Libri di Manlio Della Serra
Vinokrazia. Estetica del gusto e dell'impostura
Manlio Della Serra
Libro: Libro in brossura
editore: Armillaria
anno edizione: 2020
pagine: 154
«Tutto ciò che non cambia, che non è moda, è verità. Piaceri e socialità raccontano il volto pubblico del vino, la sua vanità come avventura della forma che si propaga. Per derubare la sete o essere deposto come concetto, il vino assorbe il portato veritativo che una sola estetica del gusto non riesce a riassumere. Se con il vino è la questione della verità a farsi minacciosa, è dovere del vinokrate svelare l’inganno di tanti sogni andati in frantumi. In questa pratica sorta per inganno e astuzia, è chiamato a sostenere la necessità del gusto, l’ironia perversa della sua mercificazione, la complicità ammaliante della favola che incalza il bevitore con una forma di fascinazione irresistibile. Ma solo un assioma resterà saldamente issato sull’altare delle sue convinzioni. Che il vino è verità.»
Barbalogia. Ragionamento intorno alla barba
Giuseppe Valeriano Vannetti
Libro: Libro in brossura
editore: Armillaria
anno edizione: 2017
pagine: 184
Non solo moda, ma un modo d'essere. Un vezzo per alcuni, uno slancio di gusto o d'abito, ma anche un atto di fiducia in colui che se ne prende cura, che maneggia la vita a distanza ravvicinata. Oggi collocata nel dominio estetico ed elemento di tendenza, nel 1759 la barba è il presupposto teorico per un appropriato ragionamento. È il tentativo, insieme erudito e stravagante, di un intellettuale roveretano che sceglie un'esplorazione accurata per disseminare relativismi culturali in un'attenta collazione di fonti. Emblema del preilluminismo italiano, la barbalogia definisce alla perfezione i risvolti dell'otium più ammodernato e assicura unitamente una polifonia di scenari e contaminazioni, tutti insaporiti da credenze e affabulazioni, abitudini e repertori sofisticati, usanze condivise e interdetti. Con un racconto inedito di Claudio Marinaccio.
Max e Moritz. Storie di birbanti (per tutte le età)
Wilhelm Busch
Libro: Libro in brossura
editore: Armillaria
anno edizione: 2016
pagine: 112
Pubblicato nel 1865, Max e Moritz è una storia per tutte le età e, in fondo, per nessuna. Con un incastro di peripezie e scatti dell’immaginazione, è impossibile non rimanere incantati da quel tono vividamente moralistico che presumibilmente chiede, almeno in ultimo, di essere declinato in una serie di contingenze senza autore né appartenenza storica. La logica dell’inseguimento, l’urgenza del contropiede restano i soli modi per poter collocare e comprendere uno tra i più cari e determinanti scenari della cultura e della tradizione tedesca. Un classico della letteratura per bambini e del fumetto che ha saputo allenare e ‘convincere’ intere generazioni di birbanti. Con un racconto inedito e illustrazioni originali di Angelo Calvisi. Età di lettura: da 10 anni.
Sulla blasfemia. De spiritu blasphemie
Riccardo di San Vittore
Libro: Libro in brossura
editore: Armillaria
anno edizione: 2016
pagine: 100
La parola che vivifica e sublima può anche irreparabilmente offendere. Di fronte a certe offese non c'è scampo, come ben sanno i farisei che accusarono Gesù di possessione per aver agito superando le leggi di natura. L'autore del De spiritu blasphemie risponde così alle richieste incalzanti di un allievo curioso di approfondire l'imperdonabilità dell'accusa rivolta contro lo Spirito. Quale ragione per la gravità di una simile colpa? Qui si mischiano antiche questioni, come la prescienza, la potenza divina e la predeterminazione. Senza incontrare una via risolutiva per il problema proposto, ne scaturiscono riflessioni disorientanti e di acutezza tagliente, capaci di evidenziare una lettura moderata di sicura provenienza agostiniana. Con un testo inedito di Ivano Porpora.
La caparra dell'anima-De arrha animae
Ugo di San Vittore
Libro: Libro in brossura
editore: Armillaria
anno edizione: 2015
pagine: 164
Capolavoro della letteratura teologica, il De arrha animae è un manuale "ad uso interno", dal marcato sapore agostiniano e con innumerevoli risvolti concettuali da leggere in filigrana. Pietà austera, passione e conforto guidano un resoconto sulle sorti dell'anima inquinata da troppe cadute e ignara della caparra avuta in dono dallo sposo celeste. Ad attenderla, non più le vane promesse, ma la certezza di un'elezione che la pretende creatura privilegiata assieme ad altre. Non la sola, non l'unica. Ma ugualmente la prescelta, in cui possano rispecchiarsi la gratuità del dono e la sua conferma definitiva. Per Ugo, un amore segreto, sussurrato tra confidenti e, in fondo, possibile a tutti. Un invito a considerare l'amore condiviso come irresistibilmente privato e assoluto. Con un testo inedito di Claudio Bagnasco.
