Libri di Nino Di Matteo
Il colpo di spugna. Trattativa Stato-mafia: il processo che non si doveva fare
Nino Di Matteo, Saverio Lodato
Libro: Libro in brossura
editore: Fuoriscena
anno edizione: 2024
pagine: 112
Tutti assolti «per non aver commesso il fatto». Dopo la sentenza di Cassazione, il magistrato Nino Di Matteo, protagonista del processo sulla trattativa Stato-Mafia, prende la parola per ripercorrere e commentare – in questo libro-intervista con Saverio Lodato – uno dei più grandi argomenti tabù della storia italiana recente. «Rivendico, adesso che la vicenda processuale si è conclusa, il mio diritto a parlare. Le sentenze si devono rispettare, ma si possono criticare.» Un verdetto, quello della Suprema Corte, per troppi versi lacunoso, secondo Di Matteo, che butta al vento l’impianto probatorio emerso in due gradi di giudizio, consacrato in circa diecimila pagine di motivazioni delle sentenze e in questo libro ampiamente ricordato. Un autentico vademecum sull’intera vicenda. «Poche pagine pretendono di smontare la valenza probatoria di dati processuali emersi in anni e anni di lavoro – dice Di Matteo –, con valorosi ed esperti giudici di merito che avevano accertato fatti molto gravi.» Alla fine, sembra verificarsi ciò che diceva Leonardo Sciascia: se lo Stato italiano volesse davvero sconfiggere la Mafia, dovrebbe suicidarsi.
Parola d'ordine: proteggere. La mia vita in difesa degli altri
Comandante Alfa
Libro: Libro in brossura
editore: TEA
anno edizione: 2023
pagine: 218
Tra la fine degli anni Novanta e l’inizio degli anni Duemila, l’Italia e il mondo intero scoprono una scioccante verità: il terrorismo esiste ancora, si è evoluto e, soprattutto, è più pericoloso che mai. Nel mirino ci sono personalità di spicco – politici, giornalisti, magistrati –, ma anche i semplici cittadini colpiti dagli attentati dei terroristi islamici, come quello alle Torri Gemelle. In Italia, le Nuove Brigate rosse uccidono a Bologna il professor Massimo d’Antona, consulente del Ministero del lavoro. E pochi anni dopo colpiscono ancora, freddando a colpi di pistola il professor Marco Biagi, eminente giuslavorista. Con lo scopo di contrastare l’ondata di violenza, viene istituito l’Ucis, l’Ufficio centrale interforze per la sicurezza personale, specializzato nella tutela e nella protezione degli obiettivi sensibili non solo in patria, ma anche all’estero. E il Comandante Alfa viene nominato responsabile dell’addestramento dei militari provenienti dalla Marina, dall’Esercito e dall’Aeronautica che entreranno a far parte delle scorte per tutelare la vita dei possibili bersagli delle mafie e dei terroristi di qualunque colore. Il Comandante Alfa rivela in questo libro le tecniche di protezione, gli addestramenti e i personaggi protetti (dal pm Nino Di Matteo sino ad Hamid Karzai, presidente dell’Afghanistan), riesamina i casi del passato (come la morte di Aldo Moro e l’uccisione del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa), rievoca gli agguati evitati e le terribili sconfitte subite, come l’attentato di Nassiriya. E spiega tutte le difficoltà che si incontrano nel tentativo di scongiurare attacchi spesso imprevedibili senza che per questo venga meno quel giusto equilibrio tra le esigenze della sicurezza e quelle della quotidianità. Con la continua consapevolezza di dover essere sempre pronti all’estremo sacrificio: morire per salvare la vita degli altri.
