Libri di Lia Fava Guzzetta
La funzione Verga tra letteratura, musica, cinema e teatro
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2024
pagine: 149
Nel nostro presente contraddittorio, in cui il confine tra reale e virtuale è diventato labile, con la sua ricerca problematica della verità e con la sua attenzione per i “vinti” della storia l’opera di Verga conserva inalterata la sua attualità e ci restituisce il senso di un doloroso ma necessario confronto con la realtà. I saggi riuniti in questo volume riflettono, da prospettive diverse, sulla persistenza di una “funzione” Verga nella cultura e nell’immaginario artistico e letterario dalla fine dell’Ottocento ai nostri giorni. L’eredità della lezione verghiana dapprima è indagata attraverso l’analisi di singole opere o di esperienze letterarie significative, anche molto distanti l’una dall’altra, ciascuna delle quali è però a suo modo esemplare e legata al modello da un rapporto di intertestualità, in cui la ricezione dà avvio alla reinvenzione. Quindi il fuoco si sposta sulla fortuna contrastata di Verga fuori d’Italia, per valutarne infine l’influenza sul teatro, sul cinema e sulla musica.
Verghiana
Maria Gabriella Riccobono, Franco Musarra, Lia Fava Guzzetta
Libro
editore: Fabrizio Serra Editore
anno edizione: 2022
pagine: 216
La scrittura autoriflessiva. Una vita di Svevo e altri saggi. In appendice gli scritti di «Solaria» su Svevo
Lia Fava Guzzetta
Libro: Libro in brossura
editore: Metauro
anno edizione: 2021
pagine: 352
L’autoriflessione e l’attitudine metadiscorsiva di Italo Svevo hanno radici lontane e si possono rintracciare nel romanzo "Una vita", prima opera narrativa dello scrittore non molto apprezzata al suo apparire nel 1892, e forse fra le meno studiate dalla critica sveviana. La dimensione autoriflessiva sottesa al romanzo rivela, infatti, come in un palinsesto gli inquietanti interrogativi che il giovane scrittore si pone in relazione al cambiamento in atto nella società otto/novecentesca, nella quale si vanno affermando sempre più interessi economici e commerciali che tendono a mettere in ombra i valori umanistici ed artistici. Al di là della “querelle” circa l’oggettività dell’opera d’arte nella quale si esaurisce il Naturalismo/Verismo mentre si va instaurando, come già notava Giovanni Verga, una civiltà di «Banche e Imprese industriali», Svevo si chiede se possa avere ancora spazio l’ipotesi stessa della narrabilità del mondo attraverso l’opera del poeta o del letterato...