Libri di Marco Cossutta
Questioni sulle fonti del diritto
Marco Cossutta
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2005
pagine: 158
Ta gli argomenti trattati: la complessificazione del sistema delle fonti nell'ordinamento italiano; il rapporto fra fonti statali e fonti regionali; il principio di sussidiarietà dall'ordinamento comunitario al diritto interno; l'autonomia negoziale e gli atti fonte di diritto oggettivo; il problema della generalità e dell'astrattezza delle norme giuridiche; l'autonomia dei privati come fonte di diritto oggettivo.
Questioni sull'informatica giuridica
Marco Cossutta
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2004
pagine: VIII-212
Stato e nazione. Un'interpretazione giuridico-politica
Marco Cossutta
Libro
editore: Giuffrè
anno edizione: 1999
pagine: X-168
Formalismo sovietico. Delle teorie giuridiche di Vysinskij, Stucka, Pasukanis
Marco Cossutta
Libro
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 1992
pagine: 234
Interpretazione ed esperienza giuridica. Sull'interpretazione creativa nella società pluralista
Marco Cossutta
Libro: Libro in brossura
editore: EUT
anno edizione: 2012
pagine: 216
"Il diritto vivente è il diritto che, non formulato in proposizioni giuridiche, regola tuttavia la vita sociale", così Eugen Ehrilich tratteggiando, nel 1913, "I fondamenti di sociologia del diritto". Ripercorrendo lo sviluppo delle prospettive antiformaliste presenti nella cultura giuridica italiana del Novecento, dall'idealismo all'ermeneutica giuridica, da certe interpretazioni della giurisprudenza costituzionale alla scuola dell'esperienza giuridica, si giunge sino alla concezione del diritto mite; si ritiene di dover vagliare tali elaborazioni, che, sia pur con intenti ed esiti differenti, ritrovano un punto comune nella negazione dell'esclusività dell'attività legislativa nella produzione del diritto, alla luce di alcuni attuali orientamenti giurisprudenziali, al fine di riconoscere nel diritto vivente il reale momento di ordinamento giuridico della società, riconfermando, anche attraverso l'identità concettuale fra interpretatio e iurisprudentia, l'essere l'attività giurisprudenziale il fondamento ultimo della positività del diritto.

