Libri di Roberto De Simone
Dell'Arco Giovanna d'Arco. Mystère cinematografico per musica
Roberto De Simone
Libro: Libro in brossura
editore: Colonnese
anno edizione: 2024
pagine: 160
Con la vivace curiosità culturale e le geniali intuizioni che lo contraddistinguono, in questo suo nuovo lavoro, Roberto De Simone ripercorre e reinterpreta la vicenda e la figura di Giovanna d’Arco, per lungo tempo persistente «in immagini, parole, suoni», dal cinema alla letteratura, alla musica (sinfonica o di consumo): «una presenza quasi come una necessità rappresentativa, radicata, probabilmente, ad un vuoto progressivo dell’informe immaginario di massa». Partendo da una pregevole edizione degli atti del processo trovata in una libreria antiquaria di Parigi, De Simone accarezza l’idea di avventurarsi nella scrittura di un’opera teatrale, e ripercorre la lettura dei testi drammaturgici ispirati al personaggio di Giovanna, liberandolo dalla patina romantica e “canonica”. Il risultato è un “Mystère cinematografico per musica” che riprende le diverse “voci”, da quelle istituzionali del processo a quelle popolari del mercato e dei cantastorie, per costruire un vivace e variegato palinsesto di uno dei più affascinanti e controversi miti storici dell’Europa moderna.
L'opera buffa del giovedì santo
Roberto De Simone
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1999
pagine: 93
Nel labirintico gioco rappresentativo di frammenti storici, di elementi mitici, ritualistici e tradizionali, di segmenti del nostro tempo, drammatici corpi di antica dolenza, di rimandi all'attuale vivere senza memoria. Nel Settecento Napoli è la capitale del regno borbonico: una città famosa che non riesce né a risolvere i suoi problemi di vita sociale, né a diventare il fulcro della vita culturale italiana; una città ferma al giovedì santo, in attesa di risorgere.
Novelle K 666. Fra Mozart e Napoli
Roberto De Simone
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2007
pagine: 205
Sulle orme di Mozart nel ventre di Napoli. Gli echi del Don Giovanni fra i teschi delle Fontanelle, Papageno e la ciaramella di 'zi Rocco, il principe di Sansevero e l'enigma di un magico anello. E ancora, la voce di Sylvie Vartan e i tamburi ipnotici dei fujenti; lettere segrete e misteri del Conservatorio; tra cadenze e scadenze, lo show e i business del Commendator Salieri. Storie, emozioni e ricordi si intrecciano in queste sette novelle del maestro indiscusso della cultura musicale napoletana: un De Simone intenso e graffiante che sembra volersi calare sotto la pelle della sua città, dove il tempo si confonde in impressioni e sovrimpressioni, dove il quotidiano, il sublime e il grottesco si mescolano e si scontrano sprigionando scintille sulfuree.
La gatta Cenerentola. Favola in musica in tre atti
Roberto De Simone
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1997
pagine: VII-135
"Quando cominciai a pensare alla gatta Cenerentola pensai spontaneamente ad un melodramma: un melodramma nuovo e antico nello stesso tempo come nuove e antiche sono le favole nel momento in cui si raccontano. Un melodramma come favola dove si canta per parlare e si parla per cantare o come favola di un melodramma dove tutti capiscono anche ciò che non si capisce solo a parole. E allora quali parole da rivestire di suoni o suoni da rivestire di parole magari senza parole? Quelle di un modo di parlare diverso da quello usato per vendere carne in scatola e perciò quelle di un mondo diverso dove tutte le lingue sono una una e le parole e le frasi sono le esperienze di una storia di paure, di amore e di odio, di violenze fatte e subite allo stesso modo da tutti. Quelle di un altro modo di parlare, non con la grammatica e il vocabolario, ma con gli oggetti del lavoro di tutti i giorni, con i gesti ripetuti dalle stesse persone per mille anni così come nascere, fare l'amore, morire, nel senso di una gioia, di una paura, di una maledizione, di una fatica o di un gioco come il sole e la luna fanno, hanno fatto e faranno".
