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Libri di Michael Taussig

L'arte del non-dominio nell'era dello sfaldamento globale

L'arte del non-dominio nell'era dello sfaldamento globale

Michael Taussig

Libro: Libro in brossura

editore: Meltemi

anno edizione: 2023

pagine: 220

Per secoli, l'umanità ha affinato l'arte di imitare la Natura per poterla dominare. Ora, con la minaccia del cambiamento climatico globale all'orizzonte, Michael Taussig si chiede quale funzione possa esercitare all'interno di questa trasformazione una facoltà mimetica nuovamente rinvigorita. Il volume non è solo una riflessione sulla nostra condizione, ma anche uno sforzo teorico che rende conto degli impulsi che hanno nutrito la nostra ambizione senza remore al dominio sulla Natura. Attraverso meditazioni immersive su Benjamin, Lawrence, Emerson, Bataille e Proust, Taussig si misura con la possibilità del collasso e con lenostre responsabilità, cercando di distoglierci dalla manipolazione della Natura e di riorientarci verso metafore e fonti di ispirazione differenti così da sviluppare una nuova posizione etica nei confronti del mondo. Il suo obiettivo è quello di disfare il senso di controllo del lettore per dar luogo a ciò che chiama "padronanza della non-padronanza".
20,00
Il mio museo della cocaina. Antropologia della polvere bianca

Il mio museo della cocaina. Antropologia della polvere bianca

Michael T. Taussig

Libro: Libro in brossura

editore: Milieu

anno edizione: 2019

pagine: 335

"Il mio museo della cocaina" è uno dei capolavori di Michael Taussig, frutto dell'esperienza di una vita in un mondo complesso: la Colombia delle comunità nere, le atrocità commesse in nome dell'oro, della cocaina, dello zucchero di canna e del tabacco. In questo libro, scritto con lo stile febbrile di un Burroughs, con la poesia di un Benjamin, lo sguardo dell'antropologo e la passione civile di chi ha condiviso la vita di minatori, contadini, indigeni e sciamani, Taussig ci racconta un "cuore di tenebra" attualissimo. Tra narcos, guerriglieri, paramilitari e popolazioni locali si snoda una narrazione in cui l'antropologia non è mai accademia, ma modo di indagare nel presente la magia bianca e nera, l'ambiguità difficile del reale, il "conjurar", quello svelare e coprire di cui sono fatti i processi storici e umani.
19,90
Il diavolo e il feticismo della merce. Antropologia dell'alienazione nel «patto col diavolo»

Il diavolo e il feticismo della merce. Antropologia dell'alienazione nel «patto col diavolo»

Michael T. Taussig

Libro: Libro in brossura

editore: DeriveApprodi

anno edizione: 2017

pagine: 332

«L'obiettivo di questo libro è cogliere il significato sociale del diavolo nel folklore dei lavoratori salariati delle piantagioni e dei minatori nel Sudamerica contemporaneo. Il diavolo è un simbolo sorprendentemente preciso dell'alienazione che i contadini esperiscono quando entrano nelle fila del proletariato. Qual è la relazione tra l'immagine del diavolo e lo sviluppo capitalista? Quali contraddizioni dell'esperienza sociale sono mediate dal feticcio dello spirito del male? Per rispondere a queste domande ho provato a dissotterrare la storia sociale del diavolo, a partire dalla conquista spagnola, in due aree di sviluppo capitalista intensivo: le piantagioni di canna da zucchero della Colombia occidentale e le miniere di stagno in Bolivia. Nel processo di proletarizzazione il diavolo emerge come immagine potente e complessa, che media modi opposti di concepire il valore umano dell'economia. Tanto nella cultura occidentale quanto in quella dell'America del Sud esiste un immenso repertorio mitologico sull'uomo che si separa dalla comunità vendendo la propria anima al diavolo in cambio di una ricchezza che non solo è inutile, ma anche foriera di disperazione, distruzione e morte. Che cosa simboleggia questo contratto? La secolare battaglia tra bene e male? L'innocenza dei poveri e la malvagità della ricchezza? Più ancora, il mitico contratto col diavolo è indizio di un sistema economico che obbliga gli uomini a barattare la propria anima in cambio del potere distruttivo delle merci. In virtù della pletora di significati interconnessi e spesso contraddittori che porta con sé, il contratto col diavolo è, sotto questo profilo, straordinario: l'anima dell'uomo non può essere comprata o venduta e nondimeno, in certe situazioni storiche, l'umanità è minacciata dall'intendere questo tipo di scambio come un modo per procurarsi sostentamento. Nel narrare questa favola del diavolo, l'uomo retto affronta la battaglia tra bene e male in termini che simbolizzano alcune delle più acute contraddizioni dell'economia di mercato. L'individuo è separato dalla comunità. La ricchezza esiste accanto a una povertà devastante. Le leggi economiche trionfano sulle leggi etiche. La produzione, non l'uomo, è il fine dell'economia, e le merci dominano i loro produttori. La feticizzazione del male nell'immagine del diavolo consente allora di mediare il conflitto tra il modo precapitalistico e quello capitalista di oggettivare la condizione umana.»
22,00
La bellezza e la bestia. Il fascino perverso della chirurgia estetica

