Libri di Paolo Sollier
Calci e sputi e colpi di testa
Paolo Sollier
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2022
pagine: 130
C’è il calciatore disciplinato, che non si espone pubblicamente e risponde alle interviste con frasi di circostanza imparate in anni di carriera: luoghi comuni ripetuti come mantra nelle dichiarazioni domenicali del dopo partita. E poi c’è Paolo Sollier, il comunista. A Cossato i tifosi lo chiamano “Ho Chi Minh”. A Perugia “Mao”. Quando segna alza il pugno al cielo, simbolo distintivo delle sue idee e tratto identificatore delle sue origini proletarie. Piemontese, militante e compagno, Sollier negli anni Settanta passa dal calcio di periferia ai grandi palcoscenici della Serie A. Con il Perugia di Castagner, conquista una storica promozione nella massima categoria. “È il tempo in cui si gioca con un portiere ‘murato in porta’, un libero staccato di venti metri. Un calcio, come diceva Socrates, ‘che si concede il lusso di far vincere il peggiore: non c’è niente di più marxista o gramsciano del calcio’.” Sollier diventa un riferimento per la moltitudine di studenti e lavoratori impegnati nelle contestazioni, decisi a “cambiare il mondo”. Invece dello Champagne, ai compagni regala libri: le poesie di Pavese, di Lee Masters, di Evtusenko, di Prévert, i romanzi di García Márquez, i fumetti di Corto Maltese. Diventa l’esempio di come certe istanze possano entrare nel mondo del calcio, che in Italia è per antonomasia lo sport più popolare, ma i cui protagonisti-idoli sono spesso molto lontani dal popolo. Questa è la sua storia, dentro e fuori dal campo. Prefazione Renzo Ulivieri.
Oltre i 90 minuti. Storie di resistenza nel calcio
Francesco Fontana
Libro: Libro in brossura
editore: Villaggio Maori
anno edizione: 2020
pagine: 109
Dalle gradinate della curva ovest dello stadio di Ferrara sventola un drappo che raffigura il volto di Federico Aldrovandi. A Parigi, lo stadio del quartiere di Saint-Ouen è intitolato al medico antifascista Jean-Claude Bauer, vittima dei nazisti. A Scampia i pantaloncini li portano le ragazze. Ad Amburgo, all’interno del Millerntor-Stadion c’è un enorme striscione arcobaleno. A Varese c’è Hamdi, arrivato dall’Egitto su un barcone passando per Lampedusa, che sogna di diventare come Salah. Questi sono solo alcuni dei luoghi in cui il calcio diventa portavoce di urgenti istanze sociali e se la società intera è in continua evoluzione e aperta verso nuove realtà, il calcio deve farsene interprete e manifesto. Qui il calcio si mostra fuori dal suo sistema sportivo di riferimento: è parlato, esaltato, tifato soprattutto nei momenti in cui non è giocato. Le testimonianze e le esperienze di un calcio inclusivo e lontano da violenze e business sfidano i luoghi comuni, fanno crollare tutta la letteratura di insulti e di stereotipi, scardinano l’univoca visione maschilista – bomberista – che attanaglia non solo il mondo dello sport, ma la società nella sua interezza. Prefazione di Paolo Sollier.
Fullball
Paolo Bertini
Libro: Libro in brossura
editore: Golem Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 101
L'idea di scrivere "Fullball" nasce dal proposito di pescare, un po' a caso, nel flusso del tempo per ritrovare volti, immagini ed emozioni da preservare dalla polvere dell'oblio. Il tentativo è quello di provare a fermare frammenti di vite così normali da sembrare straordinarie. "Fullball" è il modo in cui mia madre chiamava il calcio, ma anche una parola capace di evocare un mondo che ormai non esiste più fatto di partite memorabili, bar dove si discuteva di calcio e politica e portieri con tre sole dita nella mano destra. Prefazione di Paolo Solier.
Calci e sputi e colpi di testa
Paolo Sollier
Libro: Libro in brossura
editore: Kaos
anno edizione: 2008
pagine: 186
«Mi confesso piuttosto sorpreso dello stupore per il mio libro Calci e sputi e colpi di testa. Come, dicono, un calciatore che scrive?! Ma i calciatori non sono quelle cose che rotolano dietro una palla, coi muscoli, coi titoli sul giornale? Questo libro a pezzi, a schegge, a proiettili, fratturato in due anni di vita, è un po’ una fotografia. Un’esperienza sistemata in un grand’angolo impietoso. Ci sono anche le cose spiacevoli, le facce sbagliate, le non certezze... E qui c’è il vero perché del libro: la smitizzazione di un ambiente “intoccabile”, scalpellato con uno strumento semplicissimo: la sincerità. E fa male, a giudicare dalle polemiche e dalla malafede con cui sono stato attaccato. Ma le polemiche sono benzina per tirare avanti, e la malafede, come la fede, pare sia un mistero, un dono, un averne le tasche piene senza sapere il perché. Certo, scrivere un libro non è difficile. Difficile è sopportare che lo leggano e lo giudichino anche gli imbecilli. Pazienza.» P.S., “Epoca”, novembre 1976
Spogliatoio
Paolo Sollier, Paolo La Bua
Libro: Libro in brossura
editore: Kaos
anno edizione: 2008
pagine: 204
Darwin Pastorin: «Queste sono pagine che ci confortano, in special modo oggi: sono la contrapposizione a un calcio sempre più industria, “lontananza”, denaro, superficialità. Ai calciatori che hanno voglia di “sapere”, consiglio questo dialogare fitto tra Sollier e La Bua». Gian Paolo Ormezzano: «Leggo Sollier nella “traduzione” di Paolo La Bua, e faccio segno di sì con la testa, continuamente. E se per caso, sforzandomi, riesco a dire che magari da lui mi aspettavo un altro libro, pieno di gol, di ricordi fortissimi, violenti, anche trucidi, lo dico egoisticamente per me...».