Libri di Marcello Marino
Le consulenze
Marcello Marino
Libro: Copertina morbida
editore: Manni
anno edizione: 2019
pagine: 254
Mario lavora in una cooperativa socio-assistenziale quando vince un dottorato di ricerca in università. Si licenzia per potersi dedicare allo studio ma in realtà si ritrova catapultato nel mondo della formazione aziendale. L'istituto Salute e Società, collegato al suo dipartimento, si rivela ben presto crocevia di interessi gestiti attraverso rapporti personalistici e poco limpidi dalla scaltra dottoressa Fulgenzi. Le vicende professionali e quelle personali di Mario si sovrappongono, nascondendo insidie alle quali è impreparato: l'amore perduto e quello nuovo che affiora, gli amici fidati di cui fidarsi poco, i piccoli successi e le invidie dei colleghi. Mentre un'occupazione stabile appare sempre più una chimera, e immaginare una vita che corrisponda ai propri ideali è sempre più difficile, Mario riesce a sbrogliare l'ingarbugliata matassa e a scegliere quella che, forse, è la soluzione più improbabile fra tutte.
Buono è Dio. Intorno al Salmo 73
Marcello Marino
Libro
editore: Cittadella
anno edizione: 2017
pagine: 220
Davvero Dio è Buono con i buoni e punisce i cattivi? Talvolta sembra esattamente il contrario. La domanda, velata di accusa, attraversa la fede contraddetta dell’orante alla ricerca del vero volto di Dio e del modo misterioso di attuarsi della sua giustizia. Superata la crisi il salmista canterà la lode di Dio anche nella sofferenza o in prossimità della morte (dalla Prefazione di Donatella Scaiola).
Dall'ascolto alla visione. Introduzione alla letteratura profetica e apocalittica
Marcello Marino
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2016
pagine: 286
L'apocalittica matura quando la profezia segna il suo tramonto. Nasce per rispondere alle nuove domande poste dalla storia, soprattutto riguardo al problema di comporre la signoria divina con il continuo insorgere del male in forme sempre nuove. L'apocalittica si caratterizza per la visione, ma si vede con chiarezza, anche ora, perché si ascolta. "Io, Daniele, mi sentii agitato nell'animo, tanto le visioni della mia mente mi avevano turbato; mi accostai ad uno dei vicini e gli domandai il vero significato di tutte queste cose ed egli me ne diede questa spiegazione: 'Le quattro bestie rappresentano quattro re, che sorgeranno dalla terra; ma i santi dell'Altissimo riceveranno il regno e lo possederanno per sempre' (Dn 7,15-17). Durante la persecuzione dei giudei a Gerusalemme da parte di Antioco IV Epifane, dal 167 al 164 a.C., Daniele toglie il velo dalla cronaca (la morte dei giusti) per far vedere la realtà delle cose dall'alto della trascendenza (il ribaltamento delle sorti e la resurrezione dei giusti). Quello che appare è solo realtà penultima, l'ultima è quello che vede e ascolta il veggente, la sua "Apocalisse" (rivelazione). I fedeli possono riprendere coraggio e perseverare nella resistenza contro il persecutore, la loro vittoria è garantita anche nella morte, anzi, paradossalmente, proprio attraverso la morte.
«Sapevo che tu sei un Dio misericordioso...». Il libro di Giona tra accusa e perdono
Marcello Marino
Libro
editore: Cittadella
anno edizione: 2015
Questa storia è scritta per trasfigurare la storia. Giona è inviato a salvare il Nemico per sovvertire una mentalità, scuotere un mondo di sentimenti feriti, con la sua forza persuasiva e fascinosa, godibile e divertente. La potenza evocatrice e provocatoria del racconto vuole trasformare i lettori e, attraverso di loro, il mondo in cui vivono. Per ebrei e cristiani (e tutti coloro che condividono la saggezza del libro) si profila una missione di riconciliazione in un mondo ferito dalla malvagità e dalla violenza. "Il libro combina un'analisi esegetica storico-critica con una attenta e chiara analisi narrativa. Si aggiunga una grande capacità di scoprire le tracce di intertestualità presenti nel libro di Giona. Nuova è la lettura teologica di Giona fatta alla luce del procedimento profetico del rîb, della disputa giudiziale: Dio accusa il nemico, in realtà per perdonarlo. Il libro di Marino ci svela così tutta l'attualità di un piccolo testo biblico" (dalla Prefazione di Luca Mazzinghi)
Salute e malattia. Tra vecchi e nuovi paradigmi
Marcello Marino
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2011
pagine: 96
Custodire la parola tra ascolto e prassi. Il tema della «custodia» nella tradizione giovannea
Marcello Marino
Libro: Copertina rigida
editore: Cittadella
anno edizione: 2005
pagine: 352
Lo studio si incentra sulla tematica della custodia della Parola di Dio. Attraverso un'analisi precisa e dettagliata dei termini e dei testi fondamentali, contestualizzati e approfonditi con finezza e rigore, la categoria teologica della "custodia" si precisa, si amplia, apre nuove prospettive, costringe ed aiuta a pensare. Nella prospettiva biblica "custodire" vuol dire conservare, mantenere, proteggere. La parola di Dio, da custodire nella gioia, è parola ricevuta ma mai posseduta, dono sempre da accogliere ma di cui non ci si può mai appropriare. Perché il tesoro prezioso non ci appartiene. Noi ne siamo solo i "custodi".
La programmazione ed il budget. Valore e significato della programmazione aziendale. La costruzione del budget. Programmazione e controllo
Marcello Marino, Rossella Romano
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 1995
pagine: 244
Custodire la parola. Il verbo «terein» nell'Apocalisse alla luce della tradizione giovannea
Marcello Marino
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2003
pagine: 216
Il fine della ricerca è quello di analizzare la valenza semantica del verbo "terein" nell'Apocalisse alla luce della letteratura giovannea e del suo "background" veterotestamentario e giudaico. L'interesse di questo approfondimento nasce dalla collocazione strategica delle numerose ricorrenze del verbo, nonché dal problema di una esatta traduzione. Il confronto dell'uso di "terein" nell'Apocalisse rispetto al Vangelo e alla Prima lettera di Giovanni ha poi stimolato una domanda legittima sul rapporto tra i tre scritti. Gli studiosi, infatti, hanno ancora posizioni discordi riguardo all'appartenenza dell'Apocalisse alla cosiddetta "scuola giovannea".