Libri di Marco Battaglia
Le civiltà letterarie del Medioevo germanico
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2022
pagine: 544
In un'epoca che non riconosce più la centralità della storia della letteratura, dilaniata dal dibattito tra estetica e storicismo e polverizzata in una miriade di generi, sistemi e correnti, il volume fa luce in modo approfondito su un patrimonio letterario poco noto, discontinuo ed eterogeneo, risalente alle culture germaniche dell'Alto Medioevo. Al netto degli stereotipi barbarici, queste rappresentavano il risultato di un lungo processo di integrazione tra la miriade di società segmentarie del Ferro, dalle Alpi alla Scandinavia, e le varie forme in cui si declinò l'esperienza culturale romana, diffusa ben oltre i limiti cronologici dell'Impero. Lungamente dominate dall'oralità o da fenomeni scritturali epigrafici — o spesso di natura pragmatica e talora troppo intermittenti per essere definiti "letteratura" —, queste culture seppero dar vita, con il contributo essenziale del Cristianesimo e delle sue prerogative di trasmissione scritta, a una densa tradizione letteraria dalle caratteristiche disomogenee, qui indagata in sei studi di altrettante filologhe e filologi germanici italiani.
Snorri Sturluson. Edda
Marco Battaglia
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2021
pagine: 222
Noto col titolo islandese "Edda Snorra Sturlusonar", tratto dal manoscritto più antico che lo contiene, l'Edda è il principale trattato teorico dedicato all'arte scaldica del Medioevo scandinavo, attribuito non senza incertezze a Snorri Sturluson. Membro del potente clan degli Sturlungar, Snorri fu raffinato poeta, storico e cinico uomo di potere, assassinato su ordine del re di Norvegia Hákon IV nel 1241. La "sua" Edda – da non confondere con l'omonima raccolta poetica trascritta mezzo secolo più tardi – è un capolavoro ideologico di arte retorica e mito, realizzato a partire dagli anni '20 del XIII secolo, benché tra ritocchi e integrazioni la forma attuale potrebbe rappresentare il risultato di mani diverse. Il volume analizza il contesto storico coevo, le fonti manoscritte e ciascun capitolo dell'opera, soffermandosi infine sulla sua ricezione nel corso dei secoli e sul suo valore antiquario, che ne fanno un autentico oggetto di culto del mainstream medievalista.
I Germani. Genesi di una cultura europea
Marco Battaglia
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2021
pagine: 399
Il termine “Germani” definisce un insieme magmatico di comunità di migranti e agglomerati di etnie legate da una medesima facies linguistica e da una matrice ideologica condivisa e accomunate dall’impatto con il mondo romano e dalla successiva cristianizzazione. La nascita degli antichi Germani, la loro società, la religione e i miti di origine, il diritto e la scrittura runica sono oggetto nel libro di un’analisi approfondita, con il contributo sia dell’archeologia sia della storia delle relazioni con Celti e Romani. Particolare attenzione è rivolta alla formazione dei regni romano-germanici alto medioevali e al lungo processo di evangelizzazione; quest’ultimo, culminato con la conversione e con l’adozione della scrittura alfabetica e del codice manoscritto, si rivelò il vero anticipatore di una rivoluzione culturale di origine monastica che avviò la nascita delle letterature medioevali in volgare, antagoniste dell’egemonia del latino.
