Libri di Paolo Tanda
Attività amministrativa e sindacato del giudice ordinario: il caso del permesso edilizio illegittimo
Paolo Tanda
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2023
pagine: 180
Molteplici vicende giudiziarie hanno fatto emergere, anche di recente, la centralità e la delicatezza della problematica attinente all'ampiezza del sindacato del giudice ordinario (g.o.) sull'azione amministrativa e, più in generale, al rapporto tra potere giudiziario e potere esecutivo. Si tratta di problematica che ha avuto il suo massimo approfondimento nel settore della materia edilizia, in quanto negli anni settanta dello scorso secolo, per reprimere il dilagante fenomeno dell'abusivismo edilizio, molti Pretori iniziarono a sindacare la legittimità dell'atto amministrativo, sottoponendo al medesimo trattamento sanzionatorio l'ipotesi di licenza edilizia mancante e quella di licenza edilizia illegittima. Tale problematica, tuttavia, va ben oltre lo specifico contesto degli illeciti urbanistico-edilizi, fino ad involgere la più ampia tematica del sindacato del g.o. sull'azione amministrativa. In tale ambito è concreto il rischio di una illegittima invasione, da parte del g.o., di aree istituzionalmente spettanti ad altro potere dello Stato. Ciò è dovuto soprattutto al continuo incremento del controllo dello stesso g.o. sull'azione amministrativa, incremento causato anche da un diffuso atteggiamento di sfiducia nella capacità della P.A. di gestire beni di importanza vitale. Il g.o. (e, in particolare, quello penale), nel costante tentativo di rimediare allo scarso intervento dell'autorità amministrativa, rappresenta un fondamentale strumento di contrasto all'abusivismo edilizio. È, però, in totale antitesi con la funzione giurisdizionale qualunque atteggiamento del g.o. diretto a sostituire una sua valutazione a quella del legislatore. Il raggiungimento di tale obiettivo passa anche attraverso una corretta interpretazione della norma prevista dall'art. 5 LAC, che regola il potere di disapplicazione dell'atto amministrativo da parte del g.o. Non è semplice risolvere il problema della possibilità di configurare o meno l'illecito della realizzazione di lavori in assenza di permesso edilizio anche quando quest'ultimo sia soltanto illegittimo. In riferimento a tale specifica ipotesi (in cui la fattispecie criminosa prevede, tra gli elementi costitutivi, un provvedimento amministrativo ampliativo) il presente lavoro tende a dimostrare che non è configurabile il potere di disapplicazione del g.o. Inoltre, lo stesso lavoro cerca anche di provare che il necessario potere del g.o. di valutare la legittimità del provvedimento amministrativo è una diretta conseguenza non del potere previsto dal citato art. 5, ma di un'attività di interpretazione della norma giuridica fondata sulla natura del bene giuridico tutelato e su ogni altro elemento utile per ricostruire l'intenzione del legislatore. Il presente studio punta anche a dimostrare non solo che il citato potere di disapplicazione debba essere escluso - oltre che nella sopraindicata ipotesi - pure nel caso in cui la fattispecie criminosa contempli, tra i suoi elementi costitutivi, la qualificazione (legittimità/illegittimità) dell'atto amministrativo, ma anche che il potere di disapplicazione del g.o. deve ritenersi ammissibile unicamente nelle ipotesi di reato che contengano, tra gli elementi essenziali, un provvedimento amministrativo restrittivo. Tale ultima specifica ipotesi deve ritenersi l'unica forma ammissibile di disapplicazione di un provvedimento amministrativo illegittimo da parte del giudice penale.
I reati urbanistico-edilizi
Paolo Tanda
Libro: Libro in brossura
editore: CEDAM
anno edizione: 2022
pagine: 1000
Il libro tratta la complessa panoramica dei reati urbanistico-edilizi offrendo una documentazione completa e aggiornata dei vari orientamenti di dottrina e giurisprudenza con particolare attenzione alle recenti pronunce della Corte europea dei diritti dell’uomo, della Corte costituzionale e della Corte di Cassazione. Si sofferma sul sistema sanzionatorio predisposto dal Testo Unico in materia di edilizia, analizzando i molteplici illeciti. L’autore approfondisce anche uno degli aspetti più complessi e tormentati dell’intera materia urbanistico-edilizia e cioè quello relativo all’ipotesi di attività edificatoria posta in essere con permesso di costruire (non mancante ma) illegittimo. Assoluto rilievo viene dato all’analisi del dato normativo e dei più recenti interventi riformatori, fino alla memorabile conquista dell’introduzione nella Costituzione italiana della tutela dell’ambiente da parte della recente Riforma costituzionale dell’8 febbraio 2022 attraverso la modifica dei relativi artt. 9 e 41.
