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Libri di Luca Baccelli

Il conflitto sociale

Luca Baccelli

Libro: Libro in brossura

editore: Futura Editrice

anno edizione: 2023

pagine: 224

Per millenni ogni forma di discordia è stata considerata una patologia del «corpo politico». Ma attraverso il conflitto sociale i soggetti discriminati e subalterni hanno espresso i propri bisogni e le proprie istanze, rivendicando libertà, inclusione, uguaglianza, riconoscimento delle proprie identità. Nel corso del Novecento la società si è divisa in campi separati dalla loro posizione nell’ambito della produzione e lungo questa linea si sono articolate le differenti dimensioni del conflitto, che si è rivelato fattore di coesione sociale, condizione della democrazia e dei diritti.
15,00 14,25

Granelli di sabbia. Il coraggio del pessimismo

Danilo Zolo

Libro: Libro in brossura

editore: Meltemi

anno edizione: 2022

pagine: 160

Il coraggio del pessimismo si propone di raccogliere in un unico volume i principali scritti teorici e interventi più direttamente politici di Danilo Zolo, grande giurista e filosofo del diritto italiano. Dalle prime due sezioni, emerge un realismo politico vivido, capace di mettere in luce le aporie dei sistemi democratici, le patologie della globalizzazione, la sottomissione del diritto internazionale agli interessi delle grandi potenze e alle logiche della guerra, cui l'affermazione del pensiero e delle politiche neoliberali ha purtroppo dato giustificazione etica e giuridica. Nella terza sezione sono invece raccolti alcuni dei dialoghi tenuti da Zolo con intellettuali come Bobbio, Beck, Lukes, Negri, de Benoist e Cassese, che rafforzano il senso di una ricerca intellettuale radicale, aperta e non conformista, ma sempre ispirata dalla responsabilità verso le sofferenze degli oppressi e le tragedie della contemporaneità.
20,00 19,00

Bartolomé de Las Casas. La conquista senza fondamento

Luca Baccelli

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2016

pagine: 288

L'Europa del Cinquecento, scoperta l'America, stermina in pochi decenni gran parte dei suoi abitanti. Ma nello stesso periodo l'Europa diventa anche uno straordinario laboratorio di pensiero. Chi sono gli "altri", animali da macello, utili schiavi, buoni selvaggi, nostri simili? La Spagna di Cristoforo Colombo e dell'imperatore Carlo V, di Hernán Cortés e dei missionari offre a questo dibattito un terreno particolarmente fertile. Bartolomé de Las Casas (1484-1566) arriva nelle colonie a diciotto anni. Come cappellano dei conquistadores è testimone delle loro stragi e di infinite crudeltà. Inizia a interrogarsi con temeraria onestà sulla sua presunta missione, gradualmente si converte alla causa degli indigeni e spende il resto dell'esistenza per fermare il massacro. Mettendo a frutto i tesori della sua formazione giuridica e teologica e la sua abilità politica apre spazi di dubbio e introduce novità teoriche prima impensabili. Las Casas arriva a negare la legittimità di tutte le guerre di conquista, a riconoscere il pieno valore delle culture indigene, a teorizzare la necessità di restituire ai nativi la libertà e la terra. È stato dipinto ora come il diabolico traditore della missione evangelizzatrice spagnola, ora come l'apostolo e il cantore degli indios. Oggi alcuni lo ritengono un profeta della decolonizzazione, altri un ambiguo corresponsabile dell'etnocidio culturale degli indigeni. Questo libro indaga la sua straordinaria avventura umana, politica e intellettuale.
25,00 23,75

I diritti dei popoli. Universalismo e differenze culturali

Luca Baccelli

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2009

pagine: XIII-199

Di diritti umani parlano testi costituzionali e dichiarazioni universali, Ong e organizzazioni finanziarie transnazionali, neoconservatori, liberali e no-global. Ci si riferisce ai diritti umani per legittimare sia le guerre umanitarie e l'imposizione delle politiche economiche, sia le lotte contro il neoliberismo. Ma cosa significa che i diritti umani sono "diritti", e cosa significa che sono "umani"? Davvero in tutto il mondo uomini e donne fanno riferimento agli stessi principi? Ne condividono il significato, vi attribuiscono lo stesso valore, li interpretano allo stesso modo? In che rapporto stanno i diritti collettivi e quelli degli individui, i diritti di libertà e i diritti sociali, i diritti politici e i diritti culturali? Definire una facoltà, un bene o un valore come un diritto è lo stesso che considerarli come l'oggetto di un dovere? L'autore muove da questi interrogativi per la sua analisi che unisce l'ottica teorico-giuridica alla ricerca storica sulla genealogia dei diritti umani.
20,00 19,00

Il particolarismo dei diritti. Poteri degli individui e paradossi dell'universalismo

Il particolarismo dei diritti. Poteri degli individui e paradossi dell'universalismo

Luca Baccelli

Libro

editore: Carocci

anno edizione: 2000

pagine: 216

Nel dibattito filosofico-giuridico e teorico-politico le teorie dei diritti sono considerate l'espressione più tipica dell'individualismo liberale e dell'universalismo giusnaturalistico. Questo libro mostra come l'origine del concetto dei diritti soggettivi sia invece segnata dal particolarismo. Né vi è alcuna diretta connessione fra la fondazione giusnaturalistica dei diritti (da Ockham a Vitoria, a Grozio, a Hobbes) e l'efficace protezione giuridica degli individui dall'ingerenza dello Stato e dall'arbitrio dei privati. Le stesse teorie "universalistiche" contemporanee (da Rawls a Finnis, da Dworkin ad Habermas) si dimostrano valide solo entro specifiche culture giuridiche, e più in generale sono espressione del discorso politico e giuridico della modernità occidentale. Tutto questo non significa che si debba abbandonare il linguaggio dei diritti. è la tesi di Norberto Bobbio sul nesso fra diritti e conflitto (l'idea che i diritti nascono "da lotte per la difesa di nuove libertà contro vecchi poteri") ad aprire la prospettiva di un confronto interculturale. Come hanno notato alcuni esponenti della tradizione repubblicana del pensiero politico, il linguaggio dei diritti è radicato nelle pratiche sociali ma esprime una generale propensione umana a reagire a situazioni di oppressione, a mettere in questione il dominio, a rivendicare autonomia e dignità.
21,10

Critica del repubblicanesimo

Critica del repubblicanesimo

Luca Baccelli

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2003

pagine: 175

"Nell'epoca della globalizzazione le teorie di ispirazione liberaldemocratica e socialista sembrano incapaci di contrastare la crisi della democrazia, la contrazione dello spazio pubblico, la privatizzazione del diritto. La riscoperta del pensiero politico e giuridico repubblicano rende disponibile un repertorio di idee e di concetti e apre lo sguardo su modi alternativi di pensare la modernità. Ma i tentativi di attualizzazione del repubblicanesimo per proporre teorie della virtù civica, del dovere patriottico e del bene comune finiscono per dissiparne la forza innovativa." (Luca Baccelli)
24,00

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