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Libri di Marcella Lorenzini

Criptovalute. Profili storico-economici e giuridici

Criptovalute. Profili storico-economici e giuridici

Libro: Libro in brossura

editore: Giappichelli

anno edizione: 2023

pagine: 368

Mai come in questi anni l'attenzione di studiosi di discipline diverse, dagli storici agli economisti, dagli statistici ai giuristi fino ai politici e decision makers, è stata così alta nei confronti delle crisi finanziarie e delle problematiche monetarie. L'interesse verso queste due questioni cresce a partire dal 2008, l'annus horribilis del sistema bancario internazionale, ma anche l'annus genesis della prima criptovaluta, il bit-coin. Il crollo della Lehman Brothers, uno dei più grandi colossi bancari del mondo, nel settembre del 2008 e la pubblicazione, qualche settimana prima, ad agosto, del White Paper, il documento che stabilisce i principi teorici e di funzionamento del bitcoin, sono due fenomeni strettamente collegati tra loro. Il crack della Lehman, lo "scarafaggio", avamposto di una "colonia" di banche duramente colpite in tutto il mondo dalla crisi, mostrò chiaramente le debolezze di un sistema bancario "fragile by design". Per molto tempo la letteratura storico-economica ha messo in evidenza il ruolo chiave delle banche nel processo di industrializzazione di un Paese, ritenendole fattori imprescindibili per il progresso economico. La crisi dei mutui subprime, per contro, ha portato allo scoperto l'altra faccia della medaglia, "l'azione nascosta", o azzardo morale, che questi istituti possono mettere in atto per realizzare ingenti profitti, scaricando i danni delle loro speculazioni sui risparmiatori. D'altro canto, le politiche di intervento, intraprese dalle autorità centrali per evitare il crollo del sistema, hanno arbitrariamente salvato alcuni istituti lasciandone fallire altri, alimentando così la sfiducia nei loro confronti da parte dei risparmiatori, che si sono trovati in alcuni casi a perdere tutti i loro i capitali e in altri a pagare come contribuenti quei salvataggi. Una delle parole che ricorre maggiormente nel documento di Satoshi Nakamoto, dietro il cui nome si nasconde l'identità di uno o più hacker, è infatti trust/trusted ovvero fiducia, utilizzata quindici volte in sole nove pagine e che insieme a honest/dishonest, ripetuta per sedici volte, evidenzia l'intento del suo creatore, ossia quello di dare vita ad una valuta digitale basata su una tecnologia affidabile e sicura, la blockchain, che sostituisca quella fiducia che il vecchio modello finanziario aveva tradito. Viene dunque proposto un sistema che per contrappasso è trustless e in cui la macchina (la tecnologia) intende sostituirsi all'uomo (alla fiducia).
48,00

Banche e banchieri in Italia e in Svizzera. Attività, istituzioni e dinamiche finanziarie tra XVI e XXI secolo

Libro: Libro in brossura

editore: Il Mulino

anno edizione: 2018

pagine: 585

Sulla lunga storia dei rapporti finanziari tra Italia e Svizzera ha da sempre gettato la sua ombra il cosiddetto «segreto bancario». L'attenzione per il tema della riservatezza ha contribuito sia a schiacciare l'analisi storica sui decenni più recenti, sia a cristallizzare un'immagine stereotipata di questa relazione, che vedeva l'Italia come serbatoio di capitali per la ricca e catafratta Confederazione elvetica. Obiettivo di questo volume è riportare alla realtà storica, fondata su ricerche e fonti archivistiche, la complessità di questi rapporti animati da un fertile scambio di denaro, operatori, tecniche e know how tra le due nazioni. Si profilano quindi sia per l'età moderna che per l'età contemporanea un'intensa reciprocità di relazioni, una funzionale complementarietà dei flussi di finanziamento e molte analogie nella struttura dell'offerta creditizia. Durante i secoli preindustriali i territori italiani ed elvetici, di matrice cattolica, appaiono accomunati dall'attività di operatori «non istituzionalizzati» (come i notai o gli enti religiosi), che svilupparono un'efficace rete di credito informale, in parte sovrapposta e concorrente alla diffusione delle nuove banche ottocentesche. Così anche durante l'età contemporanea, dove uomini e capitali continuano a muoversi tra i due paesi generando crescita, imprenditorialità e innovazione. Un flusso di scambi e di contaminazioni che sembra continuare anche dopo l'abbattimento del segreto bancario, a testimonianza delle radici e della tenuta della genealogia di questo rapporto.
40,00 38,00

Patrimonio e finanza di un convento in età moderna. I Domenicani di Santa Anastasia di Verona

Patrimonio e finanza di un convento in età moderna. I Domenicani di Santa Anastasia di Verona

Marcella Lorenzini

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2017

pagine: 168

Come osservava Scipione Maffei alla metà del Settecento, il convento dei Domenicani di Santa Anastasia di Verona era tra i più dinamici ed attivi finanziariamente della città. L'influenza esercitata dall'ente religioso non si limitava infatti alla sfera spirituale, ma si era esteso nel corso del tempo all'ambito politico, sociale ed economico della comunità scaligera. Alla politica di acquisti delle proprietà terriere – concentratisi durante il periodo di land rush a cavallo tra Quattro e Cinquecento – aveva fatto seguito una tanto ramificata quanto redditizia attività di credito a sostegno dell'economia veronese. A beneficiare dei prestiti effettuati dai Predicatori furono non solo ampi strati della popolazione – contadini, artigiani, mercanti e professionisti – ma anche e soprattutto esponenti della nobiltà e del patriziato urbano. Il denaro, raccolto attraverso lasciti, legati e donazioni, veniva investito in una sistematica attività creditizia e reintrodotto in questo modo nei canali dell'economia cittadina irrorandone le attività produttive e commerciali e fungendo da tessuto connettivo della comunità atesina.
21,00

Credito e notai. Capitali per l'economia veronese del secondo Seicento

Marcella Lorenzini

Libro: Copertina morbida

editore: Il Mulino

anno edizione: 2017

pagine: 339

Nella Verona della seconda metà del Seicento, accanto a una rete "istituzionale" del credito (Monte di Pietà, operatori professionali), esisteva anche un'ampia rete informale di circuiti creditizi che faceva perno su un professionista non direttamente specializzato nel mercato finanziario, eppure cruciale per il suo funzionamento: il notaio. Grazie alla sua professione, questi era in grado di raccogliere una grande quantità di informazioni sui propri clienti, su chi era in cerca di denaro e chi aveva liquidità da investire. Selezionando e allocando adeguatamente tali informazioni, metteva in contatto debitori e creditori, ossia domanda e offerta di denaro. Basandosi sullo spoglio di oltre 11.000 contratti rogati in quattro anni campione, Marcella Lorenzini ricostruisce le dinamiche e i meccanismi di questo mercato informale del credito. Ne emerge un universo finanziario vivace, dove ampie frange della popolazione ricorrevano al notaio per fare fronte a diverse necessità, dal credito al consumo a quello per la produzione, fino ai servizi e alle infrastrutture. La circolazione dei capitali, che venivano allocati non sulla base dei tassi di interesse, ma delle informazioni, contribuì anche alla diffusione di valori quali la fiducia, l'onestà e la reputazione, consentendo al mercato del credito di divenire un elemento centrale per la ripresa dell'economia veronese e per la sua modernizzazione.
27,00 25,65

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