Libri di Massimo Daviddi
Il volto di Pasolini
Massimo Daviddi
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2022
pagine: 104
"Massimo Daviddi ci viene incontro con un nuovo libro, denso e molto bello, che conferma la sua maturità di poeta e che si presta davvero a più prospezioni. In queste brevi, trepide prose, l’autore affina ulteriormente la scrittura “ascetica” che gli è propria (il termine Spogliazione, titolo di una delle sezioni, potrebbe anche assurgere a simbolo più inclusivo): la paratassi sapiente, le frasi scorciate, le sospensioni della voce, le immagini concise sanno infatti generare – nella loro contiguità – impreviste accezioni. E si impongono sequenze che coincidono con la progressiva messa a fuoco dei soggetti inquadrati, capaci di attingere una sorta di eroismo povero (anche i conforti hanno una veste sobria). Naturalmente il non detto svolge qui un ruolo importante, producendo talvolta momenti criptici, che tuttavia si spiegano con l’impossibilità di esprimersi per verba quando la commozione vince e stringe la gola o quando la verità risulta inafferrabile." (dalla prefazione di Tiziano Rossi)
Dall'autoreclusione al ritono alla vita
Libro
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2020
pagine: 120
L'“Autoreclusione”, ovvero la tendenza a chiudersi in se stessi in qualsiasi ambiente ci si trovi a vivere, è una pratica purtroppo molto diffusa. Conoscerla è il primo passo per superarla. Per questo Leggere Libera-Mente ha promosso un Concorso internazionale di Scrittura fin dal 2014... In questi anni abbiamo ricevuto circa 400 testi, da scuole, carceri e singoli individui che ci hanno scritto dall'Italia e dall'estero: una banca dati molto interessante per conoscere un fenomeno che coinvolge milioni di persone, anche giovanissimi. Un concorso che anticipava, tra l'altro, i tempi del coronavirus, dove la reclusione forzata ha riguardato tutti. Come ci ricorda il prof. Gustavo Pietropolli Charmet, tra reclusione e autoreclusione, benché le motivazioni all'origine siano diverse, non c'è molta differenza in termini psicologici, emotivi, relazionali, cognitivi. Un motivo in più, quindi, per dar voce a quanto vissuto in queste due condizioni.
In questo mare, in questa pietra
Marzia Callai
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2018
pagine: 72
"Eppure so, la tua vita qui, e il battito, dove tutto diventa solo voce di mare." Prefazione di Massimo Daviddi.
Il frutto proibito
Gaia Grimani
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2018
pagine: 43
Adamo ed Eva furono i primi esiliati o "migranti", come oggi li definiremmo: conobbero il sapore amaro della cacciata dall'Eden che a sua volta fu la causa delle nascite dolorose dei figli dell'uomo, delle malattie, della fatica per procurarsi il cibo con il sudore della propria fronte, dell'inadeguatezza umana di una specie che era quasi divina, delle sofferenze fisiche e morali, e, soprattutto, dell'inimicizia con Dio, la sua insopportabile assenza, la nostalgia dell'Eden e la morte. A questi temi sono dedicate le 17 poesie de "II frutto proibito", terza raccolta di Gaia Grimani, dopo "All'amore, l'amore", Nardini, Firenze 1995 e "Diario spagnolo", ELR, Locamo, 2013. Prefazione di Massimo Daviddi.
