Libri di Martina Di Nardo
Dico a te, Clio. Viaggio in Abruzzo tra realtà e immaginario
Alberto Savinio
Libro: Libro in brossura
editore: Ianieri
anno edizione: 2025
pagine: 168
Ci sono viaggi che arrivano tardi, quando tutto è già segnato, e altri che precedono l’avvertimento. Nell’estate del 1939 una Topolino scricchiola su strade di lana tra l’Adriatico salmastro e le rocce innevate. A bordo, Alberto Savinio – pittore di parole – guidato dal “gigante” Concezio, con la musa Clio come passeggera invisibile. Il paesaggio, tra mare e luna, conserva ancora il respiro dei pastori e il richiamo delle campane, ma già rivela il brivido del futuro: binari che scintillano sulla costa, cantieri dal profumo di ruggine, cartoline di progresso affisse ai muri di pietra. Savinio osserva con lo sguardo sghembo di un metafisico: sotto l’ironia si nasconde una sottile malinconia. Presto la guerra travolgerà quel mondo, ridisegnando l’Abruzzo contadino con strade veloci e fabbriche sul litorale. Egli cattura l’ultimo fotogramma di una terra sospesa, mentre l’asse del tempo si inclina. Questo libro è un carillon di voci: girando la manovella risuona Clio, dea della Storia, che risponde al viaggiatore chiacchierone, sospeso tra mito e realtà. Salire sulla Topolino di Savinio vuol dire scoprire un Abruzzo intatto, poche battute prima della tempesta.
Medea da mito classico a mito moderno. Propaggini e ramificazioni di un archetipo. Atti del Convegno internazionale (Pescara 18-19 dicembre 2023)
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 328
Non è per nulla scontato – scrive Antonella Del Gatto nell’introduzione – che i miti classici diventino miti moderni, che perdano cioè la loro fissità simbolica per essere rielaborati attraverso le epoche fino a suggerire nuovi e diversi paradigmi ideologici e comportamentali, come accade per il mito di Medea. Già la tragedia di Euripide del 431 a.C., la prima versione nella quale si attesti l’infanticidio volontario, attenuava la dimensione magica tipica della tradizione mitografica precedente per aprire il discorso a un approfondimento psicologico molto più complesso, sfaccettato e anche contraddittorio, oltre che eticamente controverso. I nuclei principali della tragedia euripidea – l’uccisione dei figli da parte di Medea, il suo status doppiamente straniante di donna e di barbara, l’eterodossia del suo pensare e del suo agire e, anche, il suo essere interiormente dimidiata – restano non a caso i poli catalizzatori delle rivisitazioni e dei ripensamenti successivi, di cui questo volume fornisce un gran numero di casi esemplari, muovendosi tra letteratura, filosofia, arte, psicologia e antropologia.
Domini dell’io da Leopardi a Giuliani
Martina Di Nardo
Libro: Libro in brossura
editore: LED Edizioni Universitarie
anno edizione: 2024
pagine: 210
L’io lirico in poesia si distingue dall’io autobiografico del poeta, pur essendone un’emanazione, e rappresenta una componente fondamentale del genere poetico. Esso si inserisce in una dimensione autonoma rispetto alla biografia del poeta, pur mantenendo legami con essa. L’io lirico crea nuovi ambiti esistenziali, tracciando la poetica dell’autore, e si confronta con concetti basilari come spazio, tempo e linguaggio. Il volume esplora come l’io lirico si declini e trasformi nell'epoca moderna e contemporanea, attraverso esempi di poeti come Leopardi, Sbarbaro, Quasimodo, Luzi e Giuliani. Partendo da Leopardi, l'individuo emerge come prodotto di una relazione con l'alterità, fino a sfiorare i confini della propria sparizione. Il testo analizza anche il passaggio dall’"iocentrismo" lirico alla reificazione sbarbariana e alla mitografia quasimodiana, esaminando infine i tentativi di superare tale iocentrismo nelle opere di Luzi e Giuliani.
La poesia attuale. Media, editori, lingua, critica
Matteo Bianchi, Martina Di Nardo, Alberto Fraccacreta
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2024
pagine: 72
Questo libro vuole fare il punto sulla poesia attuale, raccogliendo i saggi di alcuni ricercatori e critici tra i più attenti e informati nel panorama nazionale. Questo lavoro di critica della poesia attuale vuole evitare i troppi ragionamenti sociologici intorno alla scrittura poetica e offrire una visione analitica e approfondita della contemporaneità letteraria.
Scrivere bianco con un segno nero. La poesia di Fallacara
Martina Di Nardo
Libro: Copertina morbida
editore: Le Lettere
anno edizione: 2018
pagine: 572
«Uomo di quieta apparenza, ma con un fuoco silenzioso dentro come una cava di zolfo che bruci e barbagli», così Carlo Betocchi descriveva l'amico e sodale Luigi Fallacara, nato a Bari nel 1890 ma trasferitosi a Firenze all'età di ventidue anni e da allora indissolubilmente legato alle sorti della poesia novecentesca italiana che trovarono nel capoluogo toscano un luogo d'elezione e terreno quanto mai fertile di sviluppo. Poeta non tra i più celebri del nostro Novecento, Fallacara seppe tuttavia attraversare e interpretare, guidato da un imperativo etico-religioso personalissimo, le diverse spinte rinnovatrici che animarono la prima metà del secolo. Ricostruire il suo percorso poetico, che si snoda tra gli anni '10 e i primi anni '60, significa allora ripercorrere le tappe fondamentali della stessa poesia italiana primonovecentesca, a partire dagli esordi avanguardistici, passando per le esperienze di poesia pura, di marca soprattutto ungarettiana, fino alla contiguità con le assolutizzazioni sintattico-semantiche ermetiche, cui seguì una fase di ripiegamento e ripensamento durante la quale tuttavia il poeta non abdicò all'affiato creativo che gli fruttò la produzione, tra il '52 e il '62, di altre cinque raccolte, più due antologie, dopo i sei volumi, più un'altra silloge antologica, che avevano scandito la prima stagione degli anni '25-'41.