Libri di Lucia Di Girolamo
La società (in)sostenibile. Ecologia e comunità tra letteratura, cinema e altri media
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2025
pagine: 194
In anni recenti diverse discipline hanno indagato il rapporto che lega le trasformazioni ambientali e le dinamiche sociali, riconoscendo come le crescenti problematiche ecologiche siano effetto e causa delle diseguaglianze socio-economiche e di conflitti e tensioni su scala globale. Le rappresentazioni date dalla letteratura, dal cinema e dagli altri media descrivono come le attività antropiche, modificando l’ambiente e mettendone a rischio gli equilibri, si riflettono inevitabilmente sugli strati e sui gruppi più fragili delle stesse comunità umane, rivelando quindi la profonda interconnessione tra gli esseri umani, le altre specie viventi e gli elementi non viventi dell’oikos, dell’ambiente-dimora che è il pianeta Terra.
Visioni a Sud. La narrazione audiovisiva della Campania: sguardi turistici e idee di sostenibilità
Lucia Di Girolamo
Libro: Libro in brossura
editore: Liguori
anno edizione: 2024
pagine: 156
Per secoli la Campania è stata oggetto degli sguardi di viaggiatori italiani e stranieri, che con schizzi, disegni e dipinti hanno contribuito alla composizione di una solida enciclopedia iconografica diffusa in tutto il mondo. Tra il XIX e il XX secolo la fotografia e il cinema hanno avuto un ruolo centrale nella crescita di questo repertorio, confermando e rinnovando i cliché più convenzionali o proponendo temi e motivi insoliti. In tempi più recenti, a quest’universo già ampiamente variegato, si sono aggiunti i contributi della serialità televisiva e dei nuovi media: un cosmo composito, rivolto anche alla letteratura e al teatro, in grado di ridefinire l’immagine di Napoli e della Campania. "Visioni a Sud" si interroga sulle dinamiche narrative e visuali emergenti da tale orizzonte e indaga temi e figure ricorrenti della produzione televisiva e cinematografica degli ultimi due decenni. Grazie a una più ampia riflessione sull’intero, complesso, “organismo” culturale campano, il percorso proposto intende cogliere i potenziali punti di contatto tra le narrazioni contemporanee e l’immaginario turistico sulla regione. Le prospettive di lettura suggerite intercettano aspetti inediti del nuovo volto della Campania, dalla marginalità generatrice di speranza all’auspicata coesione di comunità “sostenibili” ed esemplari.
Maurizio de Giovanni presenta «Fotoromanzo napoletano»
Maurizio de Giovanni
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2017
pagine: 92
"Il fotoromanzo che avete tra le mani è il grande, tenerissimo racconto della passione popolare. Il modo in cui i nostri bisnonni, i loro padri e i loro figli andavano a piangere della sorte altrui, tenendo presente in ogni singolo istante che era di loro che si raccontava, proprio di loro. Il soldato che è felice di morire per la patria, la dannazione di un amore perduto ma non finito, una malattia impietosa che non tiene conto della devozione. E la famiglia, la terra, il nome: tutti fondamenti di un cuore immenso che non conosciamo più, ma che ricordiamo fin troppo bene." (Dalla prefazione di Maurizio de Giovanni). Consulenza iconografica di Stefano Fittipaldi.
Per amore e per gioco. Sul cinema di Pedro Almodóvar
Lucia Di Girolamo
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2015
pagine: 160
Il cinema in gioco e l'amore per il cinema contraddistinguono tutta la filmografia di Pedro Almodóvar. Fin dal primo film il desiderio bulimico di un giovane regista che sembra voler catturare la realtà tutta viene temperato dalla scoperta delle infinite possibilità dell'artificio. È forse questa rivelazione che spinge Almodóvar a scegliere come genere-traccia il melodramma, la forma più eccedente della rappresentazione, poiché per l'autore al di fuori della rappresentazione e della messa in scena non esiste verità. E la verità può trovarsi nell'eccesso di "Tutto su mia madre" o di "La legge del desiderio" oppure nella leggerezza di "Donne sull'orlo di una crisi di nervi". Partendo dal melodramma, Almodóvar non risparmia nulla, tocca l'horror, il thriller, il poliziesco, il noir, il grottesco, senza mai tuttavia ignorare le reminiscenze del cinema classico, i miti e i riti di una Spagna antica o quelli di una invadente contemporaneità.
Il cinema e la città. Identità, riscritture e sopravvivenze nel primo cinema napoletano
Lucia Di Girolamo
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2014
pagine: 156
Fin dalla prima proiezione al Salone Margherita, nel 1896, il cinema stabilisce con Napoli una relazione creativa che ancora oggi, sotto alcuni aspetti, continua a essere viva e prolifica. Napoli si nutre di cinema e il cinema si nutre di Napoli. Al principio del Novecento l'ex capitale è in profonda trasformazione e l'invenzione dei Lumière riesce a conquistare un ruolo determinante nella rilettura del mito della città, attingendo anche alle pratiche artistiche e culturali precedenti. Il cinema si afferma come l'ultimo efficace dispositivo di riscrittura delle forme dell'immaginario urbano e si ritrova spesso a giocare sui confini delle pratiche di consumo e di spettacolo, moderne o legate alla tradizione: dal café-chantant al teatro dialettale, dai Grandi Magazzini alle feste popolari. Il caso napoletano è dunque emblematico per comprendere come le specificità territoriali influiscano sulle dinamiche di diffusione del primo cinema italiano. Ma qui il cinema appare avere anche una funzione mitopoietica, in grado di preservare attraverso processi di rilettura e attualizzazione la memoria arcaica dei sistemi culturali più complessi.