Libri di Roberto Escobar
I volti della paura
Roberto Escobar
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2023
pagine: 288
La paura è l'emozione più forte, e la più fraintesa. Ci rifiutiamo di indagarne i segreti. La temiamo come una nemica, ma non possiamo farne a meno per stare al mondo. È un campanello d'allarme: segnala un pericolo e spinge a fuggirlo, ma poi a volte suggerisce di sospendere la fuga, di conoscere quello che temiamo per trasformare il pericolo in un rischio consapevole, da affrontare e superare. Ecco i due volti della paura. Il primo difende quanto già abbiamo e siamo, come quando teniamo chiuse le porte di casa. L'altro induce ad aprire quelle porte e a varcarne la soglia, alla scoperta di ciò che potremo essere e avere. Ma c'è anche una paura che diventa terrore o angoscia, che ci lascia in balìa del pericolo, incapaci di arricchire le nostre vite con la curiosità. Da qui provengono molte sofferenze e miserie morali, e l'odio per chi non è di casa.
La libertà negli occhi
Roberto Escobar
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2006
pagine: 163
In un mondo in cui l'individuo ha l'impressione crescente di essere guidato da un potere che lo trascende, Roberto Escobar indica la possibilità e, anzi, la necessità, di riappropriarsi della signoria sulle proprie vite. Qual è il ruolo politico dell'occhio? In una prospettiva forse ovvia, i pochi "tengono d'occhio" i molti e lo sguardo del potere appare totale. Al tempo stesso, però, orientando il proprio sguardo verso i pochi e verso il loro "splendore" - corti, palazzi, monumenti, riti, simboli, spettacoli - i molti ne ricavano visioni del mondo e modelli di vita. Ma davvero si esaurisce in questo il senso politico del guardare ed esser guardati? Davvero lo "stare di fronte" è tutto dominato da un lato dalla sorveglianza occhiuta del potere, dall'altro dalla propensione a farsi imporre legittimità, giustizia, biografie? Sulla scorta delle idee di Camus, Canetti e Simmel, delle creazioni letterarie di Greene, Pasolini e Karen Blixen, nonché delle suggestioni pittoriche di Pieter Bruegel e di quelle cinematografiche di Peter Weir, l'autore afferma, con grande passione civile, la propria volontà di vincere la terribilità dei tempi ritrovando proprio nell'occhio la promessa d'una libertà imprevista.
Il cinema del fronte popolare. Francia (1934-37)
Roberto Escobar, Vittorio Giacci
Libro
editore: Bulzoni
anno edizione: 1990
pagine: 280
Paura e libertà
Roberto Escobar
Libro: Libro in brossura
editore: Morlacchi
anno edizione: 2009
pagine: 220
C'è una curiosità e c'è una passione, in questo libro. Perché gli uomini e le donne si consegnano al potere? Perché lo fanno tanto spesso con entusiasmo, accettando non solo di uccidere, ma anche di morire, prima moralmente e poi fisicamente? Questa è la curiosità. Quanto alla passione, la esprime una speranza: che ci siano vie di fuga da una tale pratica d'obbedienza e morte. E qual è il compito - uno dei compiti, almeno - del filosofo politico, se non di contribuire a immaginarne qualcuna? Questa speranza, d'altra parte, si lega alla consapevolezza che non ci sono mete ultime e definitive che guidino e garantiscano lo sforzo di fare del mondo un posto migliore. Troppo spesso, semmai, è la ricerca ostinata di una fuoriuscita "assoluta" dalla faticosa, splendida empiria di quel che è umano a farne un posto peggiore.
L'unico in rivolta. Vita e opera di Max Stirner
Raúl Zecca Castel
Libro: Libro in brossura
editore: Red Star Press
anno edizione: 2023
pagine: 192
Non esiste nessun filosofo che, come Max Stirner (1806-1856), possa dirsi tanto popolare, in virtù della circolazione de "L'unico e la sua proprietà" – il suo libro più famoso –, quanto sconosciuto, sia in rapporto alla sua vita che persino alla sua immagine, considerando che di questo autore non esistono fotografie. Resta il fatto che Johann Caspar Schmidt, vero nome di Max Stirner, diede contributi fondamentali allo sviluppo di concetti come quello di alienazione, anticipando riflessioni che saranno proprie dell'individualismo, del nichilismo e dell'esistenzialismo. Ma chi era Max Stirner? Cos'è che ha detto e cosa gli è stato attribuito in virtù, magari, della lettura de "L'ideologia tedesca" di Marx ed Engels o grazie alla fortuna postuma che ispirò una parte del movimento anarchico? Il libro di Raúl Zecca Castel affronta tali questioni entrando nella vita e nell'opera di Stirner, rendendo giustizia a un classico. A un autore, cioè, che non ha mai concluso di dire ciò che ha da dire. Prefazione di Roberto Escobar.
La paura del laico
Roberto Escobar
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2010
pagine: 113
Perché in un paese dai costumi secolarizzati come il nostro la politica si fa sempre meno laica? E quali conseguenze dobbiamo temerne per le nostre libertà? C'è un'emozione cupa che ormai vince su tutte, negli slogan dei partiti come nei nostri discorsi. È la paura dell'altro, la paura che divide il mondo tra noi e loro, tra dio e satana, tra civiltà e barbarie. Finite le vecchie ideologie, al loro posto c'è un nuovo racconto pubblico, non meno ideologico e forse ancora più totale. Dalla sua ha la forza capillare di una parte rilevante dei giornali e di quasi tutte le televisioni, queste e quelli coalizzati in una quotidiana macchina mediatica della paura. Come in ogni guerra, anche in questa ci sono vittime impreviste. Siamo noi. Chiusi nella miseria dell'odio, ci lasciamo convincere a rinunciare ai nostri stessi diritti civili. Di questo oggi dovremmo aver paura, non dell'altro che ci "invade". A questi temi, di incombente attualità, sono dedicate le riflessioni di Roberto Escobar che non rinuncia, pur nell'angoscia del presente, a indicare l'occasione di una nuova tenace speranza.
