Libri di Lino Prenna
La società interiore. Una spiritualità politica
Lino Prenna
Libro: Libro in brossura
editore: AVE
anno edizione: 2024
pagine: 136
È merito del cristianesimo aver ripreso e integrato l’idea antica di città, concepita da Aristotele e poi da Cicerone, non come cerchia di mura ma come abitazione di uomini. Grazie al pensiero di alcuni grandi scrittori cristiani, in particolare di Agostino, si svilupperà una visione antropologica della vita urbana, da cui prenderanno forma anche una teologia e una spiritualità della città. La spiritualità politica tende a confezionare l’abito virtuoso della città, formando i cittadini alle virtù naturali della giustizia, della prudenza, della fortezza e della temperanza e rilevando la valenza politica della fede, della speranza e della carità, che i cristiani sono chiamati a esercitare per dono di grazia, come virtù soprannaturali. Una spiritualità politica che sia memoria dello spirito, come la teologia politica è memoria di Dio, nella città dell’uomo. (L. Prenna, Introduzione)
Dio fece tre anelli. Le religioni a scuola
Lino Prenna
Libro: Libro in brossura
editore: Europa Edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 176
"Nel 2014 ho pubblicato un manuale di cultura religiosa ('Immagini dell'invisibile. Il linguaggio culturale della religione'), concepito come lettura interpretativa dei segni che affollano l'universo religioso. Di quel manuale, proposto nella scansione didattica di unità tematiche, questo libro espone le ragioni teoriche: una teoria dell'istruzione religiosa, con una proposta di studio disciplinare delle tre religioni del Mediterraneo, autonomamente attivato dalla scuola e offerto a tutti gli studenti. La proposta non intende esautorare l'insegnamento di religione cattolica che, anzi, andrebbe pienamente scolarizzato, ma dilatare lo spazio scolastico del discorso religioso, oggi marginalizzato nell'ora concordataria. Non si tratta, infatti, di togliere quello che c'è, ma di aggiungere ciò che manca." (Dall'Introduzione)
Educare istruendo. Un'idea di scuola
Lino Prenna
Libro: Libro in brossura
editore: AVE
anno edizione: 2022
pagine: 112
«L’idea di scuola, qui proposta, è sorretta dalla convinzione che il compito specifico della scuola sia istruire. Infatti, se l’educazione, intesa come coltivazione dell’uomo e del cittadino, è finalità comune alle varie istituzioni educative, l’istruzione è propria della scuola. Come le altre istituzioni raggiungono il fine comune dell’educare, attraverso una attività specifica che caratterizza ciascuna, così la scuola diventa educativa nella misura in cui istruisce. È questa l’idea di scuola, sintetizzata nel titolo Educare istruendo, dove il gerundio indica la contemporaneità della duplice azione, che qualifica l’educazione scolastica come istruzione educativa» (dall’Introduzione).
Dal cattolicesimo democratico al nuovo popolarismo. Sui sentieri di Francesco
Lino Prenna
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2021
pagine: 176
"Con un approccio originale al tema del popolarismo, Lino Prenna risale alle radici filosofiche e teologiche che ne hanno segnato il percorso, quale declinazione storica del cattolicesimo democratico. Ma in questo bel libro c'è anche il tentativo, altrettanto ambizioso, di indicare una ipotesi di attualizzazione (il «nuovo popolarismo», appunto) su cui è prevedibile che si apra una qualche discussione. Il professor Prenna ci offre poi un'ulteriore suggestione, quella di intrecciare il discorso con il pensiero di papa Francesco, un Papa apparentemente non politico, perché non mostra alcun interesse ai partiti, mentre lo è profondamente nella sostanza del suo insegnamento, perché aiuta la politica e i politici a vedere ciò che da soli non riescono a fare. I cattolici democratici, popolari o neopopolari, sono sollecitati da queste pagine a trasformare in progetto politico il suo magistero sociale: un magistero declinato in modo comprensibile e convincente anche per i non credenti e, soprattutto, per chi fa politica, spesso vivendo il proprio tempo nel più assoluto smarrimento culturale." (dalla Prefazione di Pierluigi Castagnetti)
Un nuovo umanesimo europeo. Popoli, religioni, culture
Libro: Libro in brossura
editore: Il Pozzo di Giacobbe
anno edizione: 2020
pagine: 64
