Libri di Michel Wieviorka
Democrazia da difendere
Michel Wieviorka
Libro
editore: Armando Editore
anno edizione: 2025
pagine: 400
Declino dei sistemi e dei partiti tradizionali, messa in discussione della rappresentanza politica, ascesa del populismo e del nazionalismo, influenza delle fake news, tentazione della violenza... la fragilità della democrazia oggi è sotto gli occhi di tutti. Quando soffiano i venti cattivi dell’estremismo, dell’autoritarismo, del razzismo, dell’antisemitismo e del terrorismo, come possiamo difendere il bene comune che davamo per scontato e che non lo è più?
L'antisemitismo spiegato ai ragazzi (e ai loro genitori)
Michel Wieviorka
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2016
pagine: 136
Perché Hitler odiava gli ebrei? Quando è nato l'antisemitismo ? Che cosa sono I Protocolli dei Savi di Sion? Esiste un "business della Shoah"? Abbiamo il diritto di criticare lo stato di Israele? E l'antisionismo si può considerare una forma di antisemitismo? Il breve libro non esita a fare le domande più scomode smontando, con chiarezza e semplicità, malintesi, trappole e teorie del complotto. Una guida per capire le radici dell'odio antiebraico e uscire dalla logica del pregiudizio e della violenza.
L'inquietudine delle differenze
Michel Wieviorka
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2008
pagine: IX-83
"Nell'ambito delle scienze sociali, la questione delle differenze ha finito per dare vita a due concezioni opposte. Stando alla prima, essa andrebbe analizzata in base alla capacità posseduta da una società di integrare le proprie differenze interne, e dunque in base ai concetti di struttura, di meccanismo, di istituzione, di sistema sociale e di società. Il secondo orientamento, al contrario, esamina la questione non tanto dal punto di vista dell'integrazione compiuta dalla società quanto piuttosto da quello dei portatori delle differenze; esso considera dunque il soggetto nel suo tentativo di affermare la propria differenza, analizzando le reti che gli permettono di esistere e di comunicare e al tempo stesso i cosiddetti fenomeni di mobilità o, per dirla con Zygmunt Bauman, di fluidità. Questa seconda prospettiva si concentra meno sulla società nel suo insieme e più sugli individui, sui gruppi, sulle reti, sulla circolazione, la creatività personale e collettiva e l'esperienza vissuta. Sebbene le due prospettive non siano palesemente in contraddizione, è comunque meglio adottarne una sola."