Libri di Jacques Roubaud
Il viaggio d'inverno. Il viaggio d'inferno
Georges Perec, Jacques Roubaud
Libro: Libro rilegato
editore: Quodlibet
anno edizione: 2025
pagine: 80
Un misterioso libretto del 1864 è la fonte di tutta la migliore poesia francese di fine Ottocento, Mallarmé, Verlaine, Rimbaud, Lautréamont, che risultano quindi aver copiato dalla stessa fonte. Oppure il libretto è un incredibile plagio per anticipazione? Ma il libretto è sparito e chi l’ha visto e l’ha potuto leggere una sera d’inverno del 1939, non lo ritroverà più. In questo breve, fulminante racconto alcuni dei temi ricorrenti in Perec: la vertigine dell’inventario, l’opera che nasce e scompare come gli acquerelli di Bartlebooth nel suo indimenticabile La vita istruzioni per l’uso, l’ossessione della ricerca e la duplicazione apocrifa. La ricerca del misterioso libretto continua nel racconto di Roubaud, che ne è il seguito, ambientato quarant’anni dopo, e atto d’omaggio al suo caro amico scomparso. Il titolo originale gioca sulla caduta di una lettera, Le voyage d’hiver/Le voyage d’hier, gioco lipogrammatico del refuso, come se ne facevano nel gruppo letterario dell’Oulipo: il figlio di Borrade, proprietario dello scomparso libretto, incontra nel 1981 in Australia Georges Perec in persona, che giura che la storia è vera.
Qualche cosa nero
Jacques Roubaud
Libro: Libro in brossura
editore: FT - FinisTerrae
anno edizione: 2023
pagine: 270
«La tua morte dice il vero. La tua morte dirà sempre il vero. Ciò che dice la tua morte è vero perché dice.» Un uomo ha perduto la sua donna e dice, riga dopo riga, il dolore della sua assenza, il dolore più difficile da scrivere. L'uomo è il poeta Jacques Roubaud, la donna è la fotografa Alix Cléo Roubaud. Qualche cosa nero, pubblicato nel 1986, è il libro del lutto della poesia. II poeta rivela l'entità del suo dolore, gli effetti della morte e dell'assenza sulla vita e sul linguaggio: essi appaiono proprio come il negativo — inverso della luce, bianco e nero che si scambiano —che rivela l'immagine. Dietro ogni frase ci sono le mani, il ventre, il corpo della donna amata... Questo libro è il dialogo postumo in cui «l'inchiostro e l'immagine si ritrovano solidali e alleati», è il tentativo, privo di consolazione, di ritornare nel presente, il tempo del «tu», l'unico tempo possibile in cui poter realizzare l'«io».
Breve trattato sulla sottile arte del go
Georges Perec, Pierre Lusson, Jacques Roubaud
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2014
pagine: 168
"Poi per un istante il gioco si illuminerà (e crederemo di aver scoperto tutto, mentre non avremo ancora capito niente): lo scopo, l'immagine, il progetto, l'economia, il principio del gioco, tutto quanto era fino ad allora nebuloso, ci sarà più chiaro. Ma un giorno, con un'intuizione che sarà per noi il più alto grado di coscienza che si può avere del gioco, capiremo che non è mai veramente possibile sapere se si è fatta la mossa che si doveva fare, se si è giocato dove si doveva giocare. Da questa certezza, che unisce in uno stesso istante libertà e vincolo, intuizione ed esperienza, nasce il panico, che è il benessere supremo del Giocatore di go, al quale non sfuggono i più grandi giocatori, né Honinbo Sakata, né Lin Meijin. Quando, in un giorno ancora lontano, gli avremo insegnato a giocare, il computer, credetemi, giocherà tremando."
7 sardinosauri
Jacques Roubaud, Olivier Salon
Libro: Copertina morbida
editore: Sinopia Libri
anno edizione: 2011
pagine: 35
Viaggio d'inverno, viaggio d'inferno
Georges Perec, Jacques Roubaud
Libro
editore: Robin Edizioni
anno edizione: 2001
pagine: 72
1939. Un giovane professore, Vincent Degrael, in vacanza a casa del suo amico Denis Borrade, scopre "Le poesie di Hugo Vernier", un libro di versi, plagiati dai più famosi poeti della letteratura francese di fine Ottocento. L'opera di Vernier è "un'antologia premonitrice", che infiamma tutti coloro che la prendono in mano: da Beaudelaire, Rimbaud e Mallarmé, che vi hanno attinto a piene mani per le loro poesie, al professor Degrael, che morirà senza riuscire a dimostrare pubblicamente la sua sensazionale scoperta. Tutta l'indagine è fedelmente trascritta nel racconto "Viaggio d'inverno" di Georges Perec, ex alunno dello stesso Degrael. E la domanda cruciale rimane sempre la stessa: il poeta Hugo Vernier è veramente esistito?