fbevnts
Vai al contenuto della pagina
Iscriviti alla newsletter

Libri di L. Quercioli Mincer

Cosa leggevo ai morti. Poesie e prose del ghetto di Varsavia
6,00

Mendel di Danzica. Storia di un pogrom

Mendel di Danzica. Storia di un pogrom

Maria Konopnicha

Libro

editore: Sipintegrazioni

anno edizione: 2013

pagine: 64

6,00

Controfigure. Racconti di guerra e del dopoguerra

Jadwiga Maurer

Libro: Libro in brossura

editore: Giuntina

anno edizione: 2011

pagine: 200

La letteratura sulla seconda guerra mondiale annovera migliaia di titoli. Relativamente pochi sono però i testi che si occupano del ritorno degli ebrei nella società civile e del loro rapporto con gli altri sopravvissuti e con la patria, una patria che spesso ha contribuito alla loro persecuzione. È in questa cerchia di problematiche che Jadwiga Maurer ci conduce con i suoi racconti: dalla Cracovia occupata dai nazisti alla Germania del boom economico, all'atmosfera ovattata dei campus statunitensi. Il suo passo è sempre leggero, la sua prosa ha una cadenza semplice e parlata, improvvisamente illuminata da riflessioni filosofiche e da immagini poetiche.
14,00 13,30

Madre, patria

Madre, patria

Bozena Keff

Libro: Libro in brossura

editore: Lithos

anno edizione: 2011

pagine: 114

"Quest'opera sulla madre e sulla patria, ché così suona il titolo originale, è innanzitutto un'opera sulla libertà, anche la libertà di soffrire e di compatire (...). Madre, patria parla di ogni madre, di ogni patria, e di ogni figlia e figlio. E anche i padri, che sembrano quasi restarne fuori, in realtà ci sono, eccome!... Parla insomma di chiunque, 'quale ne sia la nazione, sesso, orientamento, colore', sia e si senta vittima di violenza e oppressione, perfino, e tanto più, da parte dei propri 'cari'." (dalla Nota introduttiva di Luigi Marinelli)
12,00

C'era e non c'era una volta un'ebrea

C'era e non c'era una volta un'ebrea

Marian Pankowski

Libro

editore: Lithos

anno edizione: 2010

pagine: 74

Dalla Nota introduttiva di Erri De Luca: "Ignoravo Pankowski. Il suo racconto qui tradotto è dei perfetti. La qualifica di perfezione spetta a una scrittura che, se fosse l'unica esistente circa un argomento e un'epoca, da sola basterebbe. L'effetto, dopo la lettura, è quello dell'amèn, verità pura. Così è andata a Fajga l'ebrea, così è andata alla Polonia, alla caccia all'uomo, all'istinto di sopravvivenza, all'odio e alla sua eterna nemica, la fraternità. Così è andata alla macchina misteriosa della salvezza, che può solo scippare con destrezza, con violenza di schiaffo e di spintone, una vita dalla carovana della strage. La generazione di Fajga mi ha messo un paio di suoi occhiali sul naso per vedere all'indietro, mi ha circonciso l'orecchio per ascoltare la sua storia e ha dato a uno scrittore polacco la più potente materia narrativa di un secolo caìno."
9,00

«Un ebreo resta sempre un ebreo». Vicende dell'ebraismo e del messianesimo nella cultura polacca. Ediz. italiana e inglese

«Un ebreo resta sempre un ebreo». Vicende dell'ebraismo e del messianesimo nella cultura polacca. Ediz. italiana e inglese

Libro

editore: Bibliotheca Aretina

anno edizione: 2008

pagine: 187

Alla metà del Settecento, in Polonia, il falso messia Jakub Frank e una piccola folla di seguaci abbracciano la religione cattolica dopo aver lanciato contro gli ebrei accuse terribili e infamanti. Molti frankisti, grazie al battesimo, entrano nei ranghi della nobiltà polacca, altri combattono nelle insurrezioni ottocentesche e in molti saranno tra i protagonisti della cultura nazionale. I quattro saggi che compongono il volume tentano di illuminare alcuni aspetti della smodata vicenda frankista, svelando anche un gioco di reciproco scambio e attrazione tra ebrei e polacchi.
15,00

