Libri di L. Mazzinghi
Servire la Parola, servire la comunione. I ministeri istituiti di lettorato e accolitato
M. Baldacci, S. Bertin, A. Dal Maso, L. Mazzinghi, S. Noceti, M. Ometto, A. Steccanella, N. Toschi Vespasiani
Libro: Libro in brossura
editore: EMP - Edizioni Messaggero Padova
anno edizione: 2022
pagine: 226
La pubblicazione nel gennaio 2021 del motu proprio di papa Francesco Spiritus Domini circa l’accesso delle persone di sesso femminile al ministero istituito del lettorato e dell’accolitato segna una reale novità nel cammino di recezione del concilio Vaticano II e contribuisce alla maturazione di una chiesa tutta ministeriale. Il volume nasce dalla collaborazione di un gruppo di teologi, biblisti, liturgisti, pastoralisti, uomini e donne di diversa provenienza e formazione, che si sono sentiti interpellati a promuovere una riflessione approfondita sul tema della ministerialità. Il testo si configura come contributo di alta divulgazione, teso a chiarire alcuni interrogativi aperti che Spiritus Domini ha riproposto. I box presenti in ogni capitolo li riprendono e insieme propongono approfondimenti, citazioni patristiche e passaggi di documenti magisteriali – consultabili facilmente online grazie ai qr code che ad essi rimandano – utili per comporre il cammino di riscoperta, comprensione e promozione dei ministeri antichi e insieme realmente nuovi. L’opera è destinata a tutti gli operatori pastorali interessati ad approfondire il tema, e si propone come strumento utile alla formazione dei candidati al lettorato e all’accolitato, ma anche alla preparazione di chi svolge un servizio in ambito liturgico e catechetico. Prefazione di Mons. Erio Castellucci.
Storia del secondo Tempio. Israele tra VI secolo a. C. e I secolo d. C.
Paolo Sacchi
Libro: Copertina morbida
editore: Claudiana
anno edizione: 2019
pagine: 540
Per l'Israele antico, il periodo compreso tra VI secolo a.C. e I d.C. - tra la distruzione del primo Tempio di Gerusalemme da parte di Nabucodonosor e quella del secondo, ricostruito, da parte di Tito - fu cruciale: la Bibbia assunse la forma che conosciamo e, nel giudaismo, vennero sviluppandosi rabbinismo e cristianesimo. A partire dagli scritti canonici, dagli apocrifi e dai testi qumranici, Paolo Sacchi ne propone una storia, a impianto soprattutto tematico, in cui la narrazione storico-politica si intreccia alle dimensioni religioso-culturali di volta in volta caratteristiche di un'epoca e gravide di conseguenze per le successive.
Papa Paolo VI e l'associazione biblica italiana. Un magistero fecondo
Libro
editore: Libreria Editrice Vaticana
anno edizione: 2014
pagine: 112
L'opera riunisce i sette interventi che Paolo VI ha rivolto ai membri dell'Associazione Biblica Italiana tra il 1964 e il 1976, incontrandoli in occasione delle Settimane bibliche nazionali, che si svolgono ogni due anni a Roma. Dai discorsi affiora la preoccupazione del Pontefice di preservare la verità e la novità del dettato conciliare e il suo ripetuto richiamo alla fedeltà al Concilio. "L'affetto che Paolo VI manifesta agli studiosi della Scrittura è così un riflesso del suo amore per la Parola e della centralità che egli attribuiva al movimento biblico, da lui considerato in pima linea per il rinnovamento della Chiesa", nota il curatore Mazzinghi nella prefazione. Corredano il volume un inserto fotografico, una testimonianza di padre Giuseppe Danieli, già presidente dell'ABI, circa gli incontri di Paolo VI con l'Associazione, nata nel 1948, e un articolo di padre Maurice Gilbert, già rettore del Pontificio Istituto Biblico di Roma, scritto poco dopo la morte del Pontefice, nel quale sono ricordati alcuni suoi discorsi all'ABI.
