Libri di T. Braccini
Le metamorfosi
Antonino Liberale
Libro: Copertina morbida
editore: Adelphi
anno edizione: 2018
pagine: 417
Attribuita a un Antonino Liberale di cui non si ha alcuna notizia e allestita con ogni probabilità tra il II e il III secolo, questa silloge di racconti di metamorfosi ci è stata tramandata da un codice di Heidelberg, il Palatinus Graecus 398. Il ricchissimo commento di Sonia Macrì e Tommaso Braccini ricostruisce con sapienza tutta la complessa rete mitografica, folklorica e antropologica che le fa da sfondo. «Tifone inseguì gli dèi, incalzandoli. Essi però gli sfuggirono, avendo la precauzione di mutare il proprio sembiante in quello di animali. E così, Apollo divenne uno sparviere, Ermes un ibis, Ares un pesce lepidoto, Artemide un gatto, Dioniso a sua volta si rese simile a un capro, Eracle a un cerbiatto, Efesto a un bue, Leto a un toporagno e ciascuno degli altri dèi cambiò aspetto nel modo in cui riuscì. Quando, poi, Zeus colpì Tifone con un fulmine, quello, consumato dal fuoco, si nascose nel mare e lì spense le fiamme. Zeus, però, non lo lasciò andare, ma gettò su Tifone il gigantesco monte Etna e sulla sua cima pose Efesto, come guardiano. Quest'ultimo, dopo aver fissato le incudini sul collo di Tifone, lavora la massa di metallo rovente». Nel mito greco era plausibile che uomini e donne potessero trasformarsi in animali, piante e rocce. Era l'ultima propaggine del regno della metamorfosi. E l'ultimo cantore di quelle storie fu Ovidio. Prima di lui e accanto a lui era fiorita su quei temi una intera letteratura, che il tempo ha sommerso. Ma almeno un prezioso relitto si è salvato: queste Metamorfosi di Antonino Liberale, che per alcune vicende sono una fonte unica e indispensabile e vanno poste accanto agli scritti di Apollodoro e di Igino come testimonianza di ciò che fu l'antica mitografia.
Il trono variopinto. Figure e forme della dea dell'amore
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2014
pagine: 224
Il mondo bizantino
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2013
pagine: 500
Nello spazio tra queste due importanti date, prende vita il terzo e ultimo volume de "Il mondo bizantino". Dopo aver visto la cultura bizantina riappropriarsi della tradizione ellenica pagana e convincersi della propria superiorità (nel volume secondo), l'ultimo tassello di questa ricerca - curata da Angeliki Laiou e da Cécile Morrisson del "Centre d'histoire et civilisation de Bysance" - inizia dall'assedio di Costantinopoli da parte dei crociati. È da quest'evento, e dalla frammentazione del territorio che ne scaturì, che i bizantini furono costretti a un vero e proprio rimodellamento identitario. Se la Terza Crociata di Federico Barbarossa portò alla nascita del brevissimo Impero Latino, i tre stati bizantini che sorsero dalle sue ceneri (quello di Nicea, fondato dai rifugiati greci, quello di Epiro e quello di Trebisonda, ultima città bizantina ad essere conquistata dai turchi ottomani) mostravano già i segni di una decadenza inarrestabile. Quello che restava dell'impero di Bisanzio seppe resistere ai nuovi vicini (serbi, bulgari e "latini"), ma con l'arrivo degli Ottomani non poté fare altro che appellarsi proprio a quell'Occidente che tanto lo aveva combattuto. E come c'era da aspettarsi, gli stati europei - salvo alcune eccezioni - preferirono non prestargli soccorso e assistere alla sua resa definitiva, sotto i cannoni di Maometto II.
Donne e società nella Grecia antica
Nadine Bernard
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2011
pagine: 191
Quali erano le norme e i riti che regolavano l'integrazione delle bambine e delle ragazze nella comunità cittadina della Grecia antica? Quali i presupposti e le implicazioni concrete di un matrimonio in termini di relazioni coniugali e di sessualità? In quali settori risulta attestato il lavoro femminile? Quali erano le relazioni delle donne con la vita pubblica, politica e religiosa? Se la storia delle donne suscita da diversi anni l'interesse degli studiosi e la curiosità del pubblico, avvalendosi ormai di una solida metodologia, lo studio della condizione femminile nell'antichità classica presenta una serie di difficoltà peculiari, in particolare la scarsità delle testimonianze e l'origine essenzialmente maschile delle fonti. L'autrice affronta questi problemi e fornisce risposte alle domande più importanti, indagando le distinzioni sociali e giuridiche e le peculiarità regionali anche con gli strumenti della più recente bibliografia internazionale.
Il mondo bizantino. Volume 1
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2007
pagine: 511
Redatto da una gruppo di studiosi del Centre d'histoire et civilisation de Bysance (CNRS-Collège de France) e curato da un'importante bizantinista italiana, questo primo volume, di una serie di tre, è dedicato al periodo fondativo dell'Impero: dall'inaugurazione della capitale di Costantino sul sito dell'antica Bisanzio nel 330 fino ai primi anni della conquista araba che definisce i limiti territoriali ridotti dell'Impero (termine del regno di Eraclio nel 641, arrivo degli eserciti arabi in Siria e Palestina e inizio del Medioevo bizantino). Negli ultimi trent'anni molte prospettive e numerosi dati storici sono stati messi in discussione dai progressi avvenuti in campo archeologico, epigrafico, numismatico e papirologico. Questi nuovi risultati sono qui affiancati alle testimonianze delle fonti tradizionali in modo da fornire una sintesi concisa, il più possibile completa, della storia politica e militare, religiosa, culturale e sociale bizantina. Una serie di capitoli è poi dedicata alle principali regioni dell'Impero, dai Balcani all'Egitto. Evitando le semplificazioni legate alla "decadenza" e al dirigismo statale, vengono delineate con chiarezza le cause della prosperità dell'Oriente romano, ma anche quelle della regressione che si avvia nel 550.