Contributo allo studio sul dualismo giurisdizionale
Paolo Tanda
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2017
pagine: 240
Il lavoro cerca di dimostrare l'infondatezza dell'orientamento che ritiene che si vada verso il superamento dei cc.dd. criteri di riparto e della differenza tra "attribuzione" e "ripartizione", oltre che della distinzione tra la giurisdizione ordinaria e quella amministrativa, confutando anche l'opinione di chi sostiene che quest'ultima viene, oggi, a connotarsi come un potere specifico esercitabile nell'ambito dell'unitaria funzione giurisdizionale.
Il ricorso straordinario al Capo dello Stato. Atti del Convegno (Roma, 9 ottobre 2014)
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2015
pagine: IX-230
La travagliata storia, che da circa trecento anni caratterizza l'istituto del ricorso straordinario al Capo dello Stato, è fatta di fasi fortemente altalenanti che, come un pendolo, sono oscillate tra una posizione favorevole all'ampliamento della portata del rimedio in esame ed una propensa addirittura alla sua totale eliminazione. Tali oscillazioni scaturiscono dai non pochi cambiamenti di orientamento determinatisi nel tempo soprattutto sulla natura giuridica del ricorso straordinario e, quindi, sul suo inquadramento sistematico. Nemmeno la recente convergenza, alquanto rara su problematiche di giustizia amministrativa, tra l'Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato e le Sezioni Unite della Corte di Cassazione, in relazione alla cd. giurisdizionalizzazione del ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, ha posto fine alle molte problematiche relative a tale rimedio e, in particolare, alla questione sulla natura giuridica dello stesso.
Le nuove prospettive del ricorso straordinario al capo dello Stato
Paolo Tanda
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2014
pagine: VIII-156
"Dalla nascita del ricorso straordinario al Capo dello Stato sono passati quasi trecento anni durante i quali si è assistito - tranne rari momenti di parziale inversione di tendenza - ad un lento declino di un istituto non sempre capace di dare risposte concrete sul piano dell'effettività della tutela. Un'impennata sotto questo profilo c'è stata con due fondamentali innovazioni legislative: la riforma attuata con la legge n. 69/2009 e l'introduzione del codice del processo amministrativo. A seguito di questi due importanti interventi si sono aperte per il ricorso straordinario prospettive prima impensabili. Certo, la fase che è in atto sembra ineluttabilmente proiettata verso un continuo avvicinamento tra l'istituto oggetto del presente studio ed il ricorso innanzi al giudice amministrativo. Tuttavia, tale fase ovviamente non potrà mai portare ad una commistione tra i due succitati istituti: il ricorso straordinario al Capo dello Stato deve conservare, rispetto al ricorso innanzi al giudice amministrativo, non solo la sua autonomia, ma anche e soprattutto la sua specialità. Infatti, come si cercherà di dimostrare, si può dire di essere in presenza, nell'ambito in esame, di un rito speciale in un unico grado incentrato sull'accordo delle parti, rispetto al quale non tutte le regole ed i principi del processo amministrativo risultano essere applicabili. Sotto questo profilo si può parlare del ricorso straordinario come di un "cantiere aperto".
Elementi di giustizia amministrativa
Paolo Tanda
Libro: Libro in brossura
editore: CEDAM
anno edizione: 2011
pagine: XIV-528
Il volume "Elementi di giustizia amministrativa" tratteggia gli elementi di maggior rilievo del complesso sistema di "guarentigie" sostanziali e processuali predisposto dell'ordinamento giuridico per tutelare il cittadino nei confronti degli atti e dei comportamenti della P.A. Tale sistema ha ricevuto nuova linfa dalla recente introduzione del codice del processo amministrativo che ha costituito una vera e propria svolta epocale: infatti, per la prima volta nel campo del diritto amministrativo un codice processuale viene a collocarsi a fianco degli altri quattro codici dell'ordinamento italiano (civile, penale, di procedura civile e di procedura penale). Sul piano formale la codificazione tende a perseguire evidenti finalità di unificazione, chiarificazione e coordinamento. Sul piano sostanziale, invece, l'obiettivo del nuovo codice è quello di tradurre in disposizioni codificate i consolidati orientamenti giurisprudenziali, che hanno portato ad attribuire al giudice amministrativo strumenti di tutela assimilabili a quelli di cui dispone il giudice ordinario. Il volume cerca di dare un quadro generale del sopraindicato sistema con ampi richiami alla più recente dottrina e giurisprudenza.