La Bibbia dei Settanta. Volume Vol. 3
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2013
pagine: 1232
Intorno all'anno 400 la chiesa d'Occidente, di lingua latina, si trovò ad affrontare un problema: la Bibbia utilizzata, sia per la liturgia sia per lo studio, era un testo latino tradotto dal greco (la cosiddetta Vetus Latina), un testo che presentava vari errori di traduzione. Di qui la necessità di intervenire: se per il Nuovo Testamento si trattava solo di adottare un buon manoscritto greco, per l'Antico Testamento la questione si presentava più complessa perché il testo latino in uso era, sì, tradotto dal greco, ma questo a sua volta era stato tradotto dall'ebraico. Non era forse meglio risalire alla fonte? Si poneva un problema non solo linguistico ma di natura teologica: la Bibbia greca appariva più ampia di quella ebraica e anche nei libri comuni - che erano la maggior parte e i più importanti - c'erano frequenti varianti, talvolta di notevole spessore teologico. Due padri della chiesa latina, entrambi venerati poi come santi, Girolamo e Agostino, presero posizioni opposte. Girolamo sosteneva che il testo ebraico dovesse essere preferito perché più antico: essendo scritto nella lingua originale, era il solo ispirato. Agostino difese invece il greco, perché aveva permesso alla Parola di Dio di essere accolta nel mondo pagano; apparteneva, quindi, alla storia della salvezza, diversamente dal testo ebraico. La vinse Girolamo e la sua Vulgata - testo latino corretto abbondantemente sull'ebraico, ma non del tutto - lentamente si impose nelle chiese di lingua latina.
Genesi 1:11 e le sue interpretazioni canoniche: un caso di teologia biblica. XLI Settimana Biblica Nazionale (Roma, 6-10 settembre 2010)
Libro: Libro di altro formato
editore: EDB
anno edizione: 2012
pagine: 376
Ogni sei mesi la rivista presenta la raccolta completa degli Atti dei convegni di studio sull'Antico e sul Nuovo Testamento, organizzati a cura dell'Associazione Biblica Italiana (ABI) con la partecipazione dei migliori docenti delle università ecclesiastiche e statali. Ricerche storico bibliche pubblica inoltre gli Atti delle Settimane bibliche dell'ABI. Uno strumento scientifico utile per chi si interessa agli sviluppi che il messaggio biblico ha conosciuto nella storia e vuole tenersi aggiornato; importante per studiosi e docenti, necessario per istituti di ricerca e biblioteche.
Cantico dei cantici. Introduzione, traduzione e commento
Libro: Copertina morbida
editore: San Paolo Edizioni
anno edizione: 2011
pagine: 126
Il Cantico si presenta come un poema d'amore sponsale davvero molto bello, a buon diritto appunto il "Cantico dei Cantici", un poema nel quale due giovani amanti cantano il loro reciproco desiderio e il loro amore; la carica erotica del Cantico è davvero molto forte. Eppure il Cantico non si esaurisce qui e, come del resto avviene per ogni poesia, è un testo polisemico, aperto a più significati: si confermano così le celebri parole di Agostino, "il Cantico è un libro denso di misteri". Nel Cantico non si parla mai direttamente di Dio, a parte il testo di 8,6 dove il nome YHWH è celato come suffisso di "fiamma". Non si parla mai direttamente di matrimonio come istituzione, benché i protagonisti del Cantico siano indubbiamente due sposi, e meno ancora si parla apertamente di figli, benché, come vedremo, il tema della fecondità non sia assente. D'altra parte, i nomi stessi dei due protagonisti, lei, la sulammît, la "pacificata", lui, selomoh, Salomone, l'uomo di pace, rimandano già a un simbolismo nascosto: la coppia come luogo di pace. Seguendo i criteri della Collana (Nuova versione della Bibbia dai testi antichi), il volume offre un'ampia introduzione, il testo ebraico, la nuova versione italiana, le note filologiche e il commento teologico al Cantico.