Libri di Marisa Fiumanò
Leggere il presente con Freud e Lacan
Jean-Pierre Lebrun
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2021
pagine: 120
Il mondo è cambiato. Questa mutazione radicale ha prodotto fenomeni macroscopici come la separazione del godimento sessuale dalla procreazione. A un mondo fondato sulla verticalità si è sostituito un mondo dell'orizzontalità, all'economia del desiderio si è sostituita un'economia del godimento, in accordo con un neoliberismo che necessita di consumatori e non di soggetti. Il vivere insieme familiare e sociale e la singolarità di ciascuno ne risultano dipendenti e deformati. Freud e Lacan ci forniscono gli strumenti necessari per leggere quest'emergenza epocale e assolvere così il nostro compito di “esseri parlanti”: trasmettere l'humus in cui affondano le radici dell'umano.
Lo straniero che ci abita. Dialoghi intorno al corpo
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2021
pagine: 96
Con il corpo si dice molto più di quanto non si abbia intenzione di dire. Il corpo ci tradisce in continuazione, comunica ciò che non vorremmo far trapelare, si sottrae ai nostri tentativi di controllo. Anarchico e arbitrario, è nostro compagno inseparabile. Di lui vogliamo godere a ogni costo e in ogni modo, anche forzandolo con droghe e alcool, fino a renderlo dipendente, trattandolo come se non avesse limiti e potessimo servircene a piacimento. Cinque psicoanalisti, un medico e una scrittrice esaminano l’immagine del corpo nella nostra società, i cambiamenti che avvengono nel corso delle normali mutazioni dell’adolescenza e della maternità, quelli che avvengono in seguito alla malattia, fisica o psichica, e alle diverse forme di segregazione o di autosegregazione. Contributi di Pier Giorgio Curti, Marisa Fiumanò, Eleonora Mazzoni, Paola Mieli, Laura Pigozzi, Lucilla Tedeschi, Silvia Vegetti Finzi.
Maternità e sacrificio
Anne Dufourmantelle
Libro
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2019
pagine: 48
Come può una madre assassinare il figlio? L’infanticidio è un gesto impensabile, soprattutto se compiuto da chi ha il potere di donare la vita. Eppure accade e si cerca di comprenderne le ragioni da sempre. Basti pensare al mito di Medea, che uccide la sua prole per vendicarsi di Giasone, facendo prevalere il suo essere donna sul suo essere madre. Ma è possibile una lettura diversa di questo mito? Anne Dufourmantelle preferisce la moderna versione di Christa Wolf: Medea non uccide direttamente i figli, ma li abbandona in mezzo a una folla inferocita dopo aver scoperto il crimine su cui si fonda l’intera città. Lei sa di non essere in grado di salvarli; per lei sono già morti. Leggendo questa riscrittura della storia, la psicanalista francese ha intuito che spesso le madri uccidono i figli perché non riescono a sopportare il movimento di separazione dal bambino e per questo cedono alla pulsione di morte. Dufourmantelle restituisce anche parte della colpa alla società di consumo non assolta «dai suicidi che ammette e dalle innumerevoli sofferenze che genera». Introduzione di Marisa Fiumanò.
La dinamica della cura. Pulsione, rimozione, ripetizione
Jean-Paul Hiltenbrand
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2019
pagine: 130
Questo libro è composto dalle trascrizioni di alcuni Seminari tenuti da Jean-Paul Hiltenbrand a Milano per gli allievi del Laboratorio freudiano e i soci dell'Associazione lacaniana. È la seconda raccolta dei suoi testi (il primo volume si intitolava, come i concetti trattati, Transfert, Oggetto a, Identificazione, et al./edizioni, Milano 2013) e contiene la ricchezza distillata di un importante lavoro teorico e di una lunga pratica clinica. Questa volta sono riesaminate la pulsione, la ripetizione e la rimozione, al cuore della dinamica della cura ma anche regolatrici, o sregolatrici, della nostra vita. Utilizzando aforismi e paradossi Hiltenbrand riprende le formulazioni di Freud, le accosta a quelle di Lacan, le anima con la sua clinica e l'analisi di brandelli di sociale, per mostrarne vitalità e attualità: versa vino nuovo nella vecchia botte freudiana che risulta perfettamente adeguata a contenerlo.
Masochismi ordinari
Marisa Fiumanò
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2016
pagine: 154
Sulle tracce di Freud e Lacan l'autrice indaga sul masochismo comune, quello che riguarda tutti: inermi alla nascita, sottomessi al linguaggio, in balia delle pulsioni che ci tormentano, abitati da forze oscure che ci conducono al peggio. Freud ha chiamato questa deriva: “Al di là del principio di piacere”, pulsione di morte e masochismo diventano sinonimi. Il desiderio è l'unico antidoto efficace al masochismo. Non si alimenta di oggetti, è frugale e il suo motore è puramente soggettivo. Non tutte le forme di masochismo però sono nocive: se accettiamo di essere difettosi e mancanti, se rinunciamo al nostro spontaneo narcisismo, se ci sottomettiamo alle leggi della parola, possiamo desiderare e amare. Il libro sfata alcuni luoghi comuni diffusi anche nella letteratura psicoanalitica: che le donne siano masochiste o che l'obiettivo del masochista sia soffrire; distingue inoltre il masochismo ordinario dal masochismo perverso. Si occupa soprattutto del primo perché la perversione, intesa come trasgressione, è oggi pressoché sparita. La psicoanalisi è il luogo laico in cui è possibile rianimare un desiderio che attende di essere risvegliato.
L'inconscio è il sociale. Desiderio e godimento nella contemporaneità
Marisa Fiumanò
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2010
pagine: 176
Il mito delle Danaidi, condannate da Giove a riempire perennemente una botte dal fondo bucato, è evocato da Lacan per definire la natura paradossale del godimento (jouissance), mai sufficiente a colmare il nostro corpo che ne è sempre alla ricerca. Il godimento ci attraversa incessantemente come un flusso inarrestabile. Come governarlo? Come arginare le sue derive, i suoi eccessi, la dipendenza da ciò che lo produce? Con continuo riferimento alla lezione lacaniana, questo saggio esplora le difficoltà e le modalità del godimento nelle nostre società democratiche e liberali, egualitarie e individualiste, sessualmente disinibite. In realtà sofferenti, prive di legami identitari e di referenze simboliche, seppure attraversate da segnali di controtendenza. Alla base dell'indagine si situa l'aforisma di Lacan che dà il titolo al libro: "l'inconscio è il sociale". La logica del "discorso del capitalista" risulta insostenibile e abolisce il soggetto, affermava Lacan all'inizio degli anni settanta, e alla fine non può che produrre degli anticorpi. La psicanalisi è l'anticorpo per eccellenza, perché sostiene la centralità del soggetto, il suo desiderio e un legame sociale che sia con essi compatibile.