«La tua morte dice il vero. La tua morte dirà sempre il vero. Ciò che dice la tua morte è vero perché dice.» Un uomo ha perduto la sua donna e dice, riga dopo riga, il dolore della sua assenza, il dolore più difficile da scrivere. L'uomo è il poeta Jacques Roubaud, la donna è la fotografa Alix Cléo Roubaud. Qualche cosa nero, pubblicato nel 1986, è il libro del lutto della poesia. II poeta rivela l'entità del suo dolore, gli effetti della morte e dell'assenza sulla vita e sul linguaggio: essi appaiono proprio come il negativo — inverso della luce, bianco e nero che si scambiano —che rivela l'immagine. Dietro ogni frase ci sono le mani, il ventre, il corpo della donna amata... Questo libro è il dialogo postumo in cui «l'inchiostro e l'immagine si ritrovano solidali e alleati», è il tentativo, privo di consolazione, di ritornare nel presente, il tempo del «tu», l'unico tempo possibile in cui poter realizzare l'«io».
Qualche cosa nero
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Titolo | Qualche cosa nero |
Autore | Jacques Roubaud |
Traduttori | Domenico Brancale, Tommaso Santi |
Collana | LE METEORE, 12 |
Editore | FT - FinisTerrae |
Formato |
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Pagine | 270 |
Pubblicazione | 06/2023 |
ISBN | 9788869040276 |
Promozione valida fino al 12/02/2027