Libri di Rudolf Arnheim
Guernica. Genesi di un dipinto
Rudolf Arnheim
Libro: Copertina morbida
editore: Abscondita
anno edizione: 2016
pagine: 179
"'Non faccio mai un quadro come opera d'arte; ognuno di essi è una ricerca. Sono sempre alla ricerca e c'è una sequenza logica in ciò che ricerco. E per questa ragione che li numero; è un esperimento nel tempo; li numero e li dato; forse un giorno qualcuno me ne sarà riconoscente'. Questa osservazione di Picasso è significativa, ci indica come, secondo lui, l'elemento più rilevante nella creazione non consiste in un lavoro singolo o nella somma di tutti i lavori, ma nel processo di fluttuazione e di continua trasformazione offerto dalla sequenza dei tentativi. Secondo Picasso, tutta la sua opera creativa sembra possedere una dimensione temporale che non deve esser considerata come biografica ma come un aspetto essenziale dell'opera stessa. Ne consegue che gli schizzi per una determinata opera devono essere considerati alla stregua di una sequenza di opere compiute, e che essi, oltre a rappresentare gli stadi successivi d'un problema risolto gradualmente, debbono essere considerati come varianti sul tema di quella particolare opera. Ecco perché dobbiamo considerare come significativo il fatto che, per la prima volta nella storia, un artista abbia creato, catalogato e conservato con cura delle serie così vaste di studi preparatori. Il materiale preparatorio a Guernica, che viene qui riprodotto nella sua interezza, consiste di disegni e pitture, oltre a numerose fotografie (prese nello studio di Picasso dalla moglie Dora Maar) di vari stadi dell'opera stessa."
Il potere del centro
Rudolf Arnheim
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2025
pagine: 256
«Questo lavoro nasce da un'unica idea, ossia che la nostra visione del mondo si fonda sull'interazione fra due sistemi spaziali, che possiamo definire cosmico e periferico. Sappiamo che la materia si organizza cosmicamente attorno a centri il più delle volte caratterizzati da una massa dominante. Entro l'immensità dello spazio astronomico le galassie ruotanti e i sistemi solari o planetari creano tali schemi centralizzati, e nell'ambito microscopico lo stesso accade per gli atomi, con gli elettroni che orbitano attorno al nucleo. Persino nel mondo della nostra esperienza diretta la materia organica e inorganica possiede una libertà sufficiente ad assecondare una tale inclinazione, configurandosi in strutture simmetriche attorno a un punto, a un asse, a un piano centrale. Anche la mente umana concepisce forme centriche, e i nostri corpi compiono danze intorno a un centro».
Per la salvezza dell'arte
Rudolf Arnheim
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2019
pagine: 298
Perché l'arte ha bisogno di essere salvata? La risposta di Rudolf Arnheim, fondatore degli studi di psicologia in campo artistico, si articola in ventisei saggi, piccole monografie sui grandi temi della psicologia e dell'estetica contemporanee. I nemici dell'arte sono per Arnheim gli artisti stessi, che hanno rinunciato a un confronto con la realtà del mondo e dell'esperienza percettiva scegliendo il concetto, la riproduzione meccanica o l'astrazione nichilista; e sono quei teorici che mirano a rendere impossibile un'analisi dell'"oggetto" artistico. Senza intenzioni troppo polemiche, Arnheim conduce il lettore all'ascolto e alla visione delle opere dei grandi maestri ma anche dei bambini, degli psicotici, dei ciechi, lasciando a esse, a conclusione di un complesso percorso critico e intellettuale, il compito di mostrare i motivi, la funzione e la grandezza della loro esistenza.
Film come arte
Rudolf Arnheim
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2023
pagine: 208
Accanto ai testi di Belá Balázs, Pudovkin ed Ejzenštejn, "Film come arte" di Rudolf Arnheim è un classico nella storia delle teorie sul cinema. L'autore parte da una delle più diffuse obiezioni, con cui si contestava al cinema ogni possibilità artistica: è una mera riproduzione meccanica della realtà, si diceva, per sua natura negata a ogni raggiungimento creativo. La serrata analisi di Arnheim mostra esattamente il contrario: il cinema non ha nulla di naturalistico, l'immagine filmica differisce da quella reale. Sono proprio questi «fattori differenzianti» a costituire i «mezzi formativi» del cinema, i suoi mezzi artistici: ad esempio, quei «salti di tempo e di spazio» che il film ha in comune con tutta l'arte moderna. "Film come arte" unisce al grande saggio che gli dà il titolo una serie di scritti sul cinema che vanno dal 1932 al 1938. Con uno scritto di Guido Aristarco.
Pensieri sull'educazione artistica
Rudolf Arnheim
Libro: Copertina morbida
editore: Aesthetica
anno edizione: 2021
pagine: 134
Questi suoi ultimi Pensieri, cristallini nella loro incisiva chiarezza, denunciando il limite e l'artificiosità della scuola fondata sulle parole e sui numeri - quella scuola il cui prodotto esemplare, come è stato lucidamente denunciato, "sa molto, pensa poco e non crede a niente" -, rendono chiare le ragioni del fallimento dell'educazione artistica fino a oggi praticata e indicano un nuovo modo di fare scuola: una riformulazione del progetto educativo nella sua globalità, all'interno del quale contestualizzare e risolvere l'annoso problema dell'educazione intitolata alle arti. Delineando percorsi concretamente esperibili e radicalmente innovativi rispetto alle prassi correnti, Arnheim indica un modello di formazione dell'uomo potente e articolato, capace di soddisfare le esigenze poste dalla società contemporanea.
Guernica. Genesi di un dipinto
Rudolf Arnheim
Libro: Copertina morbida
editore: Abscondita
anno edizione: 2021
pagine: 192
«"Non faccio mai un quadro come opera d'arte; ognuno di essi è una ricerca. Sono sempre alla ricerca e c'è una sequenza logica in ciò che ricerco. È per questa ragione che li numero; è un esperimento nel tempo; li numero e li dato; forse un giorno qualcuno me ne sarà riconoscente". Questa osservazione di Picasso è significativa, ci indica come, secondo lui, l'elemento più rilevante nella creazione non consiste in un lavoro singolo o nella somma di tutti i lavori, ma nel processo di fluttuazione e di continua trasformazione offerto dalla sequenza dei tentativi. Secondo Picasso, tutta la sua opera creativa sembra possedere una dimensione temporale che non deve esser considerata come biografica ma come un aspetto essenziale dell'opera stessa. Ne consegue che gli schizzi per una determinata opera devono essere considerati alla stregua di una sequenza di opere compiute, e che essi, oltre a rappresentare gli stadi successivi d'un problema risolto gradualmente, debbono essere considerati come varianti sul tema di quella particolare opera. Ecco perché dobbiamo considerare come significativo il fatto che, per la prima volta nella storia, un artista abbia creato, catalogato e conservato con cura delle serie così vaste di studi preparatori. Il materiale preparatorio a "Guernica", che viene qui riprodotto nella sua interezza, consiste di disegni e pitture, oltre a numerose fotografie (prese nello studio di Picasso dalla moglie Dora Maar) di vari stadi dell'opera stessa. Dopo le descrizioni più o meno schematiche del processo creativo quali ci vengono offerte dai testi teorici, si rimane quasi stupefatti dalla complessità presentata da questi schizzi, l'ampiezza e la varietà delle invenzioni, l'avanti e indietro dei tentativi, gli scarti, l'abbondanza delle combinazioni e delle modificazioni sperimentate».
Entropia ed arte
Rudolf Arnheim
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 128
"Entropia ed arte" moltiplica, indaga e chiarisce i legami tra il mondo dell'arte e il mondo della scienza. Rudolf Arnheim, filosofo, storico dell'arte e psicologo, mostra l'interconnessione fondamentale tra l'atto di percepire la realtà e l'interpretazione di quest'ultima attraverso il concetto di natura, a partire da una profonda analisi che, facendo ordine nella realtà, mette in disordine i presupposti tipici di una certa tradizione filosofica che individuava nella "cosa in sé" un carattere di realtà determinata e ordinabile. Sulla base di questa prospettiva è possibile comprendere il funzionamento della creatività e capire come l'arte sfugga all'antico e ambivalente sogno di prevederla e imbrigliarla. Il "modello" di creazione preso in esame da Arnheim ci viene offerto dalla fisica, dalla biologia e dalla psicologia contemporanee. È possibile dunque comprendere come il concetto di natura si rispecchi all'interno dell'ambito artistico e come quest'ultimo rappresenti e veicoli "modelli" e "valori". L'intimo rapporto che lega l'arte alle scienze è ciò su cui ancora oggi Arnheim ci invita a riflettere. Introduzione di Luca Taddio.
Il potere del centro
Rudolf Arnheim
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2020
pagine: 245
«Questo lavoro nasce da un'unica idea, ossia che la nostra visione del mondo si fonda sull'interazione fra due sistemi spaziali, che possiamo definire cosmico e periferico. Sappiamo che la materia si organizza cosmicamente attorno a centri il più delle volte caratterizzati da una massa dominante. Entro l'immensità dello spazio astronomico le galassie ruotanti e i sistemi solari o planetari creano tali schemi centralizzati, e nell'ambito microscopico lo stesso accade per gli atomi, con gli elettroni che orbitano attorno al nucleo. Persino nel mondo della nostra esperienza diretta la materia organica e inorganica possiede una libertà sufficiente ad assecondare una tale inclinazione, configurandosi in strutture simmetriche attorno a un punto, a un asse, a un piano centrale. Anche la mente umana concepisce forme centriche, e i nostri corpi compiono danze intorno a un centro».
Intuizione e intelletto. Nuovi saggi di psicologia dell'arte
Rudolf Arnheim
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 372
Quello tra intuizione e intelletto è il principale binomio a essere articolato in diverse forme nei saggi qui raccolti. Il filo rosso che li lega è un confronto tra la psicologia e la psicologia dell'arte, ovvero tra l'attuale psicologia dei processi cognitivi e una psicologia sviluppata tenendo fede ai principi teorici e metodologici di Rudolf Arnheim. Tale confronto, mentre contribuisce all'analisi di diversi tipi di arte, può servire anche a comprendere meglio la psicologia scientifica e le difficoltà in cui da sempre si dibatte.
La dinamica della forma architettonica
Rudolf Arnheim
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2019
pagine: 354
La dinamica della forma architettonica analizza le conseguenze del potere visivo esercitato dall’architettura, potere che per molto tempo è stato largamente trascurato a favore di un’attenzione quasi esclusiva agli aspetti della funzionalità e della socialità. Arnheim esplora gli incredibili effetti che l’architettura produce nella percezione, soffermandosi soprattutto sull’ordine e sul disordine nel disegno, sulla natura del simbolismo visivo e sulle relazioni tra funzionalità ed espressione. Con un saggio introduttivo di Luca Taddio.
Pensiero visuale
Rudolf Arnheim
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2013
pagine: 36
Rudolf Arnheim è il primo psicologo dell'arte. La sua intuizione fu quella di applicare la psicologia della Gestalt alla lettura delle opere e all'analisi del modo in cui l'uomo le guarda. In questo libro Arnheim ci fa comprendere quanto profondo sia il nostro impatto visuale con la realtà. In un certo senso è come se tutti pensassimo ormai, per prima cosa, attraverso le immagini. Per questo è di grande importanza saperle leggere e decodificare, a partire dai loro effetti inconsci, più che dal nostro sapere razionale. Arnheim ci accompagna in una vera e propria esplorazione dell'orizzonte artistico e ci indica la via verso una logica dell'immagine distante da qualsiasi tentazione formalistica o retorica.
Parabole della luce solare
Rudolf Arnheim
Libro: Copertina morbida
editore: Ghibli
anno edizione: 2013
pagine: 400
In questo libro, fatto di aforismi, lo psicologo dell'arte si scopre poeta del pensiero. È una folla d'immagini ragionate, come le chiama Arnheim, a comporre questo testo, che non incorre però nel rischio di essere frammentario. Ad animare i diversi quadri c'è infatti, sempre, la forza unitaria delle idee di Arnheim. Vero e proprio diario di viaggio, questo libro tocca diversi paesi, dal Giappone all'Italia, patria della luce. La metafora della luce diventa un'occasione per riflettere su cose e paesaggi che, illuminati, testimoniano l'onnipresenza del pensiero. È la manifestazione più carnale della volontà di potenza che dallo sguardo si fa oggetto per tornare all'uomo rinvigorita. Un libro per conoscere ancora più a fondo l'intellettuale e l'uomo che si lascia andare al racconto.