Madre assenza
Massimo Daviddi
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2017
pagine: 108
"Seguo con interesse da molto tempo la poesia di Massimo Daviddi, che nel suo tono, nella sua pronuncia e nel suo sensibilissimo sguardo sull'umano reale risulta persuasiva e perfettamente riconoscibile. Eppure si muove, per sfumature sottili, progredisce e diventa sempre più se stessa. In questa sua Madre Assenza, Daviddi conferma la natura del suo sguardo sul mondo, la pietas che sorregge la sua testimonianza, il persistere e mutare di un'avventura che si svolge in territorio apparentemente angusto, in una zona di confine, dove sa cogliere innumerevoli immagini devote di quieta vita silenziosa, o silenziosa per i più, nel generico frastuono dell'epoca. Immagini di semplice naturalezza dell'esserci, nel cuore di una ritualità feriale, in apparenza minimale eppure quasi sacra, come dolcemente e domesticamente alonata di vero, eppure mirabilmente transitoria, colta nell'incancellabile istante, forse prima di un inevitabile, misterioso, eppure atteso, proiettarsi altrove. Daviddi è un poeta la cui ricerca è fortemente radicata nel presente, e lo si vede bene, per nostra fortuna, nella piena consapevolezza stilistica, in quel suo alternare versi e brevi testi in prosa con impeccabile efficacia. E nel connettere le varie parti in un ampio organismo libro tanto discreto e sobrio quanto sottilmente emozionante." (Dalla prefazione di Maurizio Cucchi)
Il silenzio degli operai
Massimo Daviddi
Libro
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2012
pagine: 88
"Si sa che non esistono equivalenti visivi di una compagine verbale, tuttavia i nuovi testi - parte in versi parte in prosa - che Massimo Daviddi qui ci regala fanno pensare ad altrettante acqueforti, a certo secco e vigoroso tratteggio in bianco e nero. Ne derivano compresse "incisioni" di gusto quasi cubista, capaci di evocare moltissime e correlate cose o circostanze: ne citeremo almeno alcune. Ecco dunque la persistenza, ora inquietante ora rassicurante, degli oggetti e la loro singolare autonomia rispetto al nostro esserci e pensare, perché quelli "non sanno cosa sia l'obbligo della ragione"; la forte connotazione dello spazio fisico, spesso costrittivo, entro cui si stagliano i nostri gesti, e (coerentemente) la nostra parentela con la terra; la pregnanza di ciò che di primo acchito appare minuscolo, troppo elementare o superfluo, ma che a uno sguardo più attento si configura come denso cosmo; le virtualità celate in ogni particella del tempo ("ogni giorno sembra avere una potenza") e la percezione, anche tormentosa, dell'hic et nunc; l'affiorare di parole che, pur nella loro casualità, ci rendono più vivi; la volontà strenua di rilevare, precisare, salvare quanto accade; le tracce della violenza urbana e il nostro costante - ma per lo più inconsapevole - correr pericolo (si vive così [...] sempre in agguato)." (dalla presentazione di Tiziano Rossi)
L'oblio sotto la pianta
Massimo Daviddi
Libro: Libro in brossura
editore: Casagrande
anno edizione: 2005
pagine: 114
"Intorno alla pietas per chi soffre, intorno all'amore, ma soprattutto alla natura del male e al perché del male. La natura del male poteva anzi fare da titolo del libro. Questo è un Paradiso perduto senza Satana primattore, come in Milton. Primattore è qui il male, la natura". Così Giovanni Orelli nella Prefazione. La poesia in prosa di Massimo Daviddi racconta gli sputi fangosi che affiorano nell'oggi da tempi remoti e oscuri, l'accendersi della fanghiglia, i "respiri afosi all'occhio dei presenti", gli "impasti originari" che emergono in "torture quotidiane" e che lavorano in noi con ostinazione, gli abissi che improvvisamente si aprono e hanno "parvenza di zanzara o mosca finita / sopra le serpentine elettriche".
Identità e alterità: la formazione nel cambiamento. Nuove forme di socialità e ricerca interculturale
Giovanna Cervini, Massimo Daviddi, Laura Zorzan
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2004
pagine: 144
Una città di frontiera si propone come polo interculturale nell'ambito del progetto "Chiasso, culture in movimento". Microazioni e microprogetti che vanno dalla formazione per adulti ad attività creative e artistiche (foto di piazza, creazione di eventi nelle case di famiglie chiassesi, lavoro sul corpo attraverso la recitazione e il movimento) agiscono nella realtà determinando una costruzione di senso volta alla mediazione culturale, nonché alla conoscenza interpersonale quale fattore di diminuzione del pregiudizio. Il testo intende presentare la cultura della formazione come leva strategica a livello sociale, per creare un clima stimolante e favorente il dialogo nell'ambito interculturale.