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Libri di Mario Vinciguerra

Interpretazioni del petrarchismo

Mario Vinciguerra

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni di Storia e Letteratura

anno edizione: 2025

pagine: 144

"Interpretazione del Petrarchismo" (1926) vide la luce dopo la tragica morte di Piero Gobetti, alla cui memoria era dedicato. L'«intimo proposito» dell'autore era quello di scrivere una storia della letteratura italiana «In funzione di Petrarca», sottolineando come il petrarchismo fosse un motivo ricorrente nello sviluppo storico-culturale del nostro paese che, connesso a un eccesso di individualismo e figlio della mancata diffusione della riforma protestante, rendeva impossibile cogliere il significato dei fenomeni politici e storici, e dunque prevenire efficacemente le derive autoritarie del fascismo. Postfazione di Giovanni Barberi Squarotti.
22,00 20,90

Le due fonti della morale e della religione

Henri Bergson

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2025

pagine: 264

«In realtà, se fossimo sicuri, assolutamente sicuri di sopravvivere, non potremmo più pensare ad altro. I piaceri sussisterebbero, ma offuscati e sbiaditi, perché la loro intensità sarebbe solo l'attenzione da noi fissata su di essi. Impallidirebbero, come la luce delle nostre lampade al sole del mattino. Il piacere sarebbe eclissato dalla gioia. Gioia sarebbe in realtà la semplicità di vita sparsa nel mondo da un'intuizione mistica diffusa: gioia anche quella che seguisse automaticamente a una visione dell'aldilà in una esperienza scientifica ampliata. In mancanza di una riforma morale così completa bisognerà ricorrere a espedienti, sottomettersi a una "regolamentazione" sempre più invadente, aggirare a uno a uno gli ostacoli drizzati dalla nostra natura contro la civiltà. Ma, sia che si opti per i grandi o per i piccoli mezzi, una decisione si impone. L'umanità geme, semischiacciata dal peso del progresso compiuto. Non sa con sufficiente chiarezza che il suo avvenire dipende da lei. Spetta a lei vedere prima di tutto se vuole continuare a vivere; spetta a lei domandarsi in seguito se vuole soltanto vivere, o fornire anche lo sforzo affinché si compia, persino sul nostro pianeta refrattario, la funzione essenziale dell'universo, che è una macchina per produrre dèi». Con uno scritto di Gilles Deleuze.
26,50 25,18

I partiti italiani. Dallo statuto albertino alla partitocrazia

Mario Vinciguerra

Libro: Libro in brossura

editore: Tab edizioni

anno edizione: 2023

pagine: 360

Opera di un intellettuale liberale di grande finezza, I partiti italiani dallo statuto albertino alla partitocrazia è un lavoro diviso, di fatto, in due parti. La prima è una sintesi critica della storia d'Italia dal 1848 al fascismo, che tiene assieme le vicende politiche, le correnti ideali, il funzionamento delle istituzioni. La seconda contiene una ricostruzione assai orientata dell'Italia nei primi decenni della Guerra fredda. A cinquantacinque anni dalla sua ultima edizione, il libro di Vinciguerra offre una lettura illuminante dell'Italia liberale e al tempo stesso costituisce un documento essenziale sulla prima fase dell'Italia repubblicana. Introduzione di Maurizio Griffo.
30,00 28,50

Un quarto di secolo. 1900-1925

Mario Vinciguerra

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni di Storia e Letteratura

anno edizione: 2023

pagine: 180

Pubblicato nella «Biblioteca della Rivoluzione Liberale» dopo Nazionalfascismo di Salvatorelli e Il fascismo visto da un solitario dello stesso Vinciguerra, "Un quarto di secolo", 1900-1925 si inserisce nella resa dei conti critica e autocritica che Gobetti e i gobettiani andavano compiendo nei confronti della cultura primonovecentesca inizialmente presa a modello. «La Voce» aveva sì svecchiato la cultura italiana ma, soprattutto sotto l'influenza di Papini e Soffici, aveva esercitato «più un'efficacia dissolvente che ricostruttiva», favorendo le derive irrazionalistiche amplificate dall’attualismo di Gentile e dal futurismo. Guglielmo Ferrero, Arturo Labriola, Luigi Einaudi, Gaetano Salvemini, erano per Vinciguerra a metà degli anni Venti gli intellettuali cui rivolgersi; l'ideale dell'«uomo completo cioè un animale ragionevole» e una cultura che ritrovasse continuità con il pensiero del secolo XIX – l'imperativo kantiano, l'aspirazione sociale del Faust – l'obiettivo cui tendere. Postfazione di Valeria Mogavero.
18,00 17,10

Le due fonti della morale e della religione

Henri Bergson

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2021

pagine: 251

«In realtà, se fossimo sicuri, assolutamente sicuri di sopravvivere, non potremmo più pensare ad altro. I piaceri sussisterebbero, ma offuscati e sbiaditi, perché la loro intensità sarebbe solo l’attenzione da noi fissata su di essi. Impallidirebbero, come la luce delle nostre lampade al sole del mattino. Il piacere sarebbe eclissato dalla gioia. Gioia sarebbe in realtà la semplicità di vita sparsa nel mondo da un’intuizione mistica diffusa; gioia anche quella che seguisse automaticamente a una visione dell’aldilà in una esperienza scientifica ampliata. In mancanza di una riforma morale così completa bisognerà ricorrere a espedienti, sottomettersi a una “regolamentazione” sempre più invadente, aggirare a uno a uno gli ostacoli drizzati dalla nostra natura contro la civiltà. Ma, sia che si opti per i grandi o per i piccoli mezzi, una decisione si impone. L’umanità geme, semischiacciata dal peso del progresso compiuto. Non sa con sufficiente chiarezza che il suo avvenire dipende da lei. Spetta a lei vedere prima di tutto se vuole continuare a vivere; spetta a lei domandarsi in seguito se vuole soltanto vivere, o fornire anche lo sforzo affinché si compia, persino sul nostro pianeta refrattario, la funzione essenziale dell’universo, che è una macchina per produrre dèi». Con uno scritto di Gilles Deleuze.
26,00 24,70

