Libri di T. Trini
Il mito tragico dell'Angelus di Millet
Salvador Dalì
Libro: Copertina morbida
editore: Abscondita
anno edizione: 2019
pagine: 146
«Nel giugno 1932 si presenta d'improvviso al mio spirito, senza che alcun ricordo recente né associazione cosciente possa darne un'immediata spiegazione, l'immagine dell'Angelus di Millet. Tale immagine costituisce una rappresentazione visiva nettissima e a colori. È pressoché istantanea e non dà seguito ad altre immagini. Ne sono grandemente impressionato, grandemente turbato, poiché, nonostante che nella mia visione di tale immagine tutto "corrisponda" esattamente alle riproduzioni del quadro da me conosciute, essa "mi appare" nondimeno assolutamente modificata e carica di una tale intenzionalità latente che l'Angelus di Millet diventa "d'improvviso" per me l'opera pittorica più inquietante, più enigmatica, più densa, più ricca di pensieri inