Libri di Maria Gabriella Riccobono
Verghiana
Maria Gabriella Riccobono, Franco Musarra, Lia Fava Guzzetta
Libro
editore: Fabrizio Serra Editore
anno edizione: 2022
pagine: 216
E l'alma si spaurì
Marco Pavone
Libro: Libro in brossura
editore: Kemonia
anno edizione: 2022
pagine: 72
"Un percorso interiore lungo decenni, dal 1976 al 2002, alla fine del quale «ritrovarsi per riconoscersi»: questo è "E l'alma si spaurì". Lungo questo duro cammino Marco Pavone è riuscito a mettere a nudo i suoi sentimenti più intimi e profondi, le cicatrici della sua anima, le sue paure e debolezze. Poesia dopo poesia, in un tempo percepito come divoratore di vita, viviamo attraverso i versi dell'autore le pene d'amore, la paura del futuro, la fatica di vivere lontano dai propri affetti più cari e dalla propria città natale, la nostalgia per i luoghi in cui ha vissuto ma che ha poi dovuto lasciare, il conflitto tra il bisogno di affetto e il bisogno di solitudine, il senso di inadeguatezza nel vivere e nell'amare".
Biografia e memoria poetica. Foscolo e Manzoni lettori di Dante
Libro: Libro in brossura
editore: Tab edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 176
Quali connessioni emergono tra Dante e due lettori d'eccezione del XIX secolo come Foscolo e Manzoni? Questo volumetto tratteggia alcuni aspetti del loro diverso rapporto con la Commedia. Le analisi degli autori mettono in luce come il primo incontro di Foscolo con Dante, all'inizio del frammento Della poesia lucreziana, sia riconducibile al magistero di Alfieri; delineano l'immagine di sé stesso come exul immeritus e alter Dante costruitasi da Foscolo; provano che in Manzoni, fino all'Adelchi, è attiva una memoria dei significanti danteschi indipendente dai significati e mostrano che le similitudini di origine dantesca nei Promessi sposi riproducono il contatto tra lussuria, violenza e politica, intesa questa come cupidigia-volontà di potenza.
La Commedia: Filologia e Interpretazione. Atti del Convegno Milano, 20-21 maggio 2019
Libro: Libro in brossura
editore: LED Edizioni Universitarie
anno edizione: 2020
pagine: 144
Oggi la branca della filologia chiamata ecdotica ama definirsi critica testuale, quasi l’analisi del testo compiuta dal critico letterario non fosse essa pure critica testuale. Già gli strutturalisti avevano tentato di costruire una metodologia di analisi del testo letterario che avesse parvenze e sostanza analoghe a quelle delle scienze esatte. La critica letteraria ha ormai rinunziato a questa pretesa impossibile, mentre allo statuto di scienza esatta sembra tendere oggi la ecdotica. I contributi raccolti in questo volume traggono origine dalla presa d’atto che filologia e interpretazione procedono all’unisono e si sostengono reciprocamente. Essi si snodano poi lungo percorsi differenti: dalla capacità dantesca di narrare per immagini, forse per un’atmosfera e sensibilità condivise che ebbero come pietre angolari Giotto e Francesco da Barberino, alla prima diffusione del poema in Italia, antecedente alla pubblicazione di esso, fino alla capacità, insita nei suoi versi, di contenere in nuce significati letterali diversi, talché il traduttore in una lingua altra è costretto a percepire le oscillazioni del ‘fare poetico’ dell’artista per operare la scelta filologicamente più esatta.
Il veggente di Patmos, Dante, Manzoni, Thomas Mann. Studi di letterature comparate e sguardi sulla memoria poetica
Maria Gabriella Riccobono
Libro: Libro in brossura
editore: Ledizioni
anno edizione: 2019
pagine: 200
"I quattro autori tolti qui a oggetto di parziale indagine si rapportano in modo diretto ad altrettante epoche, culture, forme del potere diverse e sempre cruente; tutti sono in dialogo con le genti del loro tempo e di tutti i tempi; tutti sentono come loro missione quella dell'ammaestrare, nel senso più alto del termine. Tutti sono coscienti del fatto che le loro parole, nella forma letteraria prescelta, recano una immensa responsabilità morale nei confronti del genere umano imperfetto: ciò avvertono non solo gli autori da Dio direttamente chiamati (Giovanni e Dante), e non solo colui che a Dio si richiama e a Lui cerca di condurre i propri simili (Manzoni) ma anche colui che lucidamente rappresenta la fine del cristianesimo: non però quella del demonio (Mann)".
