Libri di Pietro Clemente
Il canto del nord
Pietro Clemente, Anna Iuso, Elena Bachiddu
Libro: Libro rilegato
editore: CISU
anno edizione: 2007
pagine: 272
Questo libro è dedicato al tema dell'emigrazione italiana rappresentata attraverso la scrittura degli stessi emigranti, documentata nell'Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano. Tra i molti testi di tipo memorialistico e autobiografico sono stati selezionati quei gruppi che si riferivano alla stessa città o a destinazioni lavorative comuni. Così facendo sono emersi tre luoghi di emigrazione più rappresentati: Milano, Torino e le miniere del Nord Europa. Il numero di testi trovati e proposti nel volume è assai limitato, ed è evidente che non è possibile pensare che questi scritti rappresentino l'emigrazione di centinaia di migliaia di persone. Essi, forse, rappresentano la punta dell'iceberg, e narrano di alcune migrazioni che sono apparse riuscite, compiute, conciliate tanto da essere narrate anche negli aspetti del dolore.
Graffiti di museografia antropologica italiana
Pietro Clemente
Libro
editore: Protagon Editori Toscani
anno edizione: 1996
pagine: 328
Persone dall'Africa
Pietro Clemente, Alberto M. Sobrero
Libro
editore: CISU
anno edizione: 1998
pagine: XXXII-168
Triglie di scoglio. Tracce del Sessantotto cagliaritano
Pietro Clemente
Libro
editore: CUEC Editrice
anno edizione: 2002
pagine: 152
Fuori era notte. I presepi
Gianni Murtas, Maria Lai, Pietro Clemente
Libro: Copertina rigida
editore: AD-Arte Duchamp
anno edizione: 2004
pagine: 156
Fuori era notte. Brani scelti
Gianni Murtas, Maria Lai, Pietro Clemente
Libro: Copertina morbida
editore: AD-Arte Duchamp
anno edizione: 2004
pagine: 32
Museografia e comunicazione di massa
Pietro Clemente
Libro
editore: Aracne
anno edizione: 2004
pagine: 104
Le parole degli altri. Gli antropologi e le storie della vita
Pietro Clemente
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2013
pagine: 272
Le storie di vita sono fonte, documento, metodo e genere che ben rappresentano le proprietà del sapere antropologico. Il loro riconoscimento in termini scientifici e conoscitivi è stato uno degli obiettivi primari dell'autore, l'antropologo Pietro Clemente, che ne ha descritto il valore culturale contribuendo a tenere sempre acceso un interesse esploso alla fine degli anni Settanta e ancora attuale. Nell'arco di trent'anni la sua voce, tra le più autorevoli in materia, si è moltiplicata seguendo percorsi non sempre canonici. Se ne trovano tracce in bollettini, nelle dispense didattiche mai edite, in articoli pubblicati da riviste straniere e mai tradotti in italiano, o nelle numerose pagine scritte per introdurre le vite degli altri, eroi o eroine della storia quotidiana. Di fronte a questa caleidoscopica produzione, talvolta frammentaria e spesso difficilmente reperibile, il libro cerca di mettere ordine. Per colmare una lacuna dell'antropologia italiana offre al lettore un percorso coerente strutturato in tre parti: la prima è dedicata alla tradizione italiana di studi sulla cultura popolare, e contestualizza il dibattito sulle storie di vita in quello più vasto dedicato alla storia orale e alle fonti orali; la seconda è dedicata a una riflessione sullo statuto conoscitivo delle storie di vita nel farsi della ricerca antropologica; la terza infine raccoglie alcune interpretazioni esemplari delle vite degli altri, che l'autore ha introdotto nel corso della sua carriera.
