Libri di Marco Borsotti
Continuità dell'esporre. Allestimenti ai Musei Civici di Verona 2004-2023
Alba Di Lieto, Marco Borsotti
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Cosimo Panini
anno edizione: 2024
pagine: 168
Presentare al pubblico le opere d'arte, manifestarne la trama concepita dai curatori, renderne fluida la narrazione, restituire ricordi vividi ai visitatori, contribuire alla vita culturale della città: queste sono soltanto alcune delle attività che si celano dietro le quinte di un'esposizione museale. Questo progetto vuole porre il processo espositivo al centro del dibattito, estendendo la ricognizione cominciata nel 2010 con il volume Allestire nel museo - un focus sulle trenta mostre realizzate al Museo di Castelvecchio tra il 1986 e il 2009 - ad altri luoghi del sistema culturale veronese, per testimoniare quali sono state le iniziative e le risposte dei musei scaligeri alle profonde trasformazioni, anche organizzative, attraversate negli ultimi anni. Composto da una prima sezione di saggi critici e da una successiva di schede, il catalogo ripercorre gli allestimenti delle trentaquattro mostre che hanno avuto luogo dal 2004 al 2023 presso le principali sedi museali di Verona - il Museo di Castelvecchio, il Museo Archeologico al Teatro Romano, il Museo Maffeiano, il Museo degli Affreschi "G.B. Cavalcaselle", la Galleria d'Arte Moderna Achille Forti, il Museo di Storia Naturale, nonché il Palazzo della Gran Guardia. A cura di Alba Di Lieto - architetto, conservatrice dell'Archivio Carlo Scarpa e responsabile dal 1982 al 2022 del servizio allestimenti presso la Direzione dei Musei - con Marco Borsotti - docente di architettura degli interni e allestimento al Politecnico di Milano e al polo territoriale di Mantova -, il volume comprende testi di Francesca Rossi, Ketty Bertolaso, Marco Borsotti, Alba Di Lieto e Cristina Lonardi, e narra, rilegge criticamente e documenta con immagini d'archivio la continuità dell'esporre in questi luoghi densi di storia.
Abitare i rilevati ferroviari. Strategie innovative di rigenerazione. Il caso dei Magazzini Raccordati di Milano
Marco Borsotti, Sonia Pistidda
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2020
pagine: 328
Oggi occorre definitivamente affrontare la sfida progettuale costituita dalla presenza di ingenti complessi architettonici urbani che hanno rapidamente subito fenomeni epocali di dismissione, tra cui spiccano le grandi infrastrutture legate alla mobilità, in particolare su ferro, dove, paradossalmente, alla decadenza di parte delle attività funzionali in essi previste, anche in relazione a modificazioni radicali del contesto territoriale, persistono, comunque le necessità fisicologistiche della loro presenza. Tra cancellazione e oblio esiste anche per loro una terza strada che li interpreta quali occasioni di nuova progettazione, sostenibile e consapevole, attuabile attraverso modelli d'uso flessibile ed innovativi, messi a punto tramite pratiche di compartecipazione allargata e mirati a restituire a queste infrastrutture nuovi orizzonti di reale abitabilità. Molti sono gli esempi paradigmatici già realizzati e qui ampiamente illustrati. A Milano emblematico è il caso dei Magazzini Raccordati (MR), ambienti voltati ricavati alla base dell'imponente rilevato ferroviario della Stazione Centrale e che per oltre un chilometro per lato ne costeggiano i lati, costituendone il tratto caratterizzante. Si tratta di centocinquantuno magazzini per una disponibilità di circa quarantaquattromila metri quadri coperti totali, che negli ultimi decenni hanno subito un processo di abbandono giunto ormai quasi a totale completamento, in un'intricata storia di proposte e rinvii, qui ricostruita, che ne hanno decretato il progressivo mutarsi da ambienti vitali, inseriti in una vivace economia commerciale-artigianale, a luoghi dell'abbandono silenzioso. Tuttavia i MR sono ancora ben vivi nell'immaginario collettivo degli abitanti del quartiere e possono tornare ad esserlo nell'odierna quotidianità, con l'adozione di strategie alternative di rigenerazione urbana, basate su un innovativo processo di progettazione per "scale variabili di interni", lavorando sui nessi tra serialità, ritmo e interiorità, come le quattro proposte progettuali presentate a corredo del libro ben illustrano.
Tutto si può narrare. Riflessioni critiche sul progetto di allestimento
Marco Borsotti
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 132
L'allestimento contemporaneo è una disciplina progettuale appassionante e innovativa che costituisce un luogo ideale di confluenza di molteplici saperi e di altrettante modalità d'espressione della cultura. Il suo compito è di "esporre conoscenza" e questo volume ne indaga lo stato dell'arte attuale, riflettendo sulle sue possibili definizioni di campo e focalizzandone alcuni elementi fondativi, dal principio di regia allestiva a quello di attività progettuale d'interni, dal valore di medium comunicativo a quello di agente destabilizzante. Soprattutto viene approfondita la sua natura "narrativa", che ne rappresenta la cifra concettuale ed esecutiva caratterizzante, anche attraverso alcune categorie di racconto espositivo, inaspettate e inusuali: l'invisibile, il quotidiano, l'indicibile.
Costruire tra cielo e terra. Il progetto dello spazio sacro nel contemporaneo e i suoi codici attuativi
Marco Borsotti
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2013
pagine: 176
Il volume affronta il tema dello spazio sacro contemporaneo, esplorando un campo di applicazione dell'architettura particolarmente ricco di elementi significativi, secondo un taglio innovativo, basato sull'individuazione di alcuni valori primari imprescindibili nel fare architettonico, veri e propri codici attuativi, la cui compresenza nel progetto dell'edificio-chiesa ne determina l'effettiva aderenza alle molteplici aspettative che si attribuiscono allo spazio dedicato al culto. L'edificio religioso è inteso, infatti, come un evento architettonico che attua il suo senso esistenziale nella rappresentazione, letta non semplicemente come metafora di una circostanza, bensì quale espressione di una capacità evocativa e comunicativa, atta a supportare una serie di valori ideologici e funzionali che verranno espressi dalle attività in esso svolte. Nella progettazione e nella realizzazione dell'edificio religioso, infatti, si riflette la natura della comunità che vi si raduna per il proprio incontro con l'Assoluto e quindi la scelta dei modelli, delle forme, dei materiali e delle loro relazioni, costituisce il risultato di una ricerca tesa a determinare uno spazio nel quale tutti i codici del progetto architettonico - compositivi, funzionali, proporzionali, tecnici, cromatici, d'arredo - devono trovare un equilibrio in grado di contribuire all'espressione dell'altrettanto complesso linguaggio dell'evento liturgico.