Libri di M. Mancini
Versi et regole della nuova poesia toscana. In Roma per Antonio Blado d'Asola (1539)
Libro
editore: Vecchiarelli
anno edizione: 1997
pagine: 178
Principi di terapia della famiglia
Lynn Hoffman
Libro: Libro in brossura
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 1984
pagine: 336
Di tutte le modalità terapeutiche oggi in uso, nessuna è tanto prodiga di promesse di grandi cambiamenti personali quanto la terapia della famiglia; in nessun'altra disciplina, tuttavia, era altrettanto sentito il bisogno di uno schema teorico omogeneo che chiarisse e unificasse i concetti e le teorie alla base della terapia. Questo libro di Lynn Hoffman viene a colmare tale lacuna. In esso l'autrice presenta infatti una sintesi puntuale e utile a tutti i livelli, che collega i diversi temi e concetti attorno ai quali si è sviluppata la teoria e la terapia della famiglia.
Filologia romanza e cultura medievale. Studi in onore di Elio Melli
Libro
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 1998
pagine: 918
Le vite dei surrealisti
Desmond Morris
Libro: Copertina rigida
editore: Johan & Levi
anno edizione: 2018
pagine: 272
Il Surrealismo nasce all'indomani della Prima guerra mondiale più come stile di vita che come vero e proprio movimento artistico. Indignati verso un establishment che aveva reso possibile quel massacro, i surrealisti elaborano una strategia dell'inconscio capace di liberare l'uomo dai lacci della ragione e delle convenzioni estetiche restituendo un ruolo centrale alla dimensione onirica ed erotica per mezzo dell'automatismo psichico. A partire dal 1924 André Breton, principale teorico di questa dottrina, per oltre quarant'anni tiene le fila di un insolente gruppo di intellettuali che tra diaspore, ammutinamenti ed espulsioni costituisce una delle esperienze artistiche più affascinanti e travagliate del Novecento. Desmond Morris realizza la sua prima personale surrealista nel 1948 e, mentre si appresta a diventare uno dei più celebri divulgatori scientifici della sua generazione, frequenta per anni gli irresistibili personaggi di cui snocciola qui le avventure: Roberto Matta che si fa marchiare a fuoco il nome del marchese de Sade per rientrare nelle grazie di Breton; Giacometti che disdegna Marlene Dietrich (e le sue quarantaquattro valigie) in favore di una prostituta, Caroline Tamagno, nota soprattutto nella mala parigina; Miro e Masson costretti da Hemingway a fronteggiarsi in un fallimentare incontro di boxe; Salvador Dalì in tenuta da palombaro che - stecca da biliardo in resta e due levrieri al guinzaglio - dà spettacolo davanti a centinaia di giornalisti all'esposizione internazionale surrealista del 1936. Trentadue storie eccentriche che si snodano fra i bistrot della ville lumière e i posti più incongrui, come lo zoo di Londra, per approdare infine a New York, dove cominciano a spargersi i primi semi dell'Espressionismo Astratto. Inseguendo le caleidoscopiche proliferazioni del Surrealismo incarnate da artisti estremamente diversi tra loro - come Max Ernst, Picasso, Delvaux e Duchamp - Morris ne celebra l'intensità, il delirio e il mistero che, come direbbe Magritte, «non si può spiegare, bisogna solo lasciarsene avvolgere».
Le lingue del Mediterraneo antico. Culture, mutamenti, contatti
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2013
pagine: 382
La quantità dei testi, l'estensione cronologica della documentazione e la grande varietà tipologica delle lingue in contatto nell'area mediterranea consentono di mettere alla prova le teorie e le tecniche più aggiornate in tema di correlazioni fra la storia delle società e l'evoluzione delle lingue: greco e latino soprattutto, in tutte le loro fasi, ma anche l'aramaico palestinese dei tempi di Gesù, l'arabo e l'ebraico, le lingue dell'Anatolia antica, fino all'italiano e alle lingue romanze. Il volume raccoglie i risultati di una ricerca su "Mutamento e contatto tra varietà nella diacronia linguistica del Mediterraneo", cui hanno partecipato le università di Bergamo, Roma "Sapienza", Siena "Stranieri", Trieste e Viterbo "Tuscia".