Omicidi di stato. Renzo Rocca, Davide Cervia, Vincenzo Li Causi, Ilaria Alpi, Paolo Adinolfi, Marco Mandolini, Mario Ferraro, Natale De Grazia e Michele Landi
Carlo Sarzana di Sant'Ippolito
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2023
pagine: 336
Nove omicidi pubblici, altrettanti misteri irrisolti. Grazie a rivelazioni e documenti inediti, Carlo Sarzana di Sant’Ippolito ricostruisce alcuni tra i più controversi e drammatici episodi dell’Italia repubblicana, in cui fedeli servitori dello Stato - ma non solo - sono rimasti coinvolti in trame e traffici criminali di portata nazionale e internazionale. Ripercorrendo gli avvenimenti che hanno condotto alla morte di militari, giornalisti e funzionari, Omicidi di Stato rappresenta il tentativo di strappare il velo nero su una parte di storia d’Italia che deve essere restituita alla memoria collettiva, per sperare in un domani dove verità e giustizia non siano più sacrificati ai giochi di potere. Prefazione di Nino Di Matteo.
Il patto sporco. Il processo Stato-mafia nel racconto di un suo protagonista
Nino Di Matteo, Saverio Lodato
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2022
pagine: 240
Dopo l'ultima sentenza del processo sulla Trattativa Stato-mafia è calato il silenzio su una delle vicende più drammatiche e clamorose della storia repubblicana. E non pochi sono stati quelli che hanno violentemente attaccato i magistrati che avevano istruito il procedimento, tra i quali Nino Di Matteo, autore di questo libro, ora riproposto in una nuova edizione aggiornata, che intende illuminare la verità giudiziaria ma anche quella storica di un fatto ormai acclarato, come è scritto distintamente nelle motivazioni della sentenza d'appello. Il patto sporco e il silenzio rappresenta la lettura più completa di una vicenda che molti vorrebbero fosse rimossa dalla cronaca e dalla storia del nostro paese. Ma non sarà così. Gli attentati a Lima, Falcone, Borsellino, le bombe a Milano, Firenze, Roma, lo Stato in ginocchio, i suoi uomini migliori sacrificati. Eppure in quello stesso momento, mentre scorreva il sangue delle stragi, c'era chi, in nome dello Stato, dialogava e interagiva con il nemico. “Fu proprio dopo la sentenza d'appello che, insieme a Nino Di Matteo, avvertimmo la necessità di un'altra edizione di questo libro” scrive Saverio Lodato nella nuova introduzione. “Per tante ragioni. Gli imputati, prima condannati, erano stati assolti. Non si poteva far finta di niente. I lettori avevano il diritto di conoscere il prosieguo della storia.” Anche perché, nel frattempo, si è aggiunto il ricorso in Cassazione della procura generale di Palermo.
Fuori dal sistema
Luigi De Magistris
Libro: Libro rilegato
editore: Piemme
anno edizione: 2022
pagine: 240
«Mi è stato impedito di proseguire il mio lavoro di magistrato fedele alla costituzione, ma mi sono rialzato, cercando di applicare la nostra carta fondamentale in un altro modo. Si può essere nelle istituzioni e fuori dal sistema: il potere può e deve essere messo al servizio dei senza potere.» La storia di Luigi de Magistris è la storia di un uomo delle istituzioni che è stato tradito, più volte, dalle istituzioni. Giovane magistrato fedele alla Costituzione, dalla prima linea della Calabria si ritrova a indagare su un inquietante intreccio di corruzione, mafie, logge e lobby radicate nello Stato. Un sistema che depreda il denaro pubblico e coinvolge politici sia di centrodestra sia di centrosinistra, grandi imprese, settori della magistratura e delle forze dell'ordine, con il collante della massoneria deviata. Giunto al cuore del sistema, de Magistris viene travolto da interrogazioni parlamentari, ispezioni, procedimenti disciplinari e penali, bombardamenti istituzionali fin dai vertici più alti dello Stato. E quando infine gli viene strappata la toga di dosso, l'allora presidente dell'Associazione nazionale magistrati Luca Palamara commenta: «Il sistema ha dimostrato di avere gli anticorpi». Ma de Magistris ha proseguito in direzione ostinata e contraria, dimostrando che si può stare nelle istituzioni ma fuori dal sistema. Nel 2011 viene eletto sindaco di Napoli contro tutto e tutti. Una rivoluzione che ha trasformato Napoli nella città dell'acqua pubblica, dei beni comuni, del riscatto culturale e turistico, sconfiggendo l'emergenza rifiuti, le infiltrazioni della camorra e l'ostilità dei partiti, dei governi e della regione Campania. "Fuori dal sistema" è il racconto di una vita dedicata al bene comune, senza mai cedere a compromessi. Ma è anche uno sguardo rivolto al futuro del Paese, oppresso non solo dal sistema criminale che de Magistris ha combattuto da pm, ma anche da un pensiero unico liberista a cui urge proporre un'alternativa. È tempo che tutti i non allineati al sistema si uniscano per l'ambiente, la dignità del lavoro, la pace, la lotta alle mafie, la sanità e la scuola pubblica. Prefazione di Nino Di Matteo. Postfazione di Pablo Iglesias.
