Libri di Paola Rizzi
Poker e texas hold'em poker. Tecniche di base
Paola Rizzi
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Crea Grafica
anno edizione: 2009
pagine: 48
#staizitta giornalista! Dall'hate speech allo zoombombing, quando le parole imbavagliano
Silvia Garambois, Paola Rizzi
Libro: Libro in brossura
editore: All Around
anno edizione: 2021
pagine: 144
«Cessa», «maestrina», «vai a fare la calza», «meriti di morire», «un mostro di bruttezza e cattiveria», «strega», «a te non ti stupra nessuno», «la vedo bene come cassiera», «le donne utilizzano il sesso per fare carriera» Gli autori non sono solo leoni da tastiera solitari, sempre più spesso sono squadre di odiatori organizzati il cui scopo è silenziare il lavoro delle giornaliste. Alcune giornaliste raccontano che cosa significa lavorare, raccogliere notizie, smontare fake news sapendo che la conseguenza sarà una grandine di insulti e minacce. Tornare a casa e guardarsi le spalle, passare le notti a cancellare commenti infami, denunciare alla polizia postale.
Bastava fossero sacerdoti. Fraternità sacerdotale e santità in san Francesco Spinelli
Libro
editore: Ancora
anno edizione: 2018
pagine: 240
Francesco Spinelli nasce a Milano il 14 aprile 1853, da genitori di origine bergamasca. È ordinato sacerdote il 17 ottobre 1875 e nell’autunno di quell’anno si reca a Roma per il Giubileo. Nella basilica di Santa Maria Maggiore si prostra ai piedi della culla di Gesù Bambino: «Mi sono inginocchiato, piansi, pregai, e sognai uno stuolo di vergini che avrebbero adorato Gesù in Sacramento». Sogno, visione, intuizione? Per don Francesco l’incarnazione storica di Gesù continua con l’incarnazione quotidiana del Pane Eucaristico, quale presenza d’amore per tutti, da adorare e servire nei poveri. Il 15 dicembre 1882 fonda, insieme a Caterina Comensoli, l’Istituto delle Suore Adoratrici, a Bergamo. Preso infatti dalla passione per Dio e per gli uomini, egli dà vita a un Istituto, il cui scopo è «attingere l’amore più ardente dall’Eucaristia celebrata e adorata per riversarlo sui più poveri tra i fratelli». Egli per primo spende la sua vita in ginocchio davanti all’Eucarestia e davanti ai fratelli, in cui vede la presenza di Gesù da amare e servire con amore e compassione incondizionata. Il 4 marzo 1889, a causa di un dissesto finanziario, in cui involontariamente è coinvolto, viene licenziato dalla diocesi di Bergamo e accolto nel clero di Cremona dal grande cuore di mons. Geremia Bonomelli. A Rivolta d’Adda (CR) continua l’Istituto delle Suore Adoratrici. Lungo la sua vita, costellata di grandi prove, vive e insegna l’arte del perdono più smisurato, perché di fronte al nemico si può applicare solo «la vendetta di un infinito amore». Muore il 6 febbraio 1913 a Rivolta d’Adda. È beatificato da san Giovanni Paolo II il 21 giugno 1992 presso il Santuario B. V. Maria del Fonte in Caravaggio e canonizzato da papa Francesco il 14 ottobre 2018 in piazza San Pietro a Roma.
Giochi di città. Manuale per imparare a vivere in una comunità equa e sostenibile
Paola Rizzi
Libro
editore: Edizioni La Meridiana
anno edizione: 2004
pagine: 192
Cittadinanza, educazione, diritti: progettare gli spazi democratici e partecipativi. Il progetto #ShareEU
Antonella Nuzzaci, Paola Rizzi
Libro: Libro in brossura
editore: Pensa Multimedia
anno edizione: 2020
Conversazioni eucaristiche
Francesco Spinelli
Libro: Libro in brossura
editore: Nuova Editrice Cremonese
anno edizione: 2017
pagine: 320
Riflessioni del beato Francesco Spinelli, fondatore dell'Istituto delle Suore Adoratrici di Rivolta d'Adda (Cremona) "Che cosa c'è di più eternamente attuale del dialogo di un'anima con Dio? E' splendido assaporare questa 'sinfonia della fede' nelle parole con cui don Francesco si mette alla presenza di Gesù, adorato nell'Eucaristia, ascoltato nella Bibbia, riconosciuto nella Chiesa e testimoniato nella vicenda umana, tanto personale quanto sociale. Portavoce della sua diretta e intensa esperienza di orante, don Spinelli libera chi prende in mano queste sue pagine dall'imbarazzo di cosa pensare durante il silenzio della preghiera, meglio se davanti all'Eucaristia". (dalla prefazione di mons. Antonio Napolioni, vescovo di Cremona)