Le torri di pietra. Storie dalla Cecenia

Wojciech Jagielski

Libro: Libro in brossura

editore: Mondadori Bruno

anno edizione: 2007

pagine: 288

"Nel Caucaso le torri di pietra furono un tempo costruite come rifugio o come fortezze di difesa per le carovane di mercanti; poi la conquista di Costantinopoli da parte dei turchi e la scoperta della via marittima verso l'India significarono la morte della Via della Seta e, nelle torri di pietra abbandonate dalle carovane, si trasferirono i montanari caucasici, che le trasformarono nelle loro abitazioni. Col tempo le torri di pietra divennero il simbolo della loro identità, il legame tra passato e presente, l'oasi mitica nella quale trovare la salvezza dal pericolo e dallo sterminio, nella quale sentirsi al sicuro, nella quale trovare la fede nella tradizione e l'orgoglio della propria specificità." Un reportage sulla Cecenia scritto da un inviato coraggioso.
11,70 11,12

Frammenti di tempo

Ida Fink

Libro

editore: Giuntina

anno edizione: 2002

pagine: 183

10,00 9,50

Diario

Diario

Rutka Laskier

Libro: Copertina rigida

editore: Bompiani

anno edizione: 2008

pagine: 172

Rutka, una ebrea polacca di quattordici anni, vive nel ghetto di Bedzin gli orrori dell'Olocausto, mentre si affaccia all'età adulta, con tutte le incertezze, i sogni e gli slanci dell'adolescenza. In questo diario, scritto nel 1943, poco prima di essere deportata ad Auschwitz, confessa dunque le sue paure e le sue emozioni: le paure per i soldati tedeschi che stringono sempre più la sua comunità entro i confini del quartiere e le emozioni per il ragazzo di cui è innamorata, senza sapere se ne è ricambiata. Pochi mesi dopo la deportazione, Rutka muore, come tutti gli altri membri della sua famiglia. Sopravvive solo il padre, Yaakov, che scampato ai campi di sterminio, decide di rimuovere l'accaduto e nasconde a tutti l'esistenza della sua precedente famiglia, per ricominciare una nuova vita in Israele. La figlia del secondo matrimonio, però, Zehava Scherz, a un certo punto viene a sapere dell'esistenza di Rutka e riesce a ottenere, da un amico polacco, il diario della sorellastra che oggi possiamo leggere.
12,00

Le torri di pietra. Storie dalla Cecenia

Le torri di pietra. Storie dalla Cecenia

Wojciech Jagielski

Libro: Libro in brossura

editore: Mondadori Bruno

anno edizione: 2005

pagine: 288

"Nel Caucaso le torri di pietra furono un tempo costruite come rifugio o come fortezze di difesa per le carovane di mercanti; poi la conquista di Costantinopoli da parte dei turchi e la scoperta della via marittima verso l'India significarono la morte della Via della Seta e, nelle torri di pietra abbandonate dalle carovane, si trasferirono i montanari caucasici, che le trasformarono nelle loro abitazioni. Col tempo le torri di pietra divennero il simbolo della loro identità, il legame tra passato e presente, l'oasi mitica nella quale trovare la salvezza dal pericolo e dallo sterminio, nella quale sentirsi al sicuro, nella quale trovare la fede nella tradizione e l'orgoglio della propria specificità."
20,00

Corvo bianco

Corvo bianco

Andrzej Stasiuk

Libro

editore: Bompiani

anno edizione: 2002

pagine: 317

Quattro amici polacchi, raccolti intorno al tavolo di un locale, fronteggiano il vuoto delle loro vite. L'idea di attraversare una foresta durante una spaventosa tempesta di neve nasce quasi come una sfida alla vita, come l'atto estremo che permetterà loro di sentirsi ancora fatti di carne e sangue. Ma mentre la neve cade e la tensione aumenta, tra gli alberi della foresta li aspetta un omicidio tanto gratuito quanto violento.
16,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.