Libri di Jörg Rüpke
Epica antica. Un'introduzione
Jörg Rüpke, Sofia Bianchi Mancini
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2025
pagine: 240
Animati dall'aspirazione di narrare eventi fondamentali e di conferire autorità alla propria mediante un'elaborazione formale, i poemi epici costituiscono i primigeni monumenti letterari trasposti in forma scritta in molteplici lingue. Il volume offre per la prima volta un'analisi ampia e sistematica delle epopee greche e latine, da Omero alla tarda antichità, affrontando interrogativi cruciali quali: come venivano declamate? Chi ne desiderava la lettura o l'ascolto? E in che modo tali pratiche hanno trasformato i testi? Ne emerge come la crescente professionalizzazione di queste opere abbia generato competizione, emulazione, parodia o sintesi poetica.
Pantheon. Una nuova storia della religione romana
Jörg Rüpke
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2018
pagine: 492
Pur focalizzandosi principalmente su Roma, "Pantheon" integra le molte tradizioni religiose riscontrabili in tutta l'area mediterranea, per raccontare la storia di un mutamento epocale, quando da un mondo dove si praticavano rituali religiosi si passò a un mondo dove si appartiene a una religione. Il volume, ampiamente illustrato, sottolinea con particolare enfasi la «religione vissuta», una prospettiva che mette in evidenza quanto le esperienze e le pratiche degli individui trasformino la religione in qualcosa di diverso dalla sua forma ufficiale; offrendo in tal modo al lettore una rappresentazione radicalmente nuova della religione romana e di un periodo cruciale per le religioni occidentali, che ha influenzato l'ebraismo, il cristianesimo, l'islam e perfino la stessa idea moderna di «religione». Utilizzando con sapienza fonti letterarie e riscontri archeologici, Rüpke dimostra come la religione romana abbia modellato e sia stata modellata dal mutare dei contesti storici dal IX secolo a.C. al IV d.C. Nel mondo romano essa non costituiva una sfera a sé stante, ed è quindi necessario collocarla sempre in relazione con gli sviluppi politici, sociali, economici e culturali. L'autore sottolinea ogni peculiarità della religione romana, presentando, tra l'altro, una nuova visione di concetti centrali quali «tempio» e «altare», e dei ruoli maschili e femminili nelle pratiche religiose.
Superstitio. Devianza religiosa nell'impero romano
Jörg Rüpke
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2014
pagine: 123
Questo libro si presta a un duplice percorso. Lo sguardo sulla devianza religiosa in antichità solleva contemporaneamente questioni normative che, per definizione, devono limitare le variazioni. Chi stabilisce tali norme? Come vengono imposte nelle diverse epoche? Allo stesso tempo, lo sguardo sulla devianza, sulle narrazioni delle rotture delle norme può essere utilizzato per identificare tangibili variazioni in un determinato comportamento religioso. In quale misura nell'antichità romana vi era individualità in ambito religioso? L'idea di religione pre-moderna come religione rigidamente collettiva deve essere messa in discussione: questo è uno dei presupposti del libro. Inoltre, la religiosità individuale si manifesta in un ambito sociale e tali ambiti si trasformano storicamente. Utilizzando classici come Cicerone e Varrone, ma servendosi anche delle fonti giuridiche del tempo l'autore dimostra che la "religione romana" non è un monolite immutabile e pertanto, in queste pagine, essa viene rigorosamente storicizzata.
Il crocevia del mito. Religione e narrazione nel mondo antico
Jörg Rüpke
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2014
pagine: 56
L'idea che al di fuori di noi gli uomini o altri enti possano influenzare il corso delle cose nella natura e nella storia è presente in tutte le culture. Ma è nel bacino del Mediterraneo, nel corso del primo secolo avanti Cristo, che diviene popolare la pratica di rappresentare gli dèi in forma umana. Poiché essi compiono azioni destinate ad avere effetto sugli uomini, vengono ricordati i grandi avvenimenti in cui non manca l'intervento di un dio chiamato in soccorso. La cultura greca offre la possibilità di rendere pubblici questi racconti sia nel teatro che nelle espressioni tradizionali della poesia e del canto. È in questo contesto che i miti si configurano come storie o, più semplicemente, come "esposizioni". Essi, infatti, sono essenzialmente racconti tradizionali rilevanti per chi parla e per chi ascolta, caratteristiche che consentono di interpretare le narrazioni di molte culture come miti, di compararle e di sottoporle allo sguardo della storia delle religioni. Tuttavia, un'unica disciplina non basta a esaurire il fenomeno della narrativa tradizionale nel mondo antico poiché i miti sono un punto di intersezione culturale - un crocevia - in cui si incontrano la prassi e la riflessione religiosa, la semantica e l'immagine della storia, le forme di comunicazione e la vita quotidiana degli antichi.
Tra Giove e Cristo. Trasformazioni religiose nell'impero romano
Jörg Rüpke
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2013
pagine: 384
La storia delle religioni dell'impero romano si è limitata sinora a fornire descrizioni dei singoli culti e delle singole religioni, isolando la presentazione del giudaismo e/o del cristianesimo da quella del culto dell'imperatore, dei culti pubblici ufficiali, delle altre innumerevoli forme di religiosità che pullulano nell'impero nei primi secoli dell'era cristiana. Questo libro osserva invece la religione imperiale come uno spazio unitario e dinamico, che interagisce con lo spazio periferico e provinciale attraverso una serie di mediatori e peculiari forme di comunicazione. Emerge in modo nuovo e illuminante la trasformazione del fenomeno e del ruolo sociale della religione che l'impero romano conobbe tra I e IV secolo, da strumento di tematizzazione personale delle contingenze umane (malattia, insicurezza, morte) e di costruzione dell'identità politica pubblica, a unità articolata dove si condensano stili di vita, processi di definizione di gruppi identitari e legittimazioni politiche. Questa prospettiva è il frutto di una ricerca decennale, volta a individuare, in chiave archeologica, storica, antropologica, i meccanismi di base di quella trasformazione e i modelli con cui è descritta. Ne risulta un quadro nuovo di un mondo religioso in continuo mutamento, in cui il rapporto con il cristianesimo acquista una nuova luce, dal momento che le "religioni" e i "culti", piuttosto che essere in competizione fra loro, intrecciano i loro simboli a seconda delle aree...
La religione dei romani
Jörg Rüpke
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2004
pagine: 318
I veri signori di Roma erano gli dèi, come dimostra la moltitudine di culti che si praticavano a Roma, dei riti che vi si celebravano e dei sacrifici che vi venivano offerti. La religione era un fattore fondamentale della vita pubblica dell'Antichità. Riguardando la Città nel suo insieme, la dimensione religiosa costituisce un fattore essenziale per comprendere storicamente e culturalmente l'ascesa di Roma a capitale dell'impero e la complessa natura della società del tempo. Al contempo però, la religione è qualcosa che riguarda il singolo, che regola il mondo nello spazio e nel tempo, che offre soluzioni nei momenti di crisi, quando ci si ammala, quando si litiga con il vicino.