Agli inizi degli anni Trenta del secolo scorso, un movimento di pensiero e di azione, anzi di rivoluzione, guidato da Emmanuel Mounier, dava vita nella Francia di Pascal e di Diderot, ad un progetto di rinascita dell'umano in nome dello spirito: “Esprit” fu il nome del movimento e della rivista che, nell'articolo di fondo del primo numero, uscito nell'ottobre del 1932, proponeva di Refaire la Renaissance. Emersa nel Seicento europeo, come termine indicativo delle diverse attitudini dell'animo umano e passata nel patrimonio dell'illuminismo, come sinonimo di pensiero, ragione, la parola può ancora oggi caratterizzare, in una sintesi rinnovata delle facoltà umane, la qualità dell'uomo e l'anima di un nuovo umanesimo. Con questa chiave di lettura, il libro attraversa la storia dell'Europa: una storia plurale segnata dal cristianesimo, “grande mediatore” (Rosmini) delle culture. Il libro esprime la speranza che la storia europea continui come cammino di integrazione e di umanizzazione dei popoli, delle culture, delle religioni. In particolare, le religioni del Mediterraneo sono chiamate a costruire un'Europa del dialogo e della coesione sociale, inspirandosi al documento di Abu Dhabi sulla “fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune”. Al di là delle varie interpretazioni, il testo proposto dalle due più grandi religioni mondiali costituisce fonte di ispirazione per un nuovo umanesimo della fraternità. Il libro si chiude sul “pensare europeo” di Luigi Sturzo, con particolare riferimento alla messa in discussione del diritto di guerra, al personalismo e al federalismo come “dottrine” di una nuova antropologia politica e al Mezzogiorno come questione nazionale, democratica, europea.
Salire al cielo solcando la terra. Meditazioni sul tempo ultimo
Lino Prenna
Libro
editore: San Paolo Edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 128
«La storia della salvezza è una storia di liberazione. Cade davanti agli occhi dell’uomo il miraggio e nello stesso tempo l’incertezza del futuro, mentre gli rimane l’angoscia del presente. Lì, fra la consumazione quotidiana delle cose, Cristo verrà ancora, nell’irripetibile vicenda di ogni creatura umana». A partire da questo tema, dell’attesa di Dio e della liberazione dell’umano, pressante per il cristiano di ogni tempo e, ancor più per quello che vive l’oggi, Lino Prenna conduce il lettore in una rimeditazione tanto profonda quanto evocativa del percorso evangelico e cristiano, ben sapendo che il paradosso dell’esistenza credente sta proprio in quella croce che «leva le sue braccia al cielo, perché piantata nella terra». Sono dunque offerte al lettore 42 brevi meditazioni, che accompagnano i grandi temi cristiani (dai giorni del parto della Vergine, alla fatica della comprensione e dello scandalo nel mistero della Passione - splendide sono le intuizioni sulla figura di Giuda -, alla sempre rinnovata invocazione della Parusia finale, con il ritorno del “Figlio dell’Uomo” che viene a rendere giustizia), coniugati con le domande e le incertezze dell’oggi. Un libro per chi non smette di sperare anche in tempi difficili.
Immagini dell'invisibile. Il linguaggio culturale della religione
Lino Prenna
Libro
editore: Aliseicoop
anno edizione: 2014
pagine: 144
Democratici perché cattolici. Una cultura della mediazione
Lino Prenna
Libro: Libro in brossura
editore: Eir
anno edizione: 2014
pagine: 159
La fine della stagione ideologica può costituire per la politica un'opportunità per ripensare le proprie ragioni e rigenerare il proprio Statuto regolativo. Già da qualche decennio si ripete, da più parti e da varie sedi, che viviamo in un'epoca di transizione. L'affermazione può essere intesa in vari modi ma prevalentemente sta a indicare che, mentre si è chiusa una lunga e definita stagione, non se ne è ancora aperta un'altra. Sicché, saremmo in una fase di passaggio, di transitus, consapevoli della provenienza e incerti della destinazione. La transizione può costituire un paradigma culturale al quale riferire tutta la vicenda umana, accogliendo la suggestione del transitivo. E la politica, che è la più fragile delle attività umane, può assumere la transizione come paradigma del suo agire, riconoscendo la natura necessaria e pur limitata delle sue azioni, assumendo il limite come razionalità del possibile e sofferenza per l'impossibile. La relatività è la concezione finita più che definita del pensare e dell'agire umano, l'esito, paradossalmente più significativo, della modernità. E la laicità non è che consapevolezza e responsabilità del relativo: perciò, misura etica della politica. Anche queste pagine, ispirate alla cultura del cattolicesimo democratico, sono poste sotto il segno del relativo, proprio del sapere problematico, e del limite, come soglia di responsabile ulteriorità del pensiero.