Il territorio dell'architettura. Gregotti e Associati 1953-2017. Ediz. italiana e inglese
Libro: Copertina rigida
editore: Skira
anno edizione: 2018
pagine: 128
Questo volume, a cura di Guido Morpurgo, propone l'ideale continuità dei progetti e delle opere costruite da Gregotti e Associati in sessantaquattro anni di attività con il territorio dell'architettura, il libro-manifesto di Vittorio Gregotti pubblicato per la prima volta nel 1966. In tutte le sue diverse articolazioni e composizioni, lo studio ha generato oltre 1200 opere che rappresentano una sorta di unicum nella vicenda dell'architettura europea contemporanea, coincidente con un'idea di unità metodologica e di integralità attraverso l'impegno in tutte le scale del progetto: architettura, disegno urbano e pianificazione territoriale, interni e allestimenti museali, disegno del prodotto industriale, grafica ed editoria.
Mangasia. La guida definitiva al fumetto asiatico
Paul Gravett
Libro: Copertina rigida
editore: 24 Ore Cultura
anno edizione: 2017
pagine: 320
Con le sue numerose riproduzioni di rari esemplari provenienti da tutta l'Asia, "Mangasia" è una guida autorevole che esamina l'impatto del manga sull'industria dei fumetti asiatica, vero caleidoscopio di contaminazione creativa. Paul Gravett traccia l'evoluzione del genere nel suo itinerario attraverso i vari Paesi asiatici e descrive nel dettaglio i mutamenti di miti e di temi-chiave nel corso della graduale trasformazione del manga dalle sue origini a oggi: una storia che affonda le proprie radici nel Giappone del XIX secolo per prosperare ben presto in Cina e in Corea, fino a germogliare nelle lontane regioni dell'Indonesia e della Mongolia. Indispensabili mappe e timeline forniscono date, luoghi ed eventi, permettendo un confronto immediato dell'evoluzione degli stili nei vari Paesi.
Night studio. Un racconto intimo di Philip Guston
Musa Mayer
Libro: Copertina morbida
editore: Johan & Levi
anno edizione: 2017
pagine: 291
Aggirandosi tra le sale della retrospettiva inaugurata in suo onore nel 1980, solo tre settimane prima della sua morte, Philip Custon aveva osservato che quella era più di una semplice mostra, era un'intera vita vissuta. NightStudio, pubblicato dalla figlia otto anni più tardi, è a sua volta una vita vissuta: è il resoconto dolce e amaro di una riconciliazione e un tentativo di entrare nel mondo di un padre per il quale l'arte era un atto di intenso egotismo. Raccogliendo memorie personali, ma anche lettere e appunti di Philip Custon, nonché interviste a chi lo aveva conosciuto, l'autrice ricompone una storia privata che comincia nella New York degli anni trenta, dove i genitori si trasferiscono in seguito a un promettente esordio come muralisti. Grazie ai sussidi del New Deal, a Manhattan è spuntata una vivace comunità di artisti ossessionati dall'idea di purezza in pittura che negli anni cinquanta balzerà agli onori della cronaca come Scuola di New York. Custon, alla perenne ricerca di un linguaggio tutto suo e diffidente verso le illusioni dell'arte per l'arte, approda tardi alla pittura non oggettiva: il vocabolario lirico e le pennellate voluttuose gli valgono una discreta fama, suggellata da una retrospettiva al Cuggenheim già nel 1962. Ma alla fine gli oggetti avranno comunque la meglio. Nel 1968, in seguito a una paralizzante crisi creativa, le forme accumulate e negate per lungo tempo si materializzano in una cascata di immagini - prima semplici oggetti della vita quotidiana, poi figure enigmatiche e fumettistiche -, giudicate intollerabili dallo stesso mondo dell'arte che lo aveva consacrato. Quel mondo per il quale ha nutrito una crescente insofferenza ora lo disgusta al punto da lasciare New York per rifugiarsi in via definitiva a Woodstock con la moglie, Musa McKim. In questo commovente affresco autobiografico, accompagnato da un'ampia selezione di opere a colori e fotografie personali, Musa Mayer ripercorre la parabola umana e artistica del padre restituendo il giusto peso anche alla figura riservata ed elusiva della madre, una donna che ha scelto di fare un passo indietro rispetto alle proprie velleità per seguire gli umori mutevoli e quel bisogno di libertà che sono propri di ogni grande artista.
