Libri di J. Di Martino
Peccato di Partenope. Dalla leggenda il dolce di Napoli
Claudio Canzanella
Libro: Libro in brossura
editore: ESA (Torre del Greco)
anno edizione: 2012
pagine: 72
Peccato di Partenope è il romanzo sulla storia d'amore tra la sirena, simbolo di Napoli, e Sebeto, il fiume che divideva Neapolis da Partenope, che ha ispirato due noti pasticceri napoletani portandoli a ideare il dolce che, stando al racconto, fece cedere la giovane vergine. Lo spunto colto dai fratelli Bellavia, Lucio e Germano, quest'ultimo noto protagonista della soap opera "Un posto al sole" è giunto dall'autore Claudio Canzanella che nel riscrivere, tra mito e fantasia, la storia d'amore ha citato un dolce, creato dal giovane amante con l'aiuto dei suoi affluenti. Il dolce del peccato - è il lieto fine del romanzo - fu preparato con gli ingredienti (vino, amarene, uova e farina) che la dea Afrodite concesse agli affluenti, amici dell'innamorato Sebeto, facendo cadere, tra le sue braccia, Partenope al primo assaggio.
Le torri costiere del regno di Napoli. La frontiera marittima e le incursioni corsare tra il XVI ed il XIX secolo. Ediz. italiana e inglese
Flavio Russo
Libro: Libro rilegato
editore: ESA (Torre del Greco)
anno edizione: 2012
pagine: 320
Il flagello della pirateria nel Mediterraneo ha origine nella notte dei tempi e si protrae fino alla conquista francese di Algeri nel 1830. Come ogni altra attività criminale, alterna fasi di spietata virulenza a brevi periodi di quiescenza. Molteplici le trasformazioni, tra cui quella in guerra di corsa, che avviatasi nel VII secolo diverrà insostenibile nel XVI in particolare lungo le coste del Regno di Napoli, obbligando ad efficaci contromisure. Alle medievali torri di avvistamento, si sostituirono le moderne anticorsare concepite come capisaldi di un dispositivo antincursivo e dotate di adeguate artiglierie, sia per la difesa navale che ravvicinata. Nel 1563 il vicerè Don Parafan di Ribera diede l'avvio alla loro costruzione. Sei anni dopo, nel 1569, le torri entrarono ufficialmente in servizio restandovi per quasi tre secoli. Finirono vendute all'asta nel 1870. Nonostante si tratti dell'infrastruttura più estesa dell'età moderna, non ne sono stati rinvenuti progetti di massima o di dettaglio. Per molti studiosi la loro protezione fu irrilevante, prova ne sia che le incursioni continuarono, ma l'analisi delle catture fornisce una conclusione antitetica.
The Sciacca mistery. A history of coral of times gone by
Giuseppe Rajola
Libro: Libro rilegato
editore: ESA (Torre del Greco)
anno edizione: 2012
pagine: 264
Nel 1875 fu rinvenuto, a una trentina di miglia al largo della città di Sciacca, in Sicilia, un banco di corallo diverso da quello locale e di uno strano colore arancio. Il corallo risultava come accatastato in spazi molto ristretti sul fondale marino. In breve la notizia si sparse e furono moltissimi i pescatori di corallo professionisti, in primis quelli di Torre del Greco, ad accorrere in zona. Esaurito il primo banco se ne rinvenne un secondo e, quindi, un terzo, per complessive 14 mila tonnellate estratte in oltre venti anni. Fu dato incarico agli scienziati più affermati del momento di studiare la situazione e verificare l'impatto ambientale di una simile "pesca". La risposta fu sempre la stessa: si trattava di corallo "morto", impossibilitato, quindi, a riprodursi e si trovava lì a causa della presenza del vicino vulcano dell'isola Ferdinandea, la famosa "isola che non c'è". Nessuno si chiese perché mai ce ne fosse tanto nello stesso luogo, né come fosse possibile che un materiale organico, quale il corallo, si conservasse a dispetto di temperature così alte. Nessuno, fino ad oggi.
79 d. C. Rotta su Pompei. Indagine sulla scomparsa di un ammiraglio. Ediz. italiana e inglese
Flavio Russo, Ferruccio Russo
Libro: Libro in brossura
editore: ESA (Torre del Greco)
anno edizione: 2007
pagine: 336
Leggende napoletane. Ediz. italiana e inglese
Matilde Serao
Libro
editore: Guida
anno edizione: 2009
pagine: 200
La presenza fisica del Vesuvio, delle isole di Nisida e Capri, di un piatto di pasta, di una porcellana rinomata, persino l'origine della città di Napoli ed il suo possibile futuro. Le "leggende" di Matilde Serao sono frammenti di lunghi avvenimenti dimenticati, connessi a questi simboli ed arricchiti dalla sua immaginazione, trasformati in magia che trascina gli adulti in quel regno fantastico troppo spesso relegato ingiustamente al solo mondo infantile. Un omaggio allo spirito di Napoli e della sua gente, ai monumenti ed ai paesaggi assimilati dalla sua anima, alla città da lei amata. Sono storie semplici, dal linguaggio semplice, ma imbevute di immagini incisive di una città piena di contrasti.