Libri di Milosh Filippo Fascetti
Autoregolazione affettiva e conoscenza
Milosh Filippo Fascetti
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2024
pagine: 172
Spostando dall’individuale al relazionale l’ambito scientifico di riferimento, numerosi studiosi hanno teorizzato l’autoregolazione affettiva come modello esplicativo delle relazioni. Milosh F. Fascetti elabora un quadro interdisciplinare sulle recenti ricerche emerse in ambito psicologico e psicoanalitico in merito all’argomento, ipotizzando che il soggetto si relaziona agli oggetti come nei rapporti interpersonali. La motivazione non parte dal soggetto, il principio di piacere si scambia con quello di realtà e la coscienza non è più un inizio ma qualcosa di derivato: un’epistemologia dalle conseguenze radicali per la filosofia contemporanea.
Al di qua del principio di realtà. Scissione originaria e stratificazione del Sé
Milosh Filippo Fascetti
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2023
pagine: 195
Nella nostra contemporaneità sembrerebbe sempre più prendere corpo un’ambiguità che circonda le nostre vite. Una dissonanza cognitiva affonda difatti le sue radici in una scissione originaria, che prende le forme più policrome e disparate. E che il presente volume intende analizzare e mettere a fuoco, in pochi capitoli che hanno la consistenza di densi saggi compiuti, individuando nella psicoanalisi e in alcuni aspetti della teoria sociologica gli strumenti concettuali adatti a mettere in luce, filosoficamente, un simile scenario: saremmo di fronte a una scissione dell’Io, che delinea il profilo di una psicosi obbligata insita nella nostra soggettività. Che si estende cautamente alla teoria dei valori, allo statuto ontologico dell’opera d’arte o, meglio ancora, del processo creativo, e che mina persino le basi della decidibilità dell’azione e della possibilità del dialogo tra gli attori sociali e le nazioni sovrane. L’Io appare in questo modo stratificato, simile al Sé della tradizione psicoanalitica e sociologica, diviso tra un istinto pulsionale e una tendenza alla relazione, in bilico pericolosamente tra l’autocrazia e il pensiero liberale, oltre che in un’opposizione radicale ed eccessiva rispetto a ogni Alterità. In questo testo, modificando il titolo di un capitolo contenuto in una nota opera sia di Herbert Marcuse che di Jacques Lacan – i quali a loro volta ne storpiano una di Freud –, calandosi nei panni di un redivivo Sherlock Holmes, l’autore tenta di stanare, attraverso il riferimento anche ad ambiti eterogenei ma imprescindibili quali l’arte e la letteratura, i modi, gli interstizi e, soprattutto, gli spazi neutri in cui una simile obliquità si nasconde, o al contrario si manifesta in tutta la sua preoccupante eppur reale dinamica.
Freud. L'inconscio come opposto (1892-1905)
Mario Perniola
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2023
pagine: 102
Il saggio di Mario Perniola è una tra le più originali introduzioni filosofiche al pensiero di Freud scritte finora in lingua italiana. Prodotto a metà degli anni Settanta, faceva parte di un progetto editoriale più vasto, del quale alcuni contenuti erano rimasti fino a oggi inediti. Il pensiero di Perniola ha sempre ruotato attorno alla ricerca di una relazione tra gli opposti che andasse oltre, e in maniera eccessiva, il semplice concetto di polarità variamente declinato dalla tradizione metafisica occidentale. L’autore sembra aver trovato, soprattutto nel pensiero di Freud, questa relazione. Emerso dalle carte coeve dell’autore, ricco di lucide riflessioni e di brillanti intuizioni di natura letteraria e politica, questo scritto sembra resistere magicamente allo scorrere del tempo, nella sua “inattuale” e antica arguzia del pensiero, e pare risentire dello spirito e dell’influsso creativo che permeava quel periodo, di cui siamo oggi eredi e debitori.
L'Io come meccanismo di difesa. Soggettività e «opposizione eccessiva»
Milosh Filippo Fascetti
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2022
pagine: 174
Questo volume, ispirato da alcune importanti e in parte inedite riflessioni di Mario Perniola sul pensiero di Nietzsche e, in particolare, su quello di Freud, sostiene, anche se molto cautamente, come la razionalità sia da rivalutare in una differente prospettiva, la quale si rivela come una difesa adattiva contro le forze e i pericoli naturali. E di come ciò conduca, infine, a una considerazione tragica del mondo. Lo sfondo è la naturalezza o l’essere originario – come l’inconscio –, che sta in un rapporto di conflittualità “eccessiva” con l’identità, e in cui vengono meno i pilastri della logica corrispettiva. Al principio d’identità succede la relazione, al principio causale succede il principio di sovradeterminazione inconscio, alla clinica e alla scienza medica succede l’ermeneutica, e al posto dell’unicità dell’origine succede infine un policentrismo sincronico. Su questo presupposto, mutuando il titolo da un famoso libro di Anna Freud, l’autore sviluppa un’argomentazione originale e suggestiva, che evidenzia la natura limitata della soggettività e dei suoi prodotti, e che si rivela uno strumento assai utile per comprendere anche il nostro presente. Fiammella di luce nel buio, bisbigliante promessa alla deriva nell’etere, ogni gratificazione si riduce a una momentanea luminescenza, compresa l’arte, e l’azione si abbevera dalla fonte avvelenata di un complesso di menomazione originario. Ma tutto questo, lungi da essere un pensiero negativo, può ribaltarsi anche nel suo contrario: partendo dal presupposto della consuetudine dell’insensatezza, la verità è contenuta in quell’impulso di ragione al quale siamo avvinghiati, sudario di vita, almanacco della salvazione, breviario della sempre incombente fine.
Il laboratorio segreto dell'anima
Milosh Filippo Fascetti
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2021
pagine: 112
Facendosi prendere per mano dal grande direttore d’orchestra e compositore statunitense Leonard Bernstein, qui nei panni di un Virgilio immaginifico, acuto esegeta della storia della musica, l’autore ci invita a compiere un voyage musicale e filosofico che, a partire dall’analisi della stanza da lavoro di Beethoven, percorre la via che porta al romanticismo di Brahms e al tardoromanticismo di Richard Strauss, fino alla speciale inventiva stravinskijana, alle atmosfere novecentesche della musica di Šostakóvicˇ e di altri compositori e alla musica americana. Il testo si compone infine di un intermezzo filosofico sulla natura della creatività, di una nota sulla contemporaneità musicale, le cui radici affonderebbero, secondo l’autore, nella musica classica tardoromantica, e di un’incursione sulla nostra attualità artistica e sociologica.
La vanità metafisica dell'amore
Milosh Filippo Fascetti
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2020
pagine: 112
Quale è la natura proibita dei nostri desideri? È a questa spinosa e idealizzata domanda che il libro intende dare una risposta originale, articolando una traiettoria analitica che, sorretta da solidi argomenti filosofici postulati per brevi capoversi, percorre temi, scuole e discipline differenti, da Lacan al maschilismo, dalla psicoanalisi relazionale alle origini del romanticismo, fino alla critica cinematografica, alla musica e alla letteratura. L'oggetto d'amore storpio e precario, la giovinezza fuggevole o la malattia — la cortina che non si deve oltrepassare. I mutilati di guerra, la bellezza verginale, un amore à la Celine... a volte sono questi gli unici modi, deteriori e minoritari, per provare sentimento e un po' d'eccitazione nelle nostre vite. In un percorso suggestivo e dissacrante, decostruendo cautamente un certo pensiero dell'affermazione in voga nella tradizione filosofica, l'autore ci invita a gettare nuova luce su alcuni aspetti del discorso forse più rilevante e antico della nostra civiltà. "Io non mi basto", afferma l'innamorato. "Tu non mi servi a niente", egli grida. E si domanda: "Ma allora perché sto con te?". Proprio per quello, risponderemo noi. Come l'arte, il desiderio è fine a se stesso. E come il bello, esso esiste solamente se sciolto nella materia dell'esteriorità.
L'elemosina della ragione. Al di là dell'epistemologia
Milosh Filippo Fascetti
Libro: Copertina morbida
editore: Armando Editore
anno edizione: 2019
pagine: 144
Partendo dalle concezioni relazionali in filosofia, dall'empirismo alla logica, il libro percorre, in maniera rigorosa e sempre fedele alle fonti di riferimento, quelle teorie filosofiche che pongono l'accento sulla natura dinamica, relazionale e costruttivista della nostra conoscenza e degli eventi del mondo. Affrontando temi eterogenei quali la concezione biologica del vivente, la psicologia delle relazioni interpersonali e l'analisi delle strutture cognitive, il testo offre soluzioni utili e originali, avvicinabili in ultimo al fenomeno dell'investigazione e a quello dell'analisi storica, e testimonia di un'odierna crisi generale della ragione e dei valori scientifici.
L'idolatria del lavoro
Milosh Filippo Fascetti
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2019
pagine: 104
L'idolatria del lavoro è un insieme di saggi brevi di natura divulgativa che affrontano il tema del lavoro attraverso lo strumento psicoanalitico. Costruito sulla tesi del lavoro come introiezione individuale del seno materno, sostenuta da un solido impianto teorico e filosofico, dalla dialettica servo-padrone di matrice hegeliana al liberalismo, il testo attraversa dimensioni disciplinari eterogenee, dall'attualità politica all'indagine storica, sociologica e antropologica, con particolare riferimento alla situazione italiana. Un punto di vista apparentemente inconsueto eppure capace di articolare una riflessione non ovvia attorno a uno dei temi più urgenti della contemporaneità e alle sue molteplici ripercussioni nella vita sociale.
La fine della musica
Milosh Filippo Fascetti
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2018
pagine: 102
Oggi più che mai il mondo della cultura è alle prese con una domanda fondamentale e urgente: che cos’è l’arte e, soprattutto, qual è la sua funzione in una società sempre più tecnologica e complessa? Un interrogativo che sembra riguardare in particolare la musica, una disciplina che, sebbene nei secoli sia stata considerata come qualcosa di spirituale e idealistico, altro non è che una forma particolare di artigianato. Ecco perché è proprio la musica, secondo l’autore di questo saggio, la forma d’arte che più di ogni altra rischia oggi di essere in un vicolo cieco storico dal quale difficilmente potrà mai uscire. Articolato attorno a un solido impianto teorico, il libro s’interroga su uno dei temi fondamentali del nostro tempo e, proprio per la sua natura di saggio breve, si rivolge non solo agli studiosi di estetica e di filosofia, ma a tutti gli appassionati dell’arte in generale, e della musica in particolare.