Dat dy man in alla landen fry was. Studi filologici in onore di Giulio Garuti Simone di Cesare
Marco Battaglia, Alessandro Zironi
Libro: Libro in brossura
editore: Pisa University Press
anno edizione: 2017
pagine: 191
Il volume comprende otto saggi concernenti vari aspetti della cultura germanica, partendo dall'Alto Medioevo fino ad arrivare alla sua ricezione moderna. Tra questi spiccano due contributi squisitamente linguistico-lessicografici, collegati ad aspetti quotidiani del Medioevo - come il lessico dell'abbigliamento - o alle ultime vestigia di un antico dialetto tedesco meridionale miracolosamente conservatosi in un'area italiana del Nord-Est, integrati da un'analisi del significato, non solo linguistico, di una tradizione del tutto peculiare come quella degli antichi Frisoni. All'area letteraria e lessicografica anglosassone si richiamano invece altri due lavori, il primo dedicato al mistero di alcuni caratteri runici inseriti in forma di messaggio 'segreto' all'interno di un poemetto elegiaco, prodotto tipico dell'ambiente monastico inglese antico, e il secondo imperniato sul grande poema "Beowulf", in particolare sul rapporto tra canone poetico e patrimonio lessicale a disposizione degli antichi cantori. Chiudono la raccolta tre saggi dedicati allo sfruttamento ideologico delle antichità germaniche, analizzate attraverso la ricezione del mito dei Germani (nell'epoca dell'Umanesimo tedesco riformato), della materia nibelungico-volsungica (in epoca guglielmina) e degli aspetti 'politici' del poema alto tedesco medio "Herzog Ernst" (fine sec. XII), nel teatro della ex DDR.
Le civiltà letterarie del Medioevo germanico
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2017
pagine: 542
In un'epoca che non riconosce più la centralità della storia della letteratura, dilaniata dal dibattito tra estetica e storicismo e polverizzata in una miriade di generi, sistemi e correnti, il volume fa luce in modo approfondito su un patrimonio letterario poco noto, discontinuo ed eterogeneo, risalente alle culture germaniche dell'Alto Medioevo. Al netto degli stereotipi barbarici, queste rappresentavano il risultato di un lungo processo di integrazione tra la miriade di società segmentarie del Ferro, dalle Alpi alla Scandinavia, e le varie forme in cui si declinò l'esperienza culturale romana, diffusa ben oltre i limiti cronologici dell'Impero. Lungamente dominate dall'oralità o da fenomeni scritturali epigrafici — o spesso di natura pragmatica e talora troppo intermittenti per essere definiti "letteratura" —, queste culture seppero dar vita, con il contributo essenziale del Cristianesimo e delle sue prerogative di trasmissione scritta, a una densa tradizione letteraria dalle caratteristiche disomogenee, qui indagata in sei studi di altrettante filologhe e filologi germanici italiani.
Sleepwalker
Michael Laimo
Libro: Libro in brossura
editore: Nero Press
anno edizione: 2017
pagine: 318
Richard Sparke soffre di sonnambulismo da tre anni, da quando ha aggredito la sua ex-moglie nel sonno. La terapia con il dottor Delaney non sembra sortire effetto e la vita di Richard si fa, giorno dopo giorno, più difficile. Le visioni di sua madre e di sua figlia morte, che lo chiamano attraverso un'inquietante luce blu, la minaccia di un misterioso uomo in nero che sembra volergli fare del male trasformando i suoi sogni in incubi, il ricordo di eventi che è convinto di non aver mai vissuto e il continuo sovrapporsi tra reale e irreale conducono Richard sull'orlo della follia. Fino a quando Pamela, la donna che frequenta, non irrompe in casa sua tentando di ucciderlo, senza apparente motivo. Ma è accaduto realmente o, anche questo, è solo un sogno? La visita degli agenti Moldofsky e Hughes, il giorno dopo, e il ritrovamento di una pozza di sangue in cucina, danno inizio alle indagini della polizia. Per Richard, invece, comincia una lenta discesa nell'incubo.