La merigge. Racconti per il futuro
Fabio Roggiolani
Libro: Libro in brossura
editore: Fuorionda
anno edizione: 2023
pagine: 240
Un’autobiografia antiretorica delle proprie radici, quella che Fabio Roggiolani tratteggia con istantanee fulminanti e aneddoti, procedendo più per sottrazione che per enfasi. Un viaggio nella memoria che non concede nulla alla nostalgia facile né all’altrettanto facile risentimento, entrambi esorcizzati dalla risata dissacrante. E dalla ruvida natura del dialetto – ruvido come sa esserlo il dialetto della Valdichiana –, adottato per evocare i riti di una quotidianità intensamente simbolica. È una storia minima, personale, quella dell’autore, che si iscrive però nella storia del Paese e delle sue trasformazioni. È la storia dell’estrema sopravvivenza, tra gli anni Sessanta e Settanta, del rapporto di mezzadria nelle nostre campagne, poco prima che l’onda d’urto di un cambiamento epocale ne decretasse la fine. È anche la storia dell’emancipazione di un’intera famiglia dalla condizione di contadini asserviti – condizione riscattata da un solido senso di dignità e di cura reciproca – attraverso l’esodo, prima nel vicino paese e infine in città. Un percorso, per ognuno di loro, liberatorio e insieme difficile e ambivalente, segnato dalla fatica e dallo spaesamento alla ricerca di un nuovo ruolo sociale. “La merigge” racconta come sia possibile non solo affrancarsi dall’impronta di un immobilismo secolare ma diventare protagonisti della propria storia personale: a fare da bussola, nel processo di maturazione dell’autore, le figure del suo mondo affettivo, familiare e non solo – maestri a vario titolo di una nuova visione dei rapporti – e l’incontro con i valori della solidarietà e dell’impegno civile. Prefazione di Pietro Clemente.
Patrimonio etnografico immateriale in Toscana
Pietro Clemente, Fabio Mugnaini, Fabio Dei
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2015
pagine: 208
Vivere e scrivere dalla Basilicata storie di andata e ritorno
Egidio Mileo
Libro: Libro rilegato
editore: Edizioni Giannatelli
anno edizione: 2017
pagine: 392
La scrittura di Egidio Mileo, vincitore nel 1991 del Premio Pieve di Santo Stefano con “Il Salumificio”, non è una scrittura semplice. Mileo ha un rapporto di amicizia e di confidenza con la scrittura. Si sente parte del mondo degli autori, e vorrebbe che i suoi scritti fossero sottoposti alla verifica dei lettori, fossero pubblici, perché su di essi avviene un investimento forte di natura individuale ed etica. I testi di Mileo sono poco conosciuti nella sua regione, la Basilicata. Ecco: il senso di questo libro è quello di mettere a disposizione della comunità latronichese, e lucana in genere, testi che possano dare un senso unitario alla storia collettiva di un popolo. In questo volume abbiamo raccolto solo tre dei molti testi da lui prodotti nel tempo: Il signor Manzoni, Il derubato e Il telescriventista. Testi circoscritti e memoriali ma di una certa ampiezza narrativa.
Acqua di luna e farina di stelle. Tutta l’umanità è nel pane
Elsa Di Meo
Libro: Libro rilegato
editore: Edizioni Efesto
anno edizione: 2018
pagine: 204
"Con 'Acqua di luna e farina di stelle', Elsa Di Meo ci conduce in un viaggio globale – nel tempo e nello spazio – che riguarda il meraviglioso mondo del pane. È un viaggio che ha fatto e che racconta – come fanno i grandi viaggiatori – al suo ritorno. Il testo dà il tono di una ‘epica minore’ che lega il pane – nella sua ricerca – alle genti della terra, ai popoli nelle loro diversità e nelle loro similitudini, perché quasi ovunque il pane è vita elementare della gente, e si lega a un ciclo agricolo vitale che comincia con il seme, con la crescita e la mietitura, con la trebbiatura e la molitura, e quindi con varie farine di stelle che si sposano con l’acqua di luna per diventare cibo di vita. L'autrice segue il percorso metaforico e simbolico del pane in due direzioni, quella del sacro e quella dell’universalismo del nesso simbolico che il ciclo del pane (dal seme all’alimento) ha con la vita quotidiana della gente comune. E lo fa con documentazione archeologica e storica, e fonti storico artistiche e di civiltà varie." (dalla prefazione di Pietro Clemente)