Tra le pieghe della storia. Conversazioni con Alessandro Pagliara e Anita Pesce
Roberto De Simone
Libro: Libro rilegato
editore: Scienze e Lettere
anno edizione: 2020
pagine: 208
[...] Nell'isolante desertificazione temporale, perduti nel regresso e prigionieri dell'eccesso, ciascuna camera di casa era diventata cella carceraria dell'arresto globale. [...] La sorpresa interna – come di consueto – la scartocciammo nella settimana "in Albis": una sorpresa che ci piombò addosso in quei giorni in cui i conti tornavano in nome di una pizzaiola napoletanità culturale, campanilistica ma universale. E già! Proprio Benedetto Croce in persona, isolato come tutti in una sua villa di villeggiatura al Vomero alto, di lì avrebbe impartito delle lezioni lockdown a studenti universitari, insegnando loro a suonare le campane. [...] Frattanto i quattro Arcangeli, con l'occhio delle ali e le ali dell'occhio, rilevarono che l'innocenza non era più un'apposizione della follia e che la follia non era affatto un'apposizione dell'innocenza – come aveva espresso con boccacce scientifiche il genio di Einstein – e, mentre nel passato i mai erano relegati alla partecipazione ridente nel Carnevale, poi, da quando il Carnevale era divenuto quotidiano, essi non erano più bene identificabili né funzionali nel gioco delle parole [...]. (dall'Epilogo - Maggio 2020)
Prolegomeni al Socrate immaginario
Roberto De Simone
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2005
pagine: 88
Tre eccezionali firme - Galiani, Lorenzi e Paisiello -, portarono nell'ottobre del 1775 sul palcoscenico del Teatro Nuovo una famosa commedia in musica, il "Socrate immaginario". Una Napoli intelligente che trova nella grazia e nella follia del sorriso la sua chiave di interpretazione del mondo, riuscendo con lo sbuffo di una risata amara a rasciugare il tragico dalle sue lacrime e a restituirgli echi forse ancor più struggenti. Con i "Prolegomeni al Socrate immaginario", e un altrettanto acuto esercizio d'ironia, Roberto De Simone propone la sua rilettura dell'opera originale. Nasce così un testo che è surreale luogo narrativo in cui due opere teatrali, con antica intelligenza napoletana, conversano tra loro in un'armonia quasi alchemica.
Omaggio a Giovan Battista Pergolesi (1710-2010)
Roberto De Simone
Libro
editore: Grimaldi & C.
anno edizione: 2011
pagine: 48
Cinque voci per Gesualdo. Travestimento in musica e teatro di un mito d'amore, morte e magia
Roberto De Simone
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2013
pagine: 102
Il lavoro di De Simone è un omaggio al grande musicista Carlo Gesualdo. Potente nobile nella Napoli spagnola, Gesualdo innovò le strutture della composizione musicale aprendo strade che solo la musica moderna avrebbe poi battuto. Ma fu anche un assassino. O così fu giudicato dai tribunali di allora. Quel che sappiamo è che nella notte del 16 ottobre 1590 la moglie di Gesualdo fu uccisa e ferocemente mutilata insieme all'amante. Ripercorrendo le carte processuali, nella prima parte della pièce De Simone suggerisce, più che la responsabilità del musicista, un complotto politico-religioso ordito ai suoi danni dai potenti gesuiti napoletani. Nella seconda parte, il territorio dell'indagine "laica" lascia spazio a una serie di cortocircuiti temporali in cui il commissario Ingravallo, quello del "Pasticciaccio" di Gadda, torna sui i misteri di Gesualdo attraverso le figure di Jack lo Squartatore, Giordano Bruno, Pasolini e Lady Diana. Una storia in cui l'intreccio fra delitto, potere e arte si snoda e riannoda come in un sogno, in un incubo, in un delirio.