Il fascismo visto da un solitario. Batti ma ascolta

Mario Vinciguerra

Libro

editore: Edizioni di Storia e Letteratura

anno edizione: 2014

pagine: 112

'Il fascismo visto da un solitario' del giornalista napoletano Mario Vinciguerra, composto di sei articoli apparsi in sedi diverse fra il marzo 1921 e il dicembre 1922, fu pubblicato nel 1923 nelle edizioni di Piero Gobetti. L'autore, che voleva offrire un'analisi senza prevenzioni del nuovo fenomeno politico, non riduceva il fascismo all'espressione di interessi agrari e industriali, e sottolineava come in esso confluisse il nuovo proletariato trascurato dai socialisti: quello creato dalla guerra, formato da piccoli borghesi impoveriti, da reduci e disoccupati. In un periodo in cui era difficile fare previsioni sui suoi possibili sviluppi, Vinciguerra si domandava se il fascismo sarebbe stato riassorbito nei compromessi parlamentari e se Mussolini, diventato capo del governo, avrebbe saputo sbarazzarsi della componente rivoluzionaria del suo partito.
14,00 13,30

I girondini del '900 e altri scritti politici

Mario Vinciguerra

Libro: Copertina morbida

editore: Rubbettino

anno edizione: 2005

pagine: 204

Il contrasto fra girondini e giacobini non è soltanto un episodio importante della Rivoluzione francese, ma il primo capitolo di un conflitto epocale tra due concezioni politiche opposte: l'una fondata sulla tutela rigorosa dei diritti individuali, l'altra animata dal mito della volontà generale e fautrice di un primato assoluto della politica su ogni altra attività umana. È la tesi sostenuta da Mario Vinciguerra in questo libro del 1927, che individua in filigrana la radice giacobino-napoleonica del fascismo, anticipando le conclusioni dei successivi studi di Guglielmo Ferrero, Jacob Talmon e Renzo De Felice.
8,00 7,60

Le due fonti della morale e della religione

Le due fonti della morale e della religione

Henri Bergson

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2017

pagine: 258

«In realtà, se fossimo sicuri, assolutamente sicuri di sopravvivere, non potremmo più pensare ad altro. I piaceri sussisterebbero, ma offuscati e sbiaditi, perché la loro intensità sarebbe solo l'attenzione da noi fissata su di essi. Impallidirebbero, come la luce delle nostre lampade al sole del mattino. Il piacere sarebbe eclissato dalla gioia. Gioia sarebbe in realtà la semplicità di vita sparsa nel mondo da un'intuizione mistica diffusa: gioia anche quella che seguisse automaticamente a una visione dell'aldilà in una esperienza scientifica ampliata. In mancanza di una riforma morale così completa bisognerà ricorrere a espedienti, sottomettersi a una "regolamentazione" sempre più invadente, aggirare a uno a uno gli ostacoli drizzati dalla nostra natura contro la civiltà. Ma, sia che si opti per i grandi o per i piccoli mezzi, una decisione si impone. L'umanità geme, semischiacciata dal peso del progresso compiuto. Non sa con sufficiente chiarezza che il suo avvenire dipende da lei. Spetta a lei vedere prima di tutto se vuole continuare a vivere; spetta a lei domandarsi in seguito se vuole soltanto vivere, o fornire anche lo sforzo affinché si compia, persino sul nostro pianeta refrattario, la funzione essenziale dell'universo, che è una macchina per produrre dèi».
26,00

Le due fonti della morale e della religione

Le due fonti della morale e della religione

Henri Bergson

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2012

pagine: 258

Nella prefazione all'opera, Bergson scrive: "Il ricordo del frutto proibito è quello che c'è di più antico nella memoria di ciascuno di noi, come in quella dell'intera umanità. Noi ce ne accorgeremmo, se questo ricordo non fosse ricoperto da altri, ai quali preferiamo riportarci. Gioiosa sarebbe in realtà una vita senza divieti, diffusa nel mondo da un'intuizione mistica; gioiosa anche quella che portasse a una visione dell'aldilà in virtù di un'esperienza scientifica che assumerebbe allora i caratteri di una nuova religione. In mancanza di una riforma morale così completa bisognerà ricorrere a espedienti. Ma una decisione si impone". Con uno scritto di Gilles Deleuze.
26,00

Le due fonti della morale e della religione

Le due fonti della morale e della religione

Henri Bergson

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2006

pagine: 258

Nella prefazione all'opera, Bergson scrive: "Il ricordo del frutto proibito è quello che c'è di più antico nella memoria di ciascuno di noi, come in quella dell'intera umanità. Noi ce ne accorgeremmo, se questo ricordo non fosse ricoperto da altri, ai quali preferiamo riportarci. Gioiosa sarebbe in realtà una vita senza divieti, diffusa nel mondo da un'intuizione mistica; gioiosa anche quella che portasse a una visione dell'aldilà in virtù di un'esperienza scientifica che assumerebbe allora i caratteri di una nuova religione. In mancanza di una riforma morale così completa bisognerà ricorrere a espedienti. Ma una decisione si impone".
25,00

Carducci uomo politico

Carducci uomo politico

Mario Vinciguerra

Libro

editore: Nistri-Lischi

anno edizione: 1957

pagine: 76

10,00

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