Libri di Luca Daino
Carteggio 1946-1982
Franco Fortini, Vittorio Sereni
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2024
pagine: 460
Franco Fortini e Vittorio Sereni sono stati due intellettuali assai diversi per indole e temperamento, prima ancora che per visione del mondo e concezione della letteratura. Hanno spesso trovato al riparo dello schermo epistolare la possibilità di un confronto, anche negli anni in cui entrambi vivevano stabilmente nella medesima città, Milano, e condividevano il «posto di vacanza», Bocca di Magra. Il loro carteggio, qui pubblicato per la prima volta integralmente, si compone di centoquarantadue lettere scambiate nell’arco di trentasei anni, dall’estate del 1946 a quella del 1982, a testimonianza di un «particolarissimo rapporto» sempre oscillante fra attrazione, delusione e insofferenza. Era formidabile l’ammirazione di Fortini per l’uomo e per il poeta Sereni; sconfinata la stima, screziata di invidia, provata da Sereni nei confronti del Fortini intellettuale: come se ciascuno vedesse nell’altro una possibilità non realizzata di sé, allo stesso tempo affascinante e respingente. Questa particolare increspatura emotiva costituisce il basso continuo di un dialogo che ha avuto profonde ripercussioni sulla loro attività poetica e critica. Ma nel loro scambio si legge anche un segno di più vasta portata, si avverte l’esaurirsi di un’epoca, quella in cui i poeti potevano riconoscersi membri di una comunità letteraria. Qui il confronto, a tratti, è già fra due professionisti dell’industria culturale.
I «bagliori degli spigoli». Giovanni Raboni tra modernismo e fenomenologia
Luca Daino
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 218
Sapevamo poco degli esordi di Giovanni Raboni. I primi passi del poeta, già alquanto maturi e 'a fuoco', vengono finalmente ricostruiti grazie al ritrovamento e all'analisi di due raccolte risalenti ai primi anni Cinquanta, rimaste inedite. Muovendo da qui l'indagine si rivolge alla scrittura poetica raboniana del trentennio 1950-1980, i cui modelli letterari e i presupposti intellettuali sono riconosciuti, rispettivamente, nel modernismo europeo (Pound, Eliot, Rilke, Auden, insieme al "capostipite" Baudelaire) e nella fenomenologia husserliana, recepita grazie alla mediazione di Enzo Paci. Dell'approccio fenomenologico è messo in luce il ruolo fondativo anche nello sterminato lavoro critico raboniano. Nel corso degli anni Ottanta, l'accelerazione consumista dell'epoca cosiddetta postmoderna ha irrigidito Raboni in posture di resistenza: anche di queste vengono decifrati i robusti effetti nei suoi versi e nelle sue perlustrazioni critiche.
Un milanese «non tanto regolare». Studi e testimonianze su Umberto Simonetta
Libro: Libro in brossura
editore: Unicopli
anno edizione: 2020
pagine: 187
Questo libro colma il vuoto critico che ingiustamente circonda la figura di Umberto Simonetta (1926-1998). Una competente e poliedrica compagine di docenti universitari, scrittori, giornalisti e uomini di spettacolo propone una serie di ricognizioni, testimonianze e interviste riguardanti tutti i generi espressivi frequentati da quell'instancabile poligrafo che Simonetta è stato. Dall'esordio nell'immediato dopoguerra nei panni del narratore all'impegno profuso, sin dagli anni Cinquanta, come autore radiofonico e come giornalista. Dalle canzoni scritte per Giorgio Gaber alle sceneggiature per il cinema. Dall'avventura, iniziata a metà degli anni Settanta, nel teatro di prosa (pendant di quella giovanile, condivisa con Guglielmo Zucconi, nel teatro di rivista) all'attività di autore televisivo, che ha caratterizzato gli ultimi due decenni della vita di Simonetta. In appendice, alcuni suoi rari racconti e articoli, fino a oggi dispersi nelle numerose riviste con cui ha collaborato nell'arco di cinquant'anni.
Fortini nella città nemica. L'apprendistato intellettuale di Franco Fortini a Firenze
Luca Daino
Libro: Libro in brossura
editore: Unicopli
anno edizione: 2013
pagine: 198
Franco Fortini e Franco Lattes: quando e perché il profilo sospeso del secondo sbiadisce e si dissolve nella figura tetragona del primo? Chi era, che cosa ha scritto, quali progetti ha elaborato Franco Lattes prima di sparire dalla scena, poco più che ventenne, prima di diventare Franco Fortini? E ancora: di che cosa è debitore il Fortini postbellico - l'intellettuale marxista, il poeta, il critico letterario - a quell'aspirante scrittore e pittore, ospite riottoso e tormentato della Firenze entre-deux-guerres, ebreo presto convertitosi al cristianesimo valdese? Il libro offre risposte a queste e altre domande sull'apprendistato fortiniano, combinando la ricerca d'archivio (che ha portato alla luce molti documenti inediti o dimenticati), l'analisi testuale e la perlustrazione dei modelli letterari e filosofici alla base di un'attività finora pressoché ignorata. La parabola artistica ed esistenziale di Lattes illumina così la Weltanschauung di Fortini e apre nuove vie ermeneutiche alla produzione di uno dei massimi intellettuali italiani del Novecento.