I reati urbanistico-edilizi
Paolo Tanda
Libro: Libro in brossura
editore: CEDAM
anno edizione: 2019
pagine: 928
Il volume tratta in maniera organica la complessa panoramica dei reati urbanistico-edilizi e del relativo sistema sanzionatorio predisposto dal Testo Unico in materia di edilizia. L'analisi è stata estesa anche ad ipotesi - i reati paesaggistico-ambientali - che a stretto rigore non rientrano nell'ambito specificamente urbanistico; per la stessa ragione vengono trattati anche gli imprescindibili profili processuali (sequestro del manufatto abusivo, costituzione di parte civile e confisca penale) della materia in esame, e anche l'articolata disciplina della sanatoria delle opere abusive. L'ultimo capitolo, poi, approfondisce uno degli aspetti più complessi e tormentati dell'intera materia urbanistico-edilizia e cioè quello relativo all'ipotesi di attività edificatoria posta in essere con permesso di costruire (non mancante ma) illegittimo. Con ampi richiami al variegato panorama delle elaborazioni dottrinali e degli indirizzi giurisprudenziali più recenti (soprattutto della Suprema Corte di Cassazione e della Corte europea dei diritti dell'uomo), oltre che dei fondamentali interventi correttivi della Corte Costituzionale: tutto ciò conferisce al volume una duplice valenza, teorica e pratica, che lo rendono un utile strumento tanto per lo studioso quanto per l'operatore del diritto. L'abbondante casistica giurisprudenziale risulta non solo aggiornata, ma anche completa, consentendo un'esauriente ricostruzione degli istituti giuridici trattati. Notevole rilievo viene dato anche all'analisi del dato normativo e soprattutto dei più recenti interventi riformatori, rendendo il volume un utile ed aggiornato strumento operativo, la cui consultazione è resa particolarmente agevole da un ricco indice analitico.
I reati urbanistico-edilizi
Paolo Tanda
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: CEDAM
anno edizione: 2016
pagine: XXIII-988
Il volume è dedicato ai reati urbanistico-edilizi di cui offre un'accurata ricostruzione delle elaborazioni dottrinali, degli orientamenti giurisprudenziali più recenti (soprattutto della Suprema Corte di Cassazione e della Corte europea dei diritti dell'uomo) e degli interventi "correttivi" della Corte Costituzionale. L'opera si sofferma sul sistema sanzionatorio predisposto dal Testo Unico in materia di edilizia, analizzando i molteplici illeciti. Per completezza, l'analisi è stata estesa anche ad ipotesi - i reati paesaggistico-ambientali - che a stretto rigore non rientrano nell'ambito specificamente urbanistico. Viene dato rilievo non solo agli imprescindibili profili processuali (sequestro del manufatto abusivo, costituzione di parte civile e confisca penale) ma anche all'articolata disciplina della sanatoria delle opere abusive. Viene approfondito uno degli aspetti più complessi e tormentati dell'intera materia, quello relativo all'ipotesi di attività edificatoria posta in essere con permesso di costruire (non mancante ma) illegittimo. Amplissima la casistica giurisprudenziale citata, nella convinzione che la conoscenza del dato pretorio costituisce un fondamentale indice di riferimento per chi opera nel settore in esame. Notevole rilievo viene dato all'analisi del dato normativo, rendendo il volume un utile ed aggiornato strumento operativo, la cui consultazione è resa particolarmente agevole da un ricco indice analitico.
I reati urbanistico-edilizi
Paolo Tanda
Libro: Libro in brossura
editore: CEDAM
anno edizione: 2013
pagine: 972
Controlli amministrativi e modelli di governance della pubblica amministrazione
Paolo Tanda
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2012
pagine: 392
I reati urbanistico-edilizi
Paolo Tanda
Libro
editore: CEDAM
anno edizione: 2010
pagine: XX-870
Il presente lavoro illustra il tema degli illeciti urbanistici ed edilizi nel rispetto dei principi delle due branche del diritto che tale materia va inevitabilmente a toccare: il diritto amministrativo e il diritto penale. L'obiettivo, pienamente centrato, dell'opera è quello di ridisegnare la complessa panoramica dei reati urbanistico-edilizi attraverso un'accurata analisi degli orientamenti giurisprudenziali e dottrinali degli ultimi decenni, senza tralasciare le novellazioni legislative in materia: partendo proprio dall'imprescindibile dato normativo, rappresentato in maniera centrale dal d.p.r. n. 380/01, l'autore fornisce, infatti, una preziosa raccolta di posizioni scientifiche e di pronunce giurisprudenziali aggiornata alla fine del 2009. È proprio attraverso il costante riferimento al diritto vivente che il lavoro presenta le tematiche del sistema sanzionatorio penale predisposto dal T.U. dell'edilizia analizzando le diverse figure di illecito dallo stesso previste e soffermandosi, dopo un capitolo dedicato alla disamina delle attività sottoposte alla mera denuncia di inizio di attività contrapposte a quelle totalmente libere, sulle figure di particolare allarme sociale della lottizzazione abusiva e dei reati (non rientranti a stretto rigore nella materia urbanistico-edilizia ma oggetto di trattazione per completezza) paesaggistico-ambientali.