Eroi della politica. Storie di re, capi e fondatori
Roberto Escobar
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2012
pagine: 213
Storie vere e storie immaginarie di eroi fondatori e dei loro seguaci, di capi e di popoli, di despoti e di liberatori. Dal civile Odisseo che vince il Ciclope selvaggio e mostruoso a Cristoforo Colombo che inventa i cannibali. Poi Romolo, che fa nascere Roma dal rito etrusco d'un vomere di bronzo. Seguono il mago Merlino e Giuliano l'Apostata, a mostrarci come e perché si diventi re e imperatori. Ma il potere di un capo è fatto anche di sangue, inganni, tradimenti e morte, come si vede dall'esempio di Flavio Giuseppe o dalle malefatte del Riccardo III di Shakespeare. E si fonda anche sulla messa in scena rituale e grandiosa, come nel caso del Re Sole, di Napoleone e di Hitler, che ai monumenti e alle pietre affidano la propria passione di sopravvivenza millenaria. Infine, in un immaginario happy end, la grandezza di Francesco d'Assisi, e della sua utopia d'un gregge senza pastore, e quella di Nelson Mandela, fatta di amore per la vita e di responsabilità.
La fedeltà di Don Giovanni
Roberto Escobar
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2014
pagine: 160
Chi è davvero Don Giovanni? Un amatore compulsivo? Un peccatore? Un ribelle? Un eroe della libertà? Nelle sue mille incarnazioni il "burlador de Sevilla" è stato tutto questo e molto altro ancora. Da Tirso de Molina a Goldoni e Dumas, da Merimée, Balzac e Baudelaire fino a Nietzsche, Brecht, Brancati e Saramago, Don Giovanni, non solo peccatore né soltanto irriducibile seduttore, è il campione di una scelta: quella di chi antepone la propria ragione, il proprio desiderio, la propria dignità e libertà alla prepotenza "di pietra" di un assoluto extraumano e antiumano. La sua arma: la fedeltà a se stesso.
Metamorfosi della paura
Roberto Escobar
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2015
pagine: 224
Finita l'appartenenza legata alle ideologie, si va diffondendo un'appartenenza etnica, minima, localistica; riemergono i meccanismi più arcaici che fondano e regolano il sentimento di identità, dei gruppi come dei singoli. Animali senza artigli, sprovvisti di strumenti istintuali adeguati per sopravvivere, gli uomini vivono sul margine del disordine. Per vincere questa precarietà, i gruppi si chiudono in confini, materiali ma anche e soprattutto rituali e simbolici, ed espellono la paura rovesciandola in odio per il nemico esterno o lo straniero interno: l'immigrato, il nero, l'ebreo, lo zingaro.
Totò. Avventure di una marionetta
Roberto Escobar
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2017
pagine: 144
Il 15 aprile 1967 moriva Totò; dopo di lui nessun altro ci ha fatto ridere tanto. Maschera, marionetta, attore, Totò sta dentro una genealogia millenaria, popolaresca e dissacrante, che dal dio Pan scende fino a Bertoldo e a Pinocchio. Niente merita riguardo, ai suoi occhia né l'autorità né il significato. È esplosione di desiderio, rivincita delbasso sull'alto, trionfo della fame, del corpo, dell'amore su qualsiasi pretesa di coerenza e di ordine. Gerarchie, onori, verità, senso comune: Totò li riduce ad assurdità, travolgendoli in un fiume di parole impazzite e di battute fulminanti.
Il buono del mondo. Le ragioni della solidarietà
Roberto Escobar
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2018
pagine: 200
Solidarietà, empatia, simpatia, compassione: parole di cui oggi nel discorso pubblico e nel linguaggio della politica si è quasi persa traccia. E questo, proprio mentre milioni di uomini e donne chiedono aiuto attraversando mari e tribolazioni, e mentre la povertà e le diseguaglianze crescono anche nel mondo ricco. Perché entrare in contatto con le emozioni altrui è diventato così difficile? E che cosa accade quando un essere umano le vede e le sente, le emozioni dell'altro? È subito spinto a condividerle, a muoversi in aiuto del prossimo in difficoltà, o per decidersi a farlo ha bisogno di un Dio, di una Verità, di un'Ideologia?
Il mondo di Woody
Roberto Escobar
Libro
editore: Il Mulino
anno edizione: 2020
pagine: 160
Nato a Brooklyn il primo dicembre del 1935, non troppo lontano da Coney Island e dalle montagne russe del luna park, Allan Stewart Königsberg a 17 anni cambia all'anagrafe il nome in Heywood Allen, che presto diventa Woody Allen. A tutto il 2019 ha scritto e girato, e spesso interpretato, quarantotto film per il grande schermo, da "Che fai, rubi?" a "Un giorno di pioggia a New York", e uno per la televisione. Un nuovo film, "Rifkin's Festival", è in postproduzione. Pare che ogni lunedì suoni il clarinetto con la sua New Orleans Jazz Band al Café Carlyle di Manhattan. Molto amato, soprattutto in Europa, e molto odiato, soprattutto negli Usa, è stato ed è un grande comico, e al pari di ogni grande comico è stato ed è un grande tragico. Come direbbe lui, non senza ironia, Allan Stewart Königsberg alias Woody Allen è un autore e un uomo con a huge worldview, con un'ampia visione del mondo. Scritte non sul suo cinema, ma nei suoi film e con i suoi personaggi, queste pagine cercano di raccontarla.