Libri di Paolo Buzzi
Cavalcata delle vertigini
Paolo Buzzi
Libro: Libro in brossura
editore: Excelsior 1881
anno edizione: 2010
pagine: 260
Paolo Buzzi dedica il romanzo Cavalcata delle vertigini all'amico Luigi Russolo, riservandogli la figura del protagonista, Marzio. Pubblicato a puntate nel 1922 in «La Rivista di Milano» e raccolto in volume nel 1924, il testo delinea con incredibile fedeltà l'indole del protagonista, unendo ai dati storici sulla biografia, le tavole futuriste, l'invenzione degli intonarumori, la partecipazione alla guerra, il ferimento, gli importanti interessi occultistici, gli amori e «tutti i diritti ai voli, alle alogicità, alle architetture ed ai cataclismi della fantasia».
Diorami Lombardi. Carteggio (1896-1944)
Ada Negri, Paolo Buzzi
Libro
editore: Il Poligrafo
anno edizione: 2008
pagine: 212
In questo carteggio conversano tra loro Ada Negri e Paolo Buzzi, due anime sensibili di poeti che, accomunati dal sogno inesausto di libertà e dall'effervescenza d'ispirazione, si incoraggiano nel fare creativo, si consigliano con il rispettivo giudizio critico, confidandosi vicende familiari e quotidiane sullo sfondo della Milano della prima metà del Novecento. Tutto in questa corrispondenza ruota attorno alla professione artistica, sia per Ada Negri che per Paolo Buzzi. Le missive testimoniano i momenti di disinvolta confessione e sfogo dei due autori, che vivono il proprio ruolo storico come una realtà ineludibile a fianco della vita poetica, nella quale unicamente si riconoscono e che il carteggio segue nelle sue varie tappe. E con la poesia, come si evince dalle lettere, entrambi amano intensamente la natura, segno dell'Assoluto, del divino, direbbe lei, del Tutto o del Nulla, direbbe lui.
Funghi al cianuro. Rappresentazioni dodici
Paolo Buzzi
Libro
editore: Biblioteca Comunale Milano
anno edizione: 1994
pagine: 130
Aeroplani
Paolo Buzzi
Libro
editore: Lampi di Stampa
anno edizione: 2009
pagine: 290
«L'aeroplano è simbolo del futurismo. Questo prodigioso congegno alato, che prima corre sulla terra, tanto veloce da potersene alfine staccare per librarsi nell'aria al disopra di ogni via battuta e d'ogni ostacolo [...] Aeroplani, dunque, è il migliore dei titoli che si potesse dare ad un libro di canti veramente futuristi, cioè in aperto contrasto con ogni tradizione ideologica ed artistica, cioè nuovi nell'ispirazione e nella forza, cioè liberi, audaci e battaglieri». (Filippo Tommaso Marinetti) Con una prefazione di Giampaolo Pignatari.