Libri di Janna Levin
Manuale di sopravvivenza ai buchi neri. Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sul fenomeno più misterioso dell'universo
Janna Levin
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2022
pagine: 152
Stai viaggiando nel cosmo con la tua astronave. All’improvviso ti trovi di fronte a una totale assenza di luce: un buio su sfondo nero circondato da stelle, una misteriosa oscurità in apparenza priva di massa che ti attrae, per sfuggire alla quale devi aumentare gradualmente la potenza dei retrorazzi. Non devi oltrepassare il punto di non ritorno, quello dopo il quale, per salvarti, dovresti spingere i motori fino a superare i 300 000 chilometri al secondo della velocità della luce. Perché niente è più veloce della luce, e quindi inizieresti a precipitare all’infinito. Questo è solo uno dei motivi per cui, prima di avventurarci da soli nello spazio, sarebbe essenziale farci un’idea della natura delle più grandi bizzarrie cosmiche attraverso questo “Manuale di sopravvivenza ai buchi neri”. Janna Levin parte da ciò che possiamo osservare stando seduti sul nostro divano di casa per arrivare a illustrare le proprietà dei buchi neri e il funzionamento del nostro universo. Cosa succede quando siamo in caduta libera in uno spazio piatto come un buco nero? Cosa ne è della nostra percezione del tempo e del movimento? Einstein ammise di non capire il modello standard della gravità e, immaginando di cavalcare un raggio di luce, giunse a formulare la teoria della relatività che ha permesso di pensare l’esistenza dei buchi neri prima ancora di poterli osservare empiricamente: conoscere l’universo è viaggiare nella tana del Bianconiglio, dove i vincoli della matematica diventano uno strumento per liberare la creatività, fondendo fantasia e deduzione. Perché la comprensione della realtà passa per l’attraversamento del buio più scuro: solo così si può vedere cosa c’è dall’altra parte del nulla.
Il blues dei buchi neri. Storia della scoperta delle onde gravitazionali
Janna Levin
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2016
pagine: 226
Da quando nel 1916 Einstein predisse l'esistenza delle onde gravitazionali minuscole increspature nello spaziotempo generate da eventi insondabili la scienza si è preoccupata di indagare se tali vibrazioni possano essere registrate. Perché, in questo caso, potremmo osservare il nostro universo attraverso il suono: il "sibilo" del Big Bang, il "canto" simile a quello delle balene delle supernovae che esplodono, le "vibrazioni" prodotte dalla collisione di due buchi neri. Il 14 settembre 2015 la previsione di Einstein ha ricevuto una clamorosa conferma: per la prima volta due interferometri del progetto statunitense LIGO (Laser Interferometer Gravitational-Wave Observatory) hanno rivelato gli effetti di una potentissima collisione di due buchi neri avvenuta 1,3 miliardi di anni fa, e che è stata percepita sulla Terra come un lieve "tremore". Ma forte abbastanza da provocare un vero e proprio terremoto nel campo della astrofisica. Janna Levin racconta con divertita leggerezza e un linguaggio accessibile l'affascinante storia di un secolo di ricerca, di ipotesi teoriche e di esperimenti scientifici, ma anche di creatività, tic, aspirazioni e ossessioni, raccolta dalla viva voce di Rai Weiss, Kip Thorne e Ron Drever, i tre scienziati che hanno dato vita al progetto LIGO.
Come all'universo sono venute le macchie. E se l'universo fosse finito?
Janna Levin
Libro: Libro in brossura
editore: Net
anno edizione: 2006
pagine: 255
È convinzione comune che l'universo sia infinito. Eppure c'è chi, con argomentazioni provocatorie e convincenti, sostiene il contrario. Janna Levin ci spiega perché il tempo e lo spazio sono finiti. Di recente le scoperte scientifiche hanno consentito di sondare le dimensioni dell'universo e di perlustrare con nuovi strumenti la questione su cui si sono interrogati per secoli i filosofi. Oggi, all'alba del nuovo millennio, i particolari della grande mappa cosmica sono stati svelati, sino a mettere definitivamente in discussione le più assodate certezze. Sotto forma di lettere aperte alla madre, Janna Levin affronta temi come i quanti, i buchi neri, le deformazioni temporali intercalandoli a squarci sulla vita quotidiana.
Come all'universo sono venute le macchie. Diario di un tempo finito in uno spazio finito
Janna Levin
Libro: Libro rilegato
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2003
pagine: 255
È convinzione comune che l'universo sia infinito. Eppure c'è chi, con argomentazioni provocatorie e convincenti, sostiene il contrario. Janna Levin ci spiega perché il tempo e lo spazio sono finiti. Di recente le scoperte scientifiche hanno consentito di sondare le dimensioni dell'universo e di perlustrare con nuovi strumenti la questione su cui si sono interrogati per secoli i filosofi. Oggi, all'alba del nuovo millennio, i particolari della grande mappa cosmica sono stati svelati, sino a mettere definitivamente in discussione le più assodate certezze. Sotto forma di lettere aperte alla madre, Janna Levin affronta temi come i quanti, i buchi neri, le deformazioni temporali intercalandoli a squarci sulla vita quotidiana.