Medioevo volgare germanico
Marco Battaglia
Libro: Libro in brossura
editore: Pisa University Press
anno edizione: 2016
pagine: 251
La nascita di uno statuto letterario germanico, durante l'Alto Medioevo, rappresentò una conquista culturale mediata dalla cristianizzazione e dalle relative necessità liturgiche, dottrinarie ed esegetiche. Poiché la conversione al Cristianesimo delle numerose etnie germaniche richiese quasi un millennio, non stupisce che il diverso grado di integrazione delle élite barbariche nell'universo dottrinario e culturale della Chiesa - erede di molti valori della cultura greco-romana - si tradusse in una altrettanto lenta percezione della dignità dei propri volgari in funzione di lingua scritta, la cui forma richiedeva l'acquisizione di una coscienza 'alfabetica' e di forme 'scrittorie' locali ancora inedite. La frammentazione culturale che ne conseguì e la prolungata assenza di un canone alfabetico univoco per le singole lingue - unitamente all'egemonia esercitata ancora per secoli dalla cultura latina - si tradusse in risultati letterari tra loro disomogenei in ciascuna area linguistica. Il monopolio degli studi e della cultura scritta, esercitato per secoli in Occidente dall'autorità ecclesiastica, ebbe conseguenze dirette sul piano del contenuto e della relativa trasmissione. All'interno dei codici manoscritti realizzati per lo più tra le mura di scriptoria monastici riuscì a filtrare soltanto una minima parte, opportunamente emendata, del patrimonio tradizionale delle culture volgari, patrimonio che continuò viceversa a essere tramandato attraverso i canali impalpabili dell'oralità. Le prime forme di una tradizione letteraria germanica restarono dunque confinate per lungo tempo ad ambiti istituzionali - giuridici, notarili e religiosi -, nei quali i volgari riuscirono inizialmente a far breccia sotto forma di strumenti interpretativi d'immediata utilità, come le glosse esplicative di concetti e di lessemi non immediatamente comprensibili. "Medioevo volgare germanico" cerca di raccogliere e introdurre i principali documenti e i relativi generi letterari delle singole tradizioni linguistiche del Medioevo germanico, a partire dalla più antica traduzione della Bibbia in gotico fino agli esempi più raffinati del patrimonio letterario poetico e prosastico.
Medioevo volgare germanico
Marco Battaglia
Libro: Copertina morbida
editore: Pisa University Press
anno edizione: 2014
pagine: 197
La nascita di uno statuto letterario germanico, durante l'Alto Medioevo, rappresentò una conquista culturale mediata dalla cristianizzazione e dalle relative necessità liturgiche, dottrinarie ed esegetiche. Poiché la conversione al Cristianesimo delle numerose etnie germaniche richiese quasi un millennio, non stupisce che il diverso grado di integrazione delle élite barbariche nell'universo dottrinario e culturale della Chiesa - erede di molti valori della cultura greco-romana - si tradusse in una altrettanto lenta percezione della dignità dei propri volgari in funzione di lingua scritta, la cui forma richiedeva l'acquisizione di una coscienza 'alfabetica' e di forme 'scrittorie' locali ancora inedite. La frammentazione culturale che ne conseguì e la prolungata assenza di un canone alfabetico univoco perle singole lingue - unitamente all'egemonia esercitata ancora per secoli dalla cultura latina - si tradusse in risultati letterari tra loro disomogenei in ciascuna area linguistica. Il monopolio degli studi e della cultura scritta, esercitato per secoli in Occidente dall'autorità ecclesiastica, ebbe conseguenze dirette sul piano del contenuto e della relativa trasmissione. Il volume cerca di raccogliere e introdurre i principali documenti e i relativi generi letterari delle singole tradizioni linguistiche del Medioevo germanico, a partire dalla più antica traduzione della Bibbia in gotico fino agli esempi più raffinati del patrimonio letterario poetico e prosastico.
I Germani. Genesi di una cultura europea
Marco Battaglia
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2013
pagine: 399
Il termine "germani" definisce un insieme magmatico di comunità di migranti e agglomerati di etnie legate da una medesima facies linguistica e da una matrice ideologica condivisa e accomunate dall'impatto con il mondo romano e dalla successiva cristianizzazione. La nascita degli antichi germani, la loro società, la religione e i miti di origine, il diritto e la scrittura runica sono oggetto nel libro di un'analisi approfondita, con il contributo sia dell'archeologia sia della storia delle relazioni con celti e romani. Particolare attenzione è rivolta alla formazione dei regni romano-germanici alto medioevali e al lungo processo di evangelizzazione; quest'ultimo, culminato con la conversione e con l'adozione della scrittura alfabetica e del codice manoscritto, si rivelò il vero anticipatore di una rivoluzione culturale di origine monastica che avviò la nascita delle letterature medioevali in volgare, antagoniste dell'egemonia del latino.