Libri di Irene Gambacorti
Duello e onore tra Otto e Novecento. Una prospettiva interdisciplinare
Libro: Libro in brossura
editore: Società Editrice Fiorentina
anno edizione: 2025
pagine: 220
La pratica del duello trova sorprendente diffusione nella società italiana postunitaria tra le élite militari, politiche e intellettuali; con i suoi rituali precisamente codificati, accompagnata da un acceso dibattito, resiste con esempi significativi, seppur meno frequenti, fin dentro al ventennio fascista. I saggi riuniti nel volume affrontano il fenomeno da diverse prospettive disciplinari – storia contemporanea, diritto, filosofia politica, antropologia sociale, letteratura, linguistica, teatro, cinema – per cercare di far luce sulla sua complessità e le molteplici implicazioni, che a lungo assicurano alle vertenze d’onore decise sul terreno ampia legittimazione sociale e un innegabile fascino nell’immaginario comune. Si aprono insieme necessari spazi di confronto con la contemporanea situazione europea (nello specifico, spagnola, ungherese, francese, portoghese), e, attraverso il duello, si porta l’attenzione sul valore cardine dell’onore, che permea il sistema di relazioni sociali tra Otto e Novecento.
Scontri di carta e di spada. Il duello nell’Italia unita tra storia e letteratura
Irene Gambacorti, Gabriele Paolini
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2019
pagine: 368
Lo schermo di carta. Pagine letterarie e giornalistiche sul cinema (1905-1924)
Libro: Libro in brossura
editore: Società Editrice Fiorentina
anno edizione: 2017
pagine: 452
Il volume raccoglie 28 brani letterari (pagine di romanzi, racconti, commedie, poesie) e 50 scritti giornalistici sul cinema (articoli, saggi, interviste, inchieste su quotidiani e riviste), comparsi in Italia tra il 1905 e il 1924. L'antologia intende documentare la ricezione del fenomeno cinema da parte del mondo letterario e intellettuale italiano, negli anni in cui il fortunato spettacolo rapidamente passa dai baracconi delle fiere alle grandi sale cittadine, affermandosi come nuova arte, tra consenso di pubblico e peso sociale crescenti. Le pagine narrative battono sugli aspetti più curiosi del nuovo ambiente, raccontano le reazioni del pubblico, il mestiere dell'attore, i meccanismi produttivi, la diatriba con il teatro. La stampa riflette sulle implicazioni sociali, morali e artistiche del cinema; tra quadro di colore, interessi divulgativi, snobistici rifiuti e polemiche feroci, ne tenta una prima lettura critica ed estetica, interpellando scrittori e drammaturghi: sullo schermo di carta la nuova arte definisce i caratteri di un'identità ancora incerta e sfuggente. Invenzione del secolo, emblema dei tempi moderni, il cinema chiama in causa del resto il ruolo dello scrittore di fronte all'arte di massa, e ai meccanismi della nuova industria dello spettacolo; insieme offre guadagni insperati, e inedite, affascinanti possibilità espressive, arrivando a coinvolgere, nella seconda metà degli anni Dieci, i principali nomi della nostra letteratura. La sua affermazione è un elemento imprescindibile nella ricostruzione dell'inquieto panorama culturale italiano dei primi decenni del Novecento.