Dante poeta-profeta, pellegrino, autore. Strutturazione espressiva della Commedia e visione escatologica dantesca
Maria Gabriella Riccobono
Libro
editore: Aracne
anno edizione: 2013
pagine: 160
Il presente saggio, affiatato con ricerche recenti di area americana e inglese, si pone alla ricerca dell'"auctoritas" nella Commedia esaminando la posizione di Dante tra i poeti-"auctores" antichi e l'"auctoritas" che spetta ai libri sacri di AT e NT. Il grido profetico di Dante è inseparabile dall'immagine del poeta proiettata all'interno della Commedia: vi è il poeta-pellegrino, l'"agens"; vi è il poeta-scriba, addetto a riprodurre in modo essenzializzato le esperienze vissute dal pellegrino; vi è l'autore, il poeta-profeta, il quale dice io anch'egli e interviene dal presente della scrittura per ammaestrare il lettore ed esecrare i vizi della cristianità sviata. Lo studio di momenti "forti", nella Commedia, del profetismo dantesco e del rapporto tra esso e la "lupa", è condotto per campioni tolti alle zone più intensamente profetiche del poema: dagli aspetti escatologici, politici e sociali dell'antefatto, attraverso le intense reminiscenze da Ezechiele e da Apocalisse.
Letteratura e civiltà. Gentile contro Croce, Croce contro Gentile, con attenzione alla temperie culturale europea
Maria Gabriella Riccobono
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Aracne
anno edizione: 2010
pagine: 624
Nell'opera si indaga la 'concordia discors' tra Croce e Gentile, ben visibile già a fine Ottocento, nelle rispettive elaborazioni del concetto della storia. Nel periodo del sodalizio entrambi si occupano vivacemente sulla "Critica" di temi politici e civili. L'atteggiamento di Croce nei primi dieci anni del Novecento è aperto, sperimentale e polivalente, fino a rasentare la contraddittorietà. Gentile invece pone in modo risoluto le basi dello Stato come suprema potenza etica, in cui Augusto Del Noce scorge la moderna religione dell'immanenza. Dal 1914 Croce inizia a costruire una filosofia politica metaliberale mutuata dal concetto hegeliano di libertà soggettiva e avversa alla tradizione liberale inglese. Gentile tenta inizialmente una difficile conciliazione tra Constant e Hegel, in maniera però sempre illiberale. Il più fruttuoso lascito di Croce alla posterità risiede in tre capisaldi estetici e critico-letterari stabiliti nei primi trent'anni del Novecento: l'arte come valore espressivo autonomo, la distinzione tra personalità empirico-biografica e personalità poetica, il carattere di universalità della poesia. L'opera ripercorre gli assai conflittuali rapporti stretti dai futuristi con il pensiero estetico e con l'esercizio critico (specie il saggio su d'Annunzio) di Croce, la portata del debito contratto da Thomas Mann con Croce.
Donne, mari, cieli. Studi su Verga e Quasimodo europei
Maria Gabriella Riccobono
Libro
editore: Aracne
anno edizione: 2008
pagine: 352
Dai suoni al simbolo. Memoria poetica, relazioni analoghe, fonosimbolismo in Giovanni Verga. Dalle opere ultra-romantiche a quelle veriste
Maria Gabriella Riccobono
Libro: Copertina morbida
editore: Ist. Editoriali e Poligrafici
anno edizione: 2002
pagine: 488
L'opera offre un contributo allo studio dei rapporti esistenti tra la narrativa verghiana e alcuni testi appartenenti alla tradizione poetico-letteraria italiana che influenzarono e ispirarono Verga.
Dai suoni al simbolo. Memoria poetica, relazioni analoghe, fonosimbolismo in Giovanni Verga. Dalle opere ultra-romantiche a quelle veriste
Maria Gabriella Riccobono
Libro: Copertina rigida
editore: Ist. Editoriali e Poligrafici
anno edizione: 2002
pagine: 488
L'opera offre un contributo allo studio dei rapporti esistenti tra la narrativa verghiana e alcuni testi appartenenti alla tradizione poetico-letteraria italiana che influenzarono e ispirarono Verga.