La bellezza e la bestia. Il fascino perverso della chirurgia estetica

Michael T. Taussig

Libro: Libro in brossura

editore: Meltemi

anno edizione: 2017

pagine: 241

La bellezza e la bestia si apre con una domanda: la bellezza è destinata a finire in tragedia? L'antropologo Michael Taussig, con l'attenzione e l'acume teorico che lo contraddistinguono, esamina gli sconsiderati, audaci e alle volte distruttivi tentativi intrapresi per trasformare il corpo attraverso la chirurgia estetica. Attingendo dalla lunga esperienza sul campo in Colombia, Taussig unisce a un'analisi della chirurgia destinata ad accrescere la bellezza di una persona lo studio del suo omologo, sovente trascurato, rappresentato dagli interventi - ai quali spesso ricorrono criminali d'alto profilo - che invece ne mascherano l'identità, e stabilisce cosi un collegamento tra la lunga guerra civile colombiana e l'industria cosmetica in generale. Taussig parla di interventi chirurgici finiti male e se ne serve per inscrivere le specificità del suo studio all'interno di un orizzonte analitico di maggior ampiezza, riguardante la bellezza del corpo femminile e il consumo. Cosi facendo, colloca quella che egli chiama "chirurgia cosmica" nell'intersezione tra la dépense, o "dispendio", di George Bataille e le idee di Max Horkheimer e Theodor Adorno sul dominio della natura. Senza mai accontentarsi di una semplice critica, l'autore esamina l'esuberanza che tale spreco crea e quale sia il suo ruolo nel guidare la forza economica. A un tempo teorico e colloquiale, pubblico e intimo, La bellezza e la bestia è una vera e propria indagine etnografica, capace di descrivere un paese come la Colombia, in cui la rilevanza dell'estetica disegna uno scenario sul quale si mostrano alcune delle più importanti e problematiche idee sul corpo.
18,00
Patologia generale. Meccanismi di base, infiammazione, fisiopatologia della circolazione, immunità, tumori, infezioni, basi genetiche
50,61
Cocaina. Per un'antropologia della polvere bianca

Cocaina. Per un'antropologia della polvere bianca

Michael T. Taussig

Libro: Libro in brossura

editore: Mondadori Bruno

anno edizione: 2007

pagine: XII-332

Un grande antropologo analizza e racconta con uno stile quasi cinematografico, le vite dei minatori gettati nel pericoloso mondo della produzione di cocaina all'interno delle foreste pluviali della costa pacifica colombiana. Sebbene prenda spunto dal famoso museo dell'oro al Banco de la Repùblica colombiano, questo lavoro è soprattutto una parodia che mira a smascherare il fallimento del museo nel valorizzare gli schiavi africani che hanno estratto ricchezza per quasi quattrocento anni. Affascinante ed estremo, il libro ripercorre la storia della cocaina dai contadini colombiani fino ai cucchiaini d'argento dei finanzieri di Wall Street, passando per i poliziotti, i rappresentanti del governo, i soldati, i guerriglieri: l'intera catena dei trafficanti al servizio di quella merce-feticcio.
12,00
Cocaina. Per un'antropologia della polvere bianca

Cocaina. Per un'antropologia della polvere bianca

Michael T. Taussig

Libro: Libro in brossura

editore: Mondadori Bruno

anno edizione: 2005

pagine: XII-332

Attraverso la costruzione di una sorta di museo della cocaina, l'autore fornisce un osservatorio privilegiato per comprendere le vite dei minatori afro-colombiani gettati nel pericoloso mondo della produzione di cocaina nelle foreste pluviali della costa pacifica colombiana. Sebbene prenda spunto dal famoso museo dell'oro al Banco de la Repùblica colombiano, questo è soprattutto una parodia che mira a smascherare il fallimento del museo nel valorizzare gli schiavi africani che hanno estratto ricchezza per quasi quattrocento anni. Un libro che ripercorre la storia della cocaina partendo dai contadini colombiani fino ai cucchiaini d'argento dei finanzieri di Wall Street.
22,00

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