Trattato sui vini-Liber de vinis
Arnaldo da Villanova
Libro: Libro in brossura
editore: Armillaria
anno edizione: 2015
pagine: 156
Difficile immaginare che l'esperienza del vino si possa risolvere nell'incontro tra la particella minuta e gli scandali imprevedibili della perdita di controllo. La verità armonica abbraccia gli universi che Dioniso incredibilmente seduce e ammaestra. Presunto autore e naturalista, Arnaldo (ca. 1240-1313) è un compilatore attento, che si muove in un amalgama prezioso di saperi, tra alchimia e teologia, scienza medica e credenza popolare. Con occhio clinico svela in parte ciò che gli antichi osavano riferire alla forza occulta e imprendibile della divinità. Oggi come sempre, degustare un buon vino significa anzitutto conoscere: anche questa insolita conoscenza, fatta di ricette e tecnicismi, intermezzi e resoconti, allerta il palato di chiunque pretenda di bere e, ugualmente, sognare. Con un testo inedito di Michele Trionfera.
La potenza di Dio. Summa Halensis (trattato IV)
Alessandro di Hales
Libro: Libro in brossura
editore: Il Leone Verde
anno edizione: 2012
pagine: 173
Lontani antecedenti giudaico-ellenici consegnano al Medioevo latino una nozione ai limiti della gestibilità: rimanendo al centro di importanti controversie teologiche, la nozione di potentia Dei (potenza divina) deve alla sistemazione agostiniana quella fortunata riuscita che permetterà di fondare tutta la geografia concettuale del medioevo monastico. È da questa ben salda radice che i compilatori della Summa Halensis redigono l'intero trattato IV, raccogliendo in una versione sistematizzante e compiuta le innumerevoli conquiste della più recente tradizione teologica. Un immenso sforzo speculativo che, pur restando testimonianza sicura dell'inarrestabile carica del potere divino, non riuscirà ad esaurirne l'imponenza teorica.
Parentesi filosofiche
Manlio Della Serra
Libro
editore: Lampi di Stampa
anno edizione: 2007
pagine: 96
L'ingranaggio sistematico di Parentesi filosofiche pone le premesse di una soluzione ancora sospetta. La rapidità dell'aforisma riassume una tattica di sviamento entro il miscuglio di voci, provoca una rottura del telaio raffigurativo per accertare di quante innumerevoli parti sia composto il tutto. Il disturbo filosofico che si libera nella sconnessione pretende di esaurire e deludere senza rivelare. Pur ricorrendo allo strappo concettuale, l'espediente sonoro rimane una componente fondamentale dell'ambizione sistematica. Suggerimenti da prendere a piccole dosi, per evitare qualunque tradimento.
Appunti sul contro
Manlio Della Serra
Libro: Libro in brossura
editore: Besa muci
anno edizione: 2011
pagine: 131
Nelle solenni parole di Tacito (Annalia, XV, 63), i lenti fiotti di sangue che bagnano la morte di Seneca raccontano il calore della vita che si disperde e gli attimi preziosi di una veglia ancora non interrotta. Una testimonianza dell'unica rivincita possibile, quando il contro sembra congedarsi nei pochi istanti vergini tra vita e morte. Si vive nel contro, si muore nel contro. Il vivere e il morire conservano una parentela che si esteriorizza nella menomazione, che riaffiora nel disprezzo di ogni risposta provvisoria. Il moto del contro è la ferita, lo svantaggio permanente, l'assenza di rimedio, l'ustione inguaribile che nessuna promessa divina può cancellare. Il contro urta il sentimento e affoga ogni sensazione. Per descrivere questo penoso ritardo non si procede con andamento sistematico, né si confida nella maturità compiuta e definitiva della poesia. Al contro si può rispondere senza illusione, nella collera di una battaglia non voluta e di una sconfitta già assegnata, nel torpore del massacro congenito che si adibisce per salutare l'immensa insoddisfazione e conoscere la caduta. I tre movimenti di Appunti sul contro sono risposte insoddisfacenti, ma così plausibili da dimostrare come si possa eludere il contro con la finta esecuzione di una contrarietà che potrà solo imitare e mai andare a segno.