Libri di Maurizio Pasquero
Vecchia Milano
Marco Ramperti
Libro: Libro in brossura
editore: Iduna
anno edizione: 2025
pagine: 300
Introduzione di Maurizio Pasquero.
Alla ricerca di Omero. Autobiografia di un dilettante di genio
Heinrich Schliemann
Libro: Libro in brossura
editore: Iduna
anno edizione: 2023
pagine: 250
Grazie al buon numero di taccuini su cui annotava giornalmente gli avvenimenti grandi e piccoli della sua vita e, durante le campagne di scavo, le fatiche e le emozioni e le delusioni di quelle memorande giornate, possiamo ricostruire in diretta la sua appassionante scoperta delle rovine del mondo classico. Oltre all'innegabile abilità dello scrittore, ogni pagina ci regala l'emozione schietta e viva dello scavatore, scritta dopo una giornata di polvere, calura, emozioni o sulla collina di Hissarlik o fra le tombe di Micene o alla ricerca di altri inesistenti tesori ad Argo, a Tirinto, ad Orcomeno. Introduzione di Maurizio Pasquero.
15 mesi al fresco
Marco Ramperti
Libro: Libro in brossura
editore: Oaks Editrice
anno edizione: 2022
pagine: 398
Alla fine della Seconda guerra mondiale, Marco Ramperti fu condannato a una lunga detenzione per aver aderito alla RSI, pena poi interrotta dall’amnistia del 1946. In queste pagine egli racconta la sua esperienza di detenuto politico.
La tragica impresa di sir Roger Casement (1916)
Mario Borsa
Libro: Libro in brossura
editore: Iduna
anno edizione: 2021
pagine: 304
Traditore per l'Inghilterra, eroe per l'Irlanda, Sir Roger Casement si schierò, durante la Prima guerra mondiale, con la Germania. Raccolse fondi in America e organizzò trasporti di armi in Irlanda, sbarcando da un sottomarino tedesco nei pressi di Cork poco prima della terribile "Pasqua di sangue" del 1916, ma fu arrestato e impiccato. Introduzione di Maurizio Pasquero.
Un poeta americano sul lago di Como. Erza Pound, Carlo Peroni e il «Broletto» (1937-1938)
Maurizio Pasquero
Libro: Copertina morbida
editore: Agorà & Co. (Lugano)
anno edizione: 2014
pagine: 160
L'attività pubblicistica di Ezra Pound, sulle testate più varie e da un capo all'altro del mondo, fu sempre copiosa e incessante. Dal 1924 stabilmente in Italia, a Rapallo, alla fine del 1937 è attivo nella redazione di "Broletto", rivista lariana alla quale egli collaborerà per una breve ma intensa stagione. D'intesa col suo direttore e fondatore, il gallerista-collezionista Carlo Peroni, Pound chiamerà a sé alcuni critici e scrittori di fiducia, taluni già suoi collaboratori in precedenti iniziative, Ubaldo degli Uberti, Lina Caico, Edmondo Dodsworth, John Drummond e, buon ultimo, il critico e traduttore veneziano Carlo Izzo, tra i maggiori anglisti del Novecento. Quest'ensemble rivestirà un ruolo particolare nell'economia del mensile, ritagliandosi con la rubrica "Servizio di comunicazioni" un angolo privilegiato dal quale "dare ampia notizia di pochi e selezionati libri stranieri che non hanno ricevuto un'adeguata attenzione da parte della stampa commerciale dei loro Paesi (...), opere che rivelano un particolare interesse per la loro forza provocatoria o che posseggono un valore permanente". L'avventura poundiana a "Broletto" durò dodici mesi esatti.
I celti della valle del Po negli eserciti di Roma. Ausiliari, legionari, pretoriani dal II secolo a. C. al III secolo d. C.
Maurizio Pasquero
Libro
editore: Il Cerchio
anno edizione: 2012
pagine: 136
All'inizio del II secolo a. C. debellate le popolazioni galliche, Roma occupò definitivamente le terre al di là del Po. I trattati stipulati coi nativi contemplavano anche forniture di milizie ausiliarie che, tuttavia, vedremo scendere in campo ben più tardi. Nei fatti, tali auxilia vennero tenuti lontani dai maggiori conflitti sino ai giorni della "guerra sociale". Fu con Cesare, nel bellum Gallicum. che gli ex nemici iniziarono a entrare nelle legioni. Invogliati dagli esiti soprattutto economici, di quell'esperienza, col diffondersi dei modelli culturali romani un cospicuo numero di Transpadani nei secoli I e II dell'era cristiana si volse al "mestiere delle armi", confidando in migliori prospettive sociali. I risultati ottenuti, dopo interminabili anni di coscrizione, non mostrano di averli premiati un granché. Pochissimi di loro, quanto a carriere, riuscirono ad andare al di là dei primi ordines, il centurionato. Meno ancora, congedati, rivestirono ruoli amministrativi e istituzionali di qualche rilievo. La stragrande maggioranza finì per tornarsene a casa, agli antichi mestieri, oppure, mettendo a frutto le esperienze fatte , si volse ai traffici e al commercio, lasciando ai "barbarici" provinciali l'onere di presidiare il limes. Le loro tracce attraverso le fonti storico-letterarie, l'archeologia, l'epigrafia, la linguistica - emergono da questo "viaggio", offrendo visibilità a nomi che un tempo furono persone, con le proprie piccole e grandi storie.