Libri di Paola S. Salvatori
L'antimito di Roma dalla Rivoluzione francese a oggi. Studi per Andrea Giardina
Libro: Libro in brossura
editore: Scuola Normale Superiore
anno edizione: 2025
pagine: 250
Il mito dell’antica potenza di Roma, della sua civiltà, dei suoi valori immortali ha avuto una durata ininterrotta dalla caduta dell’Impero romano d’Occidente all’età contemporanea. La Rivoluzione francese ha rappresentato uno spartiacque perché con essa si sono imposti nuovi modi di concepire il rapporto tra l’antichità e la costruzione della modernità. Da allora in poi, uno sguardo retrospettivo e insieme avveniristico avrebbe alimentato utopie rivoluzionarie, sogni di rigenerazioni patriottiche e di grandezze imperiali, modelli comunitari e totalitari. Questi processi furono accompagnati da una sorta di controcanto: l’antimito di Roma che dà il titolo a questo libro. Lo incontriamo sia nella competizione tra l’Italia e le altre nazioni, sia negli scontri politici e culturali che hanno riguardato, in Italia e fino ai nostri tempi, la legittimità morale e storica del ruolo di Roma capitale. Il tema, nella ricchezza trasversale delle sue risonanze, ha avuto la peculiarità di coinvolgere, in un ruolo di primo piano, anche scrittori italiani e stranieri, ben rappresentati in questo volume.
Mussolini e Caprera. L'idea impossibile di un fascismo garibaldino
Paola S Salvatori
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2025
pagine: 176
Il fascismo e la storia
Libro: Libro in brossura
editore: Scuola Normale Superiore
anno edizione: 2021
pagine: 296
L'uso politico dell'analogia storica è stato tra i principali strumenti utilizzati dal regime fascista per fabbricare e alimentare il consenso: attraverso una propaganda capillare, realizzata con la collaborazione del mondo della cultura e ricorrendo a tutti i mezzi di comunicazione dell'epoca, la storia, durante il Ventennio, contribuì a confermare la necessità della nascita del fascismo. La figura di Mussolini venne in questo modo innestata in una rappresentazione unitaria dell'intera vicenda italiana, di cui egli portava a compimento, perfezionandole, le tendenze più profonde. Il volume intende restituire la complessità di un fenomeno non solo culturale ma anche politico e identitario, le cui tracce sono giunte talvolta fino a noi.
Mussolini e la storia. Dal socialismo al fascismo (1900-1922)
Paola S. Salvatori
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2016
pagine: 221
L'uso dell'analogia storica fu uno dei principali strumenti politici ai quali il duce ricorse durante il ventennio fascista per ottenere e mantenere il consenso. Ma già nei vent'anni precedenti la conquista del potere il giovane Mussolini adoperò la storia per interpretare e rappresentare gli avvenimenti presenti: evocare la Roma antica, ragionare sulla Rivoluzione francese, ricordare particolari episodi del Risorgimento italiano, storicizzare la Grande Guerra già durante il suo svolgimento significava riflettere prima di tutto sui contrasti sociali e politici attuali. In questo libro si analizzano i riferimenti culturali e le modalità retoriche attraverso i quali il Mussolini socialista e poi interventista utilizzò la storia nei discorsi pubblici e negli interventi giornalistici, proponendo una particolare e innovativa chiave di analisi del suo percorso ideologico.
Nazione e anti-nazione. Volume Vol. 2
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2016
pagine: 254
Il 1911 è un tornante fondamentale per le culture politiche italiane: in quell'anno, infatti, il movimento nazionalista fu il protagonista della campagna per la conquista militare della Tripolitania e della Cirenaica, che trasformò il "libicismo" in un sentimento pervasivo di grandezza nazionale. Anche il mondo liberale cominciò a risentire di quelle nuove prospettive: i nazionalisti furono avvertiti come un possibile fattore di ringiovanimento dello stesso liberalismo italiano, costretto quindi a rinnovarsi nelle idee e nei metodi politici. In questo volume s'indagano le forme di delegittimazione politica che si svilupparono in Italia attorno al - e a partire dal movimento nazionalista, e le modalità con cui tale delegittimazione si legò alla presa del potere da parte del fascismo, passando per gli anni cruciali della Grande Guerra. Si cerca dunque di rispondere ad alcuni interrogativi fondamentali: quale fu l'apporto - culturale e politico - del movimento nazionalista alla nascita del regime fascista? Perché la marcia su Roma segnò il definitivo tramonto del movimento stesso?