Libri di Roberto Secchi
Itinerari dello sguardo in architettura
Roberto Secchi
Libro: Libro in brossura
editore: Tab edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 368
Nell'attesa di visitare un edificio ci aspettiamo qualcosa di più che un'efficace soluzione funzionale. C'è una curiosità da soddisfare e una speranza di esserne piacevolmente colpiti, di poterne usufruire con i sensi e l'intelletto. È qui che architettura e narrazione si incontrano e mostrano elementi di connessione, affinché il fruitore possa sentirsi accolto e affascinato. L'autore sceglie venticinque esperienze in cui narra gli incontri con le opere architettoniche che hanno lasciato in lui una traccia significativa e sono stati fondamentali per la sua formazione, attraverso un'interpretazione legata ai ricordi e alla rielaborazione di un vissuto personale. Appunti di viaggio, densi di vita e passione, in cui le descrizioni seguono l'ordine degli itinerari dello sguardo, sempre affascinato e curioso.
Abitare i paesaggi della dispersione. Housing e progettazione urbana
Roberto Secchi
Libro: Libro in brossura
editore: Tab edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 228
Il fenomeno della dispersione urbana, anche conosciuto come città diffusa, si afferma in Italia già nei primi anni Novanta, quando si cerca di porvi un freno con una nuova legislazione urbanistica tesa a mitigarne gli esiti negativi. L'autore ripercorre la sua attività di progettazione di quegli anni, incentrando la riflessione critica all'interno del quadro del progetto urbano e in particolare del rapporto tra edificio e struttura insediativa. Attraverso i suoi progetti, nati nell'ambito della cultura urbana e architettonica italiana, in un periodo caratterizzato dalla crisi economica e da importanti cambiamenti nell'attività professionale e nel settore edilizio, Secchi rievoca le circostanze e il clima culturale di quella stagione, fino a interrogarsi sulla loro attualità. Oggi, come allora, la necessità è quella di trovare forme dello spazio e della sua gestione che sollecitino la condivisione, la coesistenza tra diversi, il rispetto per i diritti e per un interesse comune nei confronti del patrimonio fisico e culturale.
Architettura. Bisogno di sognare
Roberto Secchi
Libro: Libro in brossura
editore: Tab edizioni
anno edizione: 2022
Nelle crisi più acute, quando le minacce diventano più gravi, incombenti e le forze per reagire sembra vengano meno, l'utopia si rende necessaria. Come oggi, in un mondo provato e disorientato, in cui la pandemia ha accelerato tutti i processi, manifestando le contraddizioni, le debolezze e l'impotenza della civiltà. E la guerra li ha esacerbati. L'utopismo è un atteggiamento - una forma di pensiero - che reagisce con i propri mezzi per scoprire nuovi orizzonti, da attraversare e inseguire, se non raggiungere. L'architettura, per definizione un'attività pratica positiva, è chiamata a edificare il nostro habitat. Cultura e ricerca architettonica assumono perlopiù una posizione difensiva, cercano riparo in strategie di mitigazione di fenomeni urbani e sociali negativi. Oppure diventano rifugio nella dimensione privata della ricerca.
Primitivismo e architettura
Roberto Secchi
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2021
pagine: 237
La ricerca dell'originario, dell'autentico, dell'essenziale nell'aspirazione a oltrepassare la relatività indotta dal tempo e dalla storia caratterizza il Primitivismo. Una corrente di pensiero e una tendenza artistica che permea di sé molte espressioni artistiche delle diverse arti della fine dell'Ottocento e del primo Novecento con le Avanguardie storiche, continua nel secolo scorso e si ripropone anche oggi. Ma se l'arte "primitiva" è stata fonte di ispirazione delle diverse forme delle arti visive, molto meno se ne è parlato per l'architettura, sebbene anche in questo campo non manchino riferimenti espliciti. Per questa ragione nel saggio, oltre che una parte teorica, vi è una parte antologica, una selezione di opere, e non di autori, la quale tenta di individuare architetture che portino i segni delle problematiche indagate. Nella convinzione che ogni buona ricerca inizi con la formulazione di una domanda cui si è chiamati ad articolare una risposta, a sua volta foriera di altre questioni, il testo è stato posto all'esame di un gruppo di studiosi da cui sono scaturite delle interrogazioni che possono proiettare verso temi ancora per nulla o poco dibattuti. Postfazione di Andrea Bruschi.
L'architettura della strada. Forme immagini valori
Roberto Secchi, Leila Bochicchio
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2020
pagine: 360
Il libro affronta il tema della progettazione delle infrastrutture della mobilità come problema di architettura. La strada viene considerata come elemento decisivo del progetto urbano e del rapporto tra architettura e città. È innegabile il ruolo straordinario che essa occupa nella pianificazione territoriale e urbanistica. Tuttavia queste due discipline nel saggio restano solo sullo sfondo, mentre grande rilievo è dato alla forma della strada, nelle relazioni con il tracciato e lo spazio delimitato da sezioni e prospetti, come espressione rilevante dello spirito del tempo, della cultura urbana dominante e anche delle culture figurative di appartenenza. Non deve stupire, pertanto, il frequente richiamo a movimenti artistici nel campo dell'architettura e della pittura e a poetiche di singoli autori che hanno dato contributi importanti nel costruire l'immaginario di queste discipline. All'interno del libro la riflessione sulla forma della strada si dipana in più direzioni, a partire dal suo inestricabile legame con la concezione progettuale, con la cultura della città e con il governo come responsabilità delle amministrazioni ai vari livelli di competenza. Ai nostri giorni un pensiero che tenti di rimettere insieme questi tre fattori costitutivi dell'habitat è molto debole.
L'architettura dal principio verità al principio responsabilità
Roberto Secchi
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 2018
pagine: 143
Oggi la responsabilità del progettista è normata dalla deontologia professionale per quanto riguarda i rapporti con la committenza e si ripropone ogni volta nel processo progettuale al cospetto dei regolamenti edilizi e delle norme urbanistiche di attuazione del piano. Questo assicura di rientrare nei termini di legge istituiti per la salvaguardia dei diritti, identifica il limite da non oltrepassare nella concezione di uno spazio dell'abitare e di un intervento sul territorio, l'ambiente e il paesaggio, fissa le misure minime alle quali attenersi nel dimensionamento, ingiunge una serie di divieti, fissa obblighi e vincoli. Inoltre, ovviamente, non può che riferirsi a situazioni tipo e soprattutto a un tipo di uomo del tutto astratto. È pur vero che le norme vengono aggiornate in base alle nuove situazioni storiche, agli eventi, all'insorgere di nuove problematiche, ma non possono necessariamente che rimanere astratte. Ma nella pratica progettuale da parte degli architetti si potrebbe fare molto di più se la questione dei diritti fosse ben presente nella concezione del progetto e nel corso di tutto il suo sviluppo, ogni volta di nuovo. Come per un nuovo inizio che rimetta in causa e domandi: dove sei? A che punto sei del tuo cammino? Questo cammino non è solo quello interno allo sviluppo di una professionalità e di una poetica, ma della coscienza della propria umanità che ci obbliga a un comportamento conseguente. L'assumere l'orizzonte dei diritti fondamentali dell'uomo come proprio insostituibile riferimento ci può aiutare a reiterpretare di volta in volta il tema del progetto ed il suo contesto nell'esercizio di quella pietas per le cose e per gli uomini che costituisce un nostro imperativo.