Libri di Salvatore Merlo
Quella meteora a destra. Fini contro Fini: il caso Futuro e Libertà al tempo di Giorgia
Carmelo Briguglio
Libro: Libro in brossura
editore: Kimerik
anno edizione: 2024
pagine: 200
"Era tutto troppo precoce in quegli anni? Era troppo presto? Può darsi. C'era ancora Berlusconi vivo e strapotente. Il conservatorismo di Fini fu fagocitato dai suoi stessi errori, sì, ma fu anche triturato senza difficoltà dai mezzi politici e materiali del Cavaliere. Ci sono personaggi il cui grande vanto consiste nell'espressione lo l'avevo detto prima, come se in politica dire le cose prima non fosse altrettanto sbagliato che dirle dopo. Perché bisogna dirle al momento giusto, le cose. E non in anticipo, né in ritardo. Questione anche di fortuna, se vogliamo. A comandare oggi in Italia è una giovane donna postmissina che sembra voler creare una destra conservatrice e moderata. Giorgia Meloni, al contrario di Gianfranco Fini, ha uno spazio concreto per costruire un partito conservatore moderno. E anche di questo ragiona in fondo Briguglio, a riprova che nessuna storia finisce davvero, né è fine (anzi Fini) a sé stessa." (Dalla prefazione di Salvatore Merlo)
Destra, sinistra e viceversa. Catalogo breve delle virtù nascoste dei progressisti
Antonello Caporale, Salvatore Merlo
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2024
pagine: 224
Destra e sinistra ormai pari sono? O restano due visioni alternative del mondo? E quali battaglie ciascuna dovrebbe portare avanti per il bene dell’Italia? Due elettori riluttanti e apolidi dialogano l’uno con la destra e l’altro con la sinistra, spronandole a mettere a frutto quelle che individuano come occasioni. Salvatore Merlo vede nella prova di governo l’opportunità per sviluppare in Italia una destra conservatrice moderna, mai esistita prima. Antonello Caporale invoca un campo progressista capace, proprio perché all’opposizione, di recuperare il rapporto con le persone, per cambiare passo e svoltare finalmente a sinistra. Adottando una «prospettiva rovesciata» – letteralmente – su problemi e punti di forza del Paese, invitano ad abbandonare i fantasmi del passato, indicano programmi da attuare e bisogni urgenti a cui rispondere. Il risultato è un incalzante canto-controcanto in cui si mescolano passione e moderazione, pragmatismo e ideali, critiche e proposte, nella convinzione che «ogni democrazia avrebbe bisogno di una sinistra progressista, riformista, anche radicale nelle scelte, e di una destra liberale e aperta al mondo, rigorosa nei suoi riferimenti costituzionali».
La conversione di Fini. Viaggio in una destra senza Berlusconi
Salvatore Merlo
Libro: Libro in brossura
editore: Vallecchi
anno edizione: 2009
pagine: 220
Che cos'è diventato Gianfranco Fini? Che forma ha assunto l'uomo che fu leader del postfascismo, poi di An e che oggi invece cita Norberto Bobbio e vuole concedere la cittadinanza italiana agli immigrati? Entrato nel Pdl, liberatosi dei propri colonnelli, senza la forza del partito di cui era padrone, l'ex pupillo di Giorgio Almirante ha cancellato le stigmate del proprio passato nero e cerca adesso una nuova collocazione nella destra laica del sarkozysmo europeo, molto francese e molto poco berlusconiana. È uno straordinario rovesciamento delle regole della politologia. Senza un partito disciplinato e compatto dietro, Fini risulta più forte e autorevole. Senza un popolo acclamante, e lontano dai suoi valori tradizionali di destra dura e pura, Fini ha più cose da dire e più obiettivi da realizzare. Come ha fatto e con l'aiuto di chi? Ma il problema o il fatto interessante non si definisce dicendosi favorevoli o contrari alle singole scelte, che pesano e che diventano decisione politica. La faccenda è interessante perché dimostra che in politica conta ancora la libertà di tono, l'autonomia culturale, l'indipendenza. Così, vera o fasulla che sia, la "conversione" potrebbe portare Fini alla guida di un nuovo centrodestra dai tratti meno populisti, o imporlo nel delicato ruolo di traghettatore istituzionale verso l'inimmaginabile Terza Repubblica post berlusconiana.
Fummo giovani soltanto allora. La vita spericolata del giovane Montanelli
Salvatore Merlo
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2016
pagine: 225
In questa biografia di Indro Montanelli potente e suggestiva, Salvatore Merlo ha deciso di applicare alla storiografia la tecnica della letteratura, ed è riuscito nella difficile impresa di comporre un romanzo di formazione, cinematografico, movimentato, in cui il protagonista, imbevuto di letture e fantasie risorgimentali, si muove all'interno della Grande Storia, ci sbatte dentro, con incoscienza e ironia, con coraggio e infantilismo, a volte con iattanza, ma con un romantico gusto ottocentesco per l'avventura. Dall'esperienza coloniale (come volontario) in Africa Orientale alle corrispondenze di guerra per il "Corriere della Sera", dalle amicizie, non prive di scintille e contrasti, con Dino Buzzati, Curzio Malaparte, Galeazzo Ciano, ma soprattutto Leo Longanesi, fino al progressivo e tormentato distacco da Mussolini e dal regime, la prigionia a San Vittore e la fuga rocambolesca in Svizzera, Indro Montanelli ha condotto il suo lungo viaggio attraverso il fascismo (e la giovinezza) dimenandosi con la violenza e la voluttà di chi ce l'ha nel sangue di rompere e scuotere via ogni ceppo e catena. Il papà mazziniano lo voleva diplomatico, la mamma cattolica lo esortava all'autocontrollo, mentre il Regime e lo Stato volevano scandirgli l'esistenza e la giornata. Ma per lui la vita era una camera delle meraviglie, un teatro verso il quale bastava allungare un braccio per cogliere un'occasione. Prefazione di Ferruccio de Bortoli.