I nemici della giustizia. Magistratura, politica, economia: chi non vuole una giustizia uguale per tutti
Nino Di Matteo, Saverio Lodato
Libro: Libro rilegato
editore: Rizzoli
anno edizione: 2021
pagine: 228
ll celebre magistrato antimafia, attuale membro del CSM, lancia un attacco forte alle degenerazioni del Sistema Giustizia in Italia, con un’analisi chiara dei rapporti tra Magistratura e poteri forti e indica la strada perché i cittadini tornino ad avere fiducia nelle istituzioni.
Il patto sporco. Il processo Stato-mafia nel racconto di un suo protagonista
Nino Di Matteo, Saverio Lodato
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2018
pagine: 224
Gli attentati a Lima, Falcone, Borsellino, le bombe a Milano, Firenze, Roma, gli omicidi di valorosi commissari di polizia e ufficiali dei carabinieri. Lo Stato in ginocchio, i suoi uomini migliori sacrificati. Ma mentre correva il sangue delle stragi c’era chi, proprio in nome dello Stato, dialogava e interagiva con il nemico. La sentenza di condanna di Palermo, contro l’opinione di molti “negazionisti”, ha provato che la trattativa non solo ci fu ma non evitò altro sangue. Anzi, lo provocò. Come racconta il pm Di Matteo a Saverio Lodato in questa appassionata ricostruzione, per la prima volta una sentenza accosta il protagonismo della mafia alla politica, e per la prima volta carabinieri di alto rango sono ritenuti colpevoli di aver tradito le loro divise. Troppi i non ricordo e gli errori di politici e forze dell’ordine dietro vicende altrimenti inspiegabili come l’interminabile latitanza (43 anni!) di Provenzano, la cattura di Riina e la mancata perquisizione del suo covo, il siluramento del capo delle carceri, la sospensione del carcere duro per 334 boss mafiosi. Anni di silenzi, depistaggi, pressioni ai massimi livelli, qui documentati, finalizzati a intimidire e a bloccare le indagini. Ora, dopo questa prima sentenza che si può dire storica, le istituzioni appaiono più forti e possono spazzare via per sempre il tanfo maleodorante delle complicità e della convivenza segreta con la mafia.
Collusi. Perché politici, uomini delle istituzioni e manager continuano a trattare con la mafia
Nino Di Matteo, Salvo Palazzolo
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2015
pagine: 186
Da oltre vent'anni Nino Di Matteo è in prima linea nella lotta a Cosa nostra. Titolare di un'inchiesta che fa paura a tanti - quella sulla trattativa Stato-mafia, che si sviluppa nel solco del lavoro di Chinnici, Falcone e Borsellino - è lui il magistrato più a rischio del nostro Paese. Le indagini che ha diretto e continua a dirigere, ritenute scomode persino da alcuni uomini delle istituzioni, lo hanno reso il bersaglio numero uno dei boss più influenti: Totò Riina e Matteo Messina Denaro. Le parole del pm, raccolte dal giornalista Salvo Palazzolo, offrono una testimonianza diretta e autorevole sulle strade più efficaci per contrastare lo strapotere dei clan. E lanciano un grido d'allarme: Cosa nostra non è sconfitta, ha solo cambiato faccia. È passata dal tritolo alle frequentazioni nei salotti buoni, facendosi più insidiosa che mai; anche se le bombe tacciono, il dialogo continua: tra politica, lobby, imprenditoria e logge massoniche si moltiplicano i luoghi franchi in cui lo Stato è assente. Con una semplicità unica, Di Matteo condivide con il lettore la propria profonda comprensione del fenomeno mafioso di oggi. Così, tra denunce e proposte, questo libro permette di gettare uno sguardo ai meccanismi con cui Cosa nostra si è insinuata nelle logiche economiche, sociali e politiche del nostro Paese. Un'opera che si rivolge a tutti, perché è dalle azioni di ciascuno che deve partire il contrasto alla criminalità...
Assedio alla toga. Un magistrato tra mafia, politica e Stato
Nino Di Matteo, Loris Mazzetti
Libro: Libro rilegato
editore: Aliberti
anno edizione: 2013
pagine: 189
"Ci sono dei momenti in cui non ci si può rassegnare all'andazzo delle cose, alla legge del più forte: bisogna trovare il coraggio di esporsi e denunciare" dichiara Nino Di Matteo a Loris Mazzetti, spiegando in questo modo la sua decisione di rompere un silenzio che per tutta la durata della sua carriera di pm antimafia lo ha tenuto lontano dai microfoni e dai riflettori. In un'intervista che si delinea piuttosto come un dialogo, un accorato sforzo di capire come e perché la riforma costituzionale della Giustizia, la legge bavaglio, il processo breve metterebbero a rischio la democrazia. Di Matteo arriva fino al cuore del problema per farci capire come bloccare questa deriva, che sopravvive a qualunque tipo di esecutivo. Con il coraggio che lo ha contraddistinto in questi anni smaschera le false motivazioni, le ipocrisie e le demagogie nascoste dietro la riforma, e ne svela gli inquietanti parallelismi con il Piano di rinascita democratica della P2. Ma non solo: le sue parole ci spiegano a che punto si trovano le indagini sulla "trattativa" tra Stato e mafia, sulla strage di via D'Amelio, e su personaggi discussi e discutibili che ancora oggi tengono in mano le redini del potere, dopo le rivelazioni del pentito di mafia Gaspare Spatuzza. Il tutto con lo sguardo rivolto al suo grande maestro di lotta antimafia e di coraggio: il giudice Paolo Borsellino.
Assedio alla toga. Un magistrato tra mafia, politica e Stato
Nino Di Matteo, Loris Mazzetti
Libro: Libro rilegato
editore: Aliberti
anno edizione: 2011
pagine: 189
"Ci sono dei momenti in cui non ci si può rassegnare all'andazzo delle cose, alla legge del più forte: bisogna trovare il coraggio di esporsi e denunciare" dichiara Nino Di Matteo a Loris Mazzetti, spiegando in questo modo la sua decisione di rompere un silenzio che per tutta la durata della sua carriera di pm antimafia lo ha tenuto lontano dai microfoni e dai riflettori. In un'intervista che si delinea piuttosto come un dialogo, un accorato sforzo di capire come e perché la riforma costituzionale della Giustizia, la legge bavaglio, il processo breve metterebbero a rischio la democrazia. Di Matteo arriva fino al cuore del problema per farci capire come bloccare questa deriva, che sopravvive a qualunque tipo di esecutivo. Con il coraggio che lo ha contraddistinto in questi anni smaschera le false motivazioni, le ipocrisie e le demagogie nascoste dietro la riforma, e ne svela gli inquietanti parallelismi con il Piano di rinascita democratica della P2. Ma non solo: le sue parole ci spiegano a che punto si trovano le indagini sulla "trattativa" tra Stato e mafia, sulla strage di via D'Amelio, e su personaggi discussi e discutibili che ancora oggi tengono in mano le redini del potere, dopo le rivelazioni del pentito di mafia Gaspare Spatuzza. Il tutto con lo sguardo rivolto al suo grande maestro di lotta antimafia e di coraggio: il giudice Paolo Borsellino.