The wolf and the tiger. Scultura italiana e coreana
Libro
editore: Meta (Treglio)
anno edizione: 2015
pagine: 120
"The wolf and the tiger. Scultura italiana e coreana" è il titolo dell'evento espositivo realizzato presso la storica sede del Museo della Permanente di Milano dal 17 luglio al 1 agosto 2015. Attraverso un'indagine rigorosa e costante, su un'arte in continua trasformazione quale è la scultura, capace di spaziare da una dimensione di monumentalità ad una più intima fruizione collettiva con uguale autonomia espressiva in un tessuto fatto di energie, percezioni e curiosità intellettuali, la curatrice Maria Mancini in collaborazione con Ko Chong Hee intende tracciare una panoramica sulla scultura italiana e coreana circoscritta agli ultimi cento anni. Il progetto propone una mappa di percorsi differenti, con un ampio ventaglio di impostazioni linguistico-espressive, dimostrando la pluralità degli orientamenti della scultura tra le differenti generazioni e culture e suggerendo nello stesso tempo affinità creative e poetiche.
Yves il provocatore. Yves Klein e l'arte del ventesimo secolo
Thomas McEvilley
Libro: Copertina morbida
editore: Johan & Levi
anno edizione: 2015
pagine: 252
Yves Klein (Nizza, 1928 - Parigi 1962) sapeva di essere un rivoluzionario. Un guerriero dell'arte incline a sfidare le barriere della materia e del tempo per essere sempre "oltre" i limiti delle cose. Un cavaliere del Graal che a un'intensa spiritualità coniuga i tratti intrepidi e irriverenti di un Tintin. La sua opera sintetizza le esperienze artistiche della prima metà del Novecento e anticipa i temi fondativi delle avanguardie degli anni sessanta e settanta, abbattendo i confini dell'arte esistente e annunciando una nuova via. Rivoluzione blu, la chiamava, una svolta che avrebbe posto fine all'era della Materia e dato avvio all'era dello Spazio, di cui lui era l'auto-proclamato Messaggero, lui Paladino e Proprietario del colore (il blu Klein appunto), Yves le Monochrome, il Conquistador del vuoto. E allora i gesti eclatanti: la mostra "Le Vide", esposizione di una galleria metafisicamente vuota, arte immateriale venduta a peso d'oro, da gettare nella Senna; la fotografia del Salto, che lo ritrae mentre si tuffa a volo d'angelo dal cornicione di un palazzo parigino, non nel vuoto ma verso il Vuoto. Non discesa ma ascesa dal mondo fisico a quello del puro spirito, raggiunto infine con una morte prematura, dopo sette anni di folgorante attività.
Schermocracy. Libro o ebook? Autopubblicati, tascabili, bestseller, audiolibri nello scenario digitale
Libro: Copertina morbida
editore: goWare
anno edizione: 2015
pagine: 132
Alla fine del 2011 l'ebook sembrava un razzo sparato nel cielo e la morte del libro era più che annunciata. Alla fine del 2014 James Daunt, portavoce dei librai, ha dichiarato "L'ebook è morto". Che cosa è successo in tre anni? Una vecchia tecnologia ha cacciato la nuova? Gli editori e i librai hanno respinto l'assalto di Amazon? Niente di tutto questo. Il libro è uno dei manufatti più amati e conservati, mentre l'ebook, un prodotto inferiore, incontra delle barriere formidabili al suo sviluppo. L'ebook non è altro che l'evoluzione del manufatto libro, ma questo semplice stato di cose sembra non essere riconosciuto. Il punto non è quindi "libro o ebook", il punto è libro ed ebook contro tutti nello spazio digitale. Qui tutti i tipi di media (canzoni, film, videogiochi, giornali e libri) competono nello stesso ambiente: su uno schermo - da 5 a 72 pollici - connesso a Internet. Questo saggio, fotografa lo stato dell'arte e discute i possibili sviluppi. Ripercorre anche le tappe del libro moderno: i tascabili, i bestseller, gli audiolibri, gli autopubblicati. In chiusura uno scritto di Jonathan Franzen che ci dice perché tutto questo è sbagliato. Ma è davvero sbagliato?
Il romanzo di Alessandro. Testo francese a fronte
Alexandre de Bernay
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2014
pagine: 500
Figura grandiosa e controversa, nel corso dei secoli Alessandro Magno non solo è stato celebrato, o criticato, per le sue conquiste, ma è diventato anche il protagonista di inverosimili, magnifiche avventure. Nel romanzo antico francese di Alexandre de Bernay, uno dei testi più fascinosi di questa trasformazione leggendaria, il conquistatore, spinto dalla curiosità e dalla volontà di sfida, affronta i mostri e le meraviglie dell'Asia; si spinge e oltrepassa i confini del mondo; si fa calare in una sfera di vetro per esplorare le profondità del mare; aggioga dei feroci grifoni per salire, dentro una gabbia, al di là delle nubi, verso il sole. Una scenografia sterminata e favolosa, felicemente paradossale, che apre nuovi orizzonti di gusto e di racconto.