La canzone napolitana
Roberto De Simone
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2017
pagine: 482
La canzone napoletana studiata e raccontata non nei suoi aspetti folcloristici più standardizzati, ma come mito che affonda negli archetipi musicali più antichi, come sonorità rimosse dalla memoria e affioranti dove meno te l'aspetti: in un mercatino domenicale dove si vendono dischi di prima della guerra o nel negozio di un barbiere cantante che conserva tradizioni perse nei secoli. Roberto De Simone ci conduce in una ricerca che diventa inventario di testi e musiche, ma anche racconto di personaggi, di luoghi, di rappresentazioni popolari devote e profane. Sempre nei libri di De Simone alto e basso, popolare e colto si intrecciano indissolubilmente; così avviene anche in questo libro, che insieme al saggio sul Presepe napoletano è forse il suo capolavoro, la summa delle sue ricerche e della sua antropologia culturale. Dunque nelle pagine della Canzone napolitana l'arte canterina di un anonimo venditore ambulante e la raffinata poesia di Salvatore Di Giacomo vanno a braccetto fra loro, come i melodrammi di Rossini e Donizetti e la performance di tre femminelli in processione a un santuario. L'alternanza fra capitoli di rigorosa musicologia e altri di spericolata narrazione è più apparente che reale, perché nei capitoli storico-musicali si insinua la fiction (come in un bellissimo colloquio immaginario fra Torquato Tasso e Monteverdi) e nelle narrazioni c'è molta filologia (peraltro le partiture delle canzoni sono raccolte in fondo al volume). Attraverso la trattazione storica e il racconto, De Simone delinea un genere musicale ma tratteggia anche il ritratto della sua città: una Napoli cangiante nei secoli eppure sempre se stessa. Un collage di sovrapposizioni (splendidamente rappresentate in un parallelo visivo dalle illustrazioni di Gennaro Vallifuoco, antico sodale di De Simone) legato da un filo rosso che arriva fino alla seconda guerra mondiale e, attraverso le testimonianze più resistenti ai cambiamenti della modernità, a saperle trovare e ascoltare, fino ai giorni nostri.
Dichiarazioni d'amore e di guerra. La vita di un musicista fra storie d'amore e guerre del fascismo
Antonio Buonomo
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Musicali S. Simeoli
anno edizione: 2018
Prefazione di Roberto De Simone.
I’ll do my best to paint the winds green. Ediz. italiana e inglese
Roberto De Simone
Libro: Libro in brossura
editore: Viaindustriae
anno edizione: 2018
pagine: 190
Catalogo della mostra "Per dipingere i venti", per disegnare dal vero di Roberto De Simone, a cura di Myriam Laplante presso COLLI independent art gallery, Roma. “Catturare un momento fugace e trasformarlo in infinito” potrebbe essere la chiave per decifrare il lavoro sfaccettato di Roberto De Simone. La sua opera è poetica: sublime ma razionale, audace, ironica e abbagliante. Sin dai primi anni Ottanta ha lavorato con una serie di media: oggetti, disegni, fumogeni, luci, fenomeni naturali, dispositivi tecnici, video, audio, fotografie e installazioni. Dai lanci spaziali agli oggetti in scatola che potrebbero generare eventi reali, le sue visioni prendono vita: immagini non solo intrinsecamente legate alle parole, ma anche il risultato di un’accurata ricerca scientifica. La mostra, curata da Myriam Laplante, presenta opere emblematiche della sua poetica dell’infinito. Le installazioni sono dispositivi progettati non solo come semplici opere ma concepiti per produrre e moltiplicare il segno, per dipingere i venti, per attingere alla realtà.
L'oca d'oro. Commedia dell'arte e mistero in due parti
Roberto De Simone
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2019
pagine: 138
Tutto ha inizio con un prete, un medico e alcuni commedianti al capezzale del loro capocomico moribondo. Frasi di circostanza, un po' di impazienza per l'agonia troppo lunga. Poi, proprio quando il polso sembra fermarsi, il moribondo riesce faticosamente a parlare. Rimprovera gli attori, li dispone in modo che non lo «impallino», gli spiega che quando lui dice «non piangete!» loro devono piangere più forte, fa ingrandire il suo nome al centro del manifesto che annuncia la sua morte come fosse una locandina, e infine muore davvero invocando, con le ultime parole, l'applauso. Con questa scena spassosa, parodia dell'Attore di ogni tempo, inizia «L'oca d'oro», una vera e propria summa del teatro secondo De Simone. Dalla commedia dell'arte a Molière, da Shakespeare a Goethe, da Pirandello a Brecht, da Scarpetta a Totò, le scene comiche che si susseguono sono invenzioni che evocano una tradizione colta e popolare, lingue e dialetti diversi, canzoni e madrigali riscritti con la consueta filologia creativa di De Simone.