Libri di Sergio Cristaldi
Per rima, per prosa. Dante: «Vita nuova» e «Rime»
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2021
Il primo Dante, l’autore della "Vita nuova" e delle "Rime" – che peraltro, dopo il cospicuo segmento iniziale, si estendono, e con esemplari imprescindibili, fino a date abbastanza basse –, è già una personalità artistica complessa, poliedrica, sfaccettata. Perfettamente in grado di assecondare rigorosamente un binario stilistico, una procedura espressiva, ma col bisogno invincibile di integrare ogni volta la ricetta, arricchirne gli ingredienti. Se si tratta del dolce stile e del libello in onore di Beatrice, ecco la cooptazione di versi e prosa, lirica e narrativa, arte e riflessione teorica sull’arte, a non toccare che alcune delle polarità messe in campo e fatte interagire. Un paesaggio ancor più composito presentano le "Rime", dove la sperimentazione attraversa un’ampia raggiera stilistica, generando quella pluralità di linguaggi e codici che da tempo apprezziamo, anche se convivere con essa significa accettare continui colpi di scena, i passaggi dall’aulico al comico, dalla lettera all’allegoria (e viceversa), dalle dolci rime a quelle aspre e sottili, senza che ci sia mai un assestamento definitivo e non reversibile, magari in una chiave a vocazione onnicomprensiva (per questo occorrerà l’avvento della "Commedia"). Una situazione del genere si giova non poco dell’intervento di un team, di una pattuglia di studiosi in grado di eseguire accertamenti differenziati. In questo volume intervengono Andrea Battistini, Stefano Carrai, Alberto Casadei, Loredana Chines, Paolo Falzone, Enrico Fenzi, Claudio Giunta, Marco Grimaldi, Giuseppe Ledda, Nicolò Maldina, Nicolò Mineo, Carmelo Tramontana. Ciascuno con la propria, peculiare esperienza di settori, pieghe, anfratti, metamorfosi, stratificazioni della galassia-Dante.
Turno R
Sergio Cristaldi
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni della Meridiana
anno edizione: 2019
pagine: 101
"La poesia di Sergio Cristaldi, erede delle linfe della tradizione che viene da Montale e dal miglior Novecento italiano, offre un punto di vista sulla realtà che proviene, come dice il titolo stesso dell'opera, da uno spettatore non di prim'ordine apparente, da una situazione di dopo la prima, come da uno spettatore che non abita in luoghi fondamentali o apparentemente centrali della società di oggi. Questo sguardo però ci rivela con il disincanto e la profondità proprie della poesia moderna, le verità eterne: l'esperienza dell'incontro, dell'amore, dello spostamento e delle sorprese che la vita e il suo mistero riservano. Una scrittura sorvegliata, anche in considerazione della provenienza colta e della vasta cultura letteraria dell'autore, ma anche dotata della freschezza delle sorprese, delle deviazioni delle percezioni, degli scorci dell'anima, tipica di una sensibilità ricca e febbrile come quella degli uomini del Sud. Così un libro dal tono calibrato ci conduce negli abissi del vivente, là dove ogni squilibrio sta sospeso tra disperanza e inno." (Davide Rondoni)
Verso l'empireo. Stazioni lungo la verticale dantesca
Sergio Cristaldi
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2013
pagine: 404
Al mondo dantesco, questi saggi si avvicinano abbordando scorci diversi: gli scismatici orribilmente mutilati, l'ambiziosa riscrittura dell'Apocalisse, il consuntivo sulla superbia e la sua pretesa, la riedizione per frammenti dei salmi biblici, l'Empireo filosofico e teologico. Sono approcci in chiave di fenomenologia, sollecitati ogni volta da una sporgenza particolare di una densissima produzione, senza una griglia precostituita di parametri, un'idea a priori del poeta, dei suoi principi e percorsi. Non si vuole insinuare, con questa procedura, che ritrarre Dante secondo un'ipotesi comprensiva sia divenuto oggi impossibile, il tentativo è semmai di accogliere, al netto di pregiudizi, la sfida lanciata dai testi, il loro provocatorio impatto. È da questo incontro non pianificato con pagine sempre sorprendenti, per lo sdegno e la nostalgia, la dottrina e gli struggimenti, che può eventualmente ripartire la costruzione globale, tuttora auspicabile, se non necessaria.
Dante e la filosofia
Étienne Gilson
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2021
pagine: 328
Nell'affrontare il pensiero dantesco Gilson evita di apporgli una comoda etichetta classificandolo tra le filosofie già costituite del tempo, si impegna piuttosto nel tentativo pienamente riuscito di comprenderlo secondo i tratti che gli sono singolari e unici. Per Gilson collocare storicamente il pensiero dantesco non significa ricondurlo al tomismo o all'averroismo, come si è maldestramente preteso, quanto invece mostrarne l'impianto teoretico originale e solidamente giustificato nei suoi propri principi in un continuo confronto con le principali e tra loro molto varie correnti filosofiche del tempo. Attraverso una penetrante disamina del "Convivio", della "Monarchia" e della "Commedia" viene messa a fuoco l'idea dantesca fondamentale dell'armonia dei tre ordini: politico, filosofico e teologico. Armonia che per Dante si realizza soltanto attraverso il riconoscimento della completa autonomia, pur in una gerarchia di dignità, di ognuno dei tre ordini e del loro specifico ruolo assegnato dalla Provvidenza divina.
Dante e la filosofia
Étienne Gilson
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2016
pagine: 316
Nell'affrontare il pensiero dantesco Gilson evita di apporgli una comoda etichetta classificandolo tra le filosofie già costituite del tempo, si impegna piuttosto nel tentativo pienamente riuscito di comprenderlo secondo i tratti che gli sono singolari e unici. Per Gilson collocare storicamente il pensiero dantesco non significa ricondurlo al tomismo o all'averroismo, come si è maldestramente preteso, quanto invece mostrarne l'impianto teoretico originale e solidamente giustificato nei suoi propri principi in un continuo confronto con le principali e tra loro molto varie correnti filosofiche del tempo. Attraverso una penetrante disamina del "Convivio", della "Monarchia" e della "Commedia" viene messa a fuoco l'idea dantesca fondamentale dell'armonia dei tre ordini: politico, filosofico e teologico. Armonia che per Dante si realizza soltanto attraverso il riconoscimento della completa autonomia, pur in una gerarchia di dignità, di ognuno dei tre ordini e del loro specifico ruolo assegnato dalla Provvidenza divina.