fbevnts
Vai al contenuto della pagina
Iscriviti alla newsletter

Libri di Lorenzo Rustighi

La scienza politica in Aristotele. Funzione, oggetto, metodo

Lorenzo Rustighi

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2025

pagine: 184

Aristotele definisce la scienza politica come una scienza pratica, diversa sia dalle scienze teoretiche, che mirano al solo conoscere, sia da quelle poietiche, che mirano alla produzione tecnica. In che cosa consista il carattere pratico di questa scienza resta tuttavia ancora poco chiaro, benché molti commentatori si siano espressi al riguardo. In particolare, non è stato compreso a sufficienza quale sia lo statuto singolare delle sue procedure epistemiche e quali effetti essa possa avere sulla prassi. Il volume risponde a queste domande evidenziando la natura eminentemente costituzionale della scienza politica aristotelica. Se è la felicità a rappresentarne il principio epistemico fondamentale, in quanto è ciò che conferisce significato all'agire, tale scienza non è tuttavia in grado di realizzarla direttamente ma è orientata piuttosto a lavorare sull'organizzazione politica, cioè sulla costituzione e sulle sue strutture deliberative: solo in questo quadro, infatti, il modo di vita preferibile per una società potrà essere assunto come problema politico e, pertanto, problematizzato secondo una razionalità pratica. Ricostruire il funzionamento di questa scienza può quindi offrire elementi utili anche al dibattito contemporaneo sul metodo delle scienze sociali e, specialmente, degli studi politologici.
20,00 19,00

Filosofia, psicoanalisi, politica. Un laboratorio

Filosofia, psicoanalisi, politica. Un laboratorio

Libro: Libro in brossura

editore: Padova University Press

anno edizione: 2024

Che rapporto c'è, se ce n'è uno, tra il campo politico e quello psichico? Questa domanda, le cui radici affondano nel dibattito tardo-ottocentesco sulla psicologia sociale e sulla psicologia delle masse, persiste in forme differenti anche nel nostro tempo, insistendo, in maniera più o meno esplicita, all'interno di una molteplicità di ambiti disciplinari. I tre saggi di cui si compone il presente volume intendono affrontare questo complesso nodo teorico attraverso una ricognizione dello statuto epistemico delle principali discipline scientifiche chiamate in causa da tale interrogazione: psicoanalisi e scienza politica. Agendo su punti di ancoraggio differenti, essi si concentrano sul tipo di rapporto che sussiste tra concetti psicoanalitici e concetti politici, prendendo sul serio l'esigenza di scientificità che ha presieduto alla loro genesi e al loro sviluppo. La prospettiva che orienta tale ricerca, nella convinzione che essa possa rivelarsi utile a determinare la singolarità di entrambi i domini epistemici posti a confronto, muove da una declinazione molto precisa dell'esercizio filosofico, che viene qui inteso come una pratica teorica che assume come proprio oggetto le scienze e i modi della loro organizzazione.
18,00

Il potere sadico. Politica e nichilismo in D.A.F. de Sade

Paolo Bellini, Lorenzo Rustighi, Erasmo Silvio Storace

Libro: Libro in brossura

editore: Meltemi

anno edizione: 2018

pagine: 97

“Dall’orgia di distruzione totale, dove domina una perversione diabolica, unica nel suo genere, che è il tratto distintivo della sua produzione letteraria, emerge questa bizzarra distopia (utopia negativa) politica. [...] Per Sade non vi è nulla di Sacro. [Sade] induce a meditare sui paradossi e sulle fragilità della società post-moderna che se per un verso tende costantemente alla creazione di una massa acritica di consumatori, per un altro pretende che questi si comportino come cittadini dotati di grande senso critico e capaci di un uso consapevole della libertà. [...] Si tratta della consapevolezza che per essere veramente tolleranti e liberi, senza soccombere miseramente a chi non lo è, è necessario un profondo ancoraggio a valori non negoziabili [...] come parti irrinunciabili della propria identità culturale, la cui difesa permette di garantire il benessere e la felicità del maggior numero possibile di individui”.
12,00 11,40

Il governo della madre. Percorsi e alternative del potere in Rousseau

Lorenzo Rustighi

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2017

pagine: 362

Che cosa significa governare? In un confronto serrato con l'opera di Rousseau, questo libro prende sul serio l'ipotesi foucaultiana secondo la quale lo Stato non sarebbe che una peripezia delle arti di governo. Si tratta quindi di seguire le tracce del filosofo di Ginevra per comprendere in che modo e perché abbia articolato questo percorso, mettendone alla prova la coerenza ma anche le alternative e le aporie. A partire dalla questione della democrazia, orizzonte ad un tempo necessario ed impossibile del progetto politico rousseauiano, sempre messo sotto scacco dall'eccedenza del governo degli uomini sulla forma politica e tuttavia sempre rilanciato attraverso strategie dentro le quali la logica del potere sovrano appare, in trasparenza, intimamente fragile e composita. La più significativa di queste strategie è quella della sessuazione. Il "governo della madre" è assunto qui come prisma attraverso cui leggere l'investimento filosofico di Rousseau e la sua ontologia politica. Il corpo materno è infatti il campo di battaglia in cui si decidono i conflitti tra una serie di Ragioni di Stato in competizione, rimettendo continuamente in gioco la tensione tra dispositivi di legittimazione politica e dispositivi di governamentalità.
42,00 39,90

Deleuze e la pratica del diritto

Laurent De Sutter

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2011

pagine: 107

La filosofia di Gilles Deleuze si è sviluppata in un continuo confronto con il fuori, con l'altro da sé che di volta in volta ha assunto i tratti del cinema, della psicoanalisi, della scienza, della politica, della letteratura. Più sotterranea è invece la sua relazione con il diritto, portata sapientemente alla luce da questo lavoro di Laurent de Sutter. L'ipotesi è quella che dall'opera deleuziana emerga una vera e propria filosofia del diritto, in cui alla giurisprudenza viene affidato il ruolo di dispositivo di collegamento fra diritto e filosofia. "La giurisprudenza - dice Deleuze - è la filosofia del diritto, e procede per singolarità, prolungamenti di singolarità". La sua caratteristica è quella di stabilire rapporti innovativi sulla base dell'autonomia dei soggetti e del loro agire pratico. È una operazione "disgiuntiva" che smonta la logica "congiuntiva" della legge, il trascendentale al quale vanno in anticipo riferite e ricondotte le azioni. In un'epoca come la nostra, segnata dalla crisi degli ordinamenti, della legge, delle sue fonti, la prospettiva elaborata da Deleuze fornisce strumenti indispensabili per ripensare il diritto, considerandolo non come una mera codificazione di norme e sanzioni sancite dal potere sovrano, ma come una pratica di invenzione, di associazione, di costruzione di relazioni.
12,00 11,40

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.