inigo Jones e che già l'estimo vicentino del 1563-1564 definiva "la più bella e adornata che sia in la magnifica città di Vicenza". L'opus magnum che non vide mai la conclusione, costruito per i più ricchi fra i nobili vicentini, monumento al rango e alla potenza di una famiglia imparentata con i Gonzaga di Mantova e in relazione con la corona di Francia, rimase per secoli un modello ammirato e replicato.
La villa italiana del Rinascimento. Forme e funzioni delle residenze di campagna, dal castello alla villa palladiana
Howard Burns
Libro: Libro in brossura
editore: Angelo Colla Editore
anno edizione: 2012
pagine: 160
Il paesaggio italiano e le periferie dei centri storici sono abbelliti da migliaia di ville e residenze nobiliari edificate in epoca rinascimentale che costituiscono una delle maggiori attrazioni turistiche dell'Italia - basta pensare alle ville di Palladio, palazzo Te a Mantova, Caprarola, villa d'Este a Tivoli. Ma da dove viene, perché e come si è sviluppato il genere architettonico della villa, una residenza ben diversa dalla casa di città, che ha influenzato gli architetti di tutto il mondo? Howard Burns, intrecciando in maniera sapiente la storia dell'architettura con la storia sociale, economica e di costume, traccia lo sviluppo di un fenomeno complesso. Ci spiega che la villa italiana risponde non solo al desiderio da parte dei proprietari e dei loro architetti di ricreare le forme e i piaceri delle ville degli antichi romani, con i loro colonnati e giardini, ma anche alle esigenze della sicurezza e dello sfruttamento economico delle campagne. E ci ricorda come la villa rinascimentale è spesso erede del castello medioevale, cioè luogo forte da cui dominare il territorio circostante. Il libro offre al lettore un'introduzione affascinante e originale alla comprensione dei nuovi modi rinascimentali di vivere in campagna e insieme costituisce un'agile guida, arricchita da brevi 'ritratti' di singole ville, per vedere, capire e godere uno dei patrimoni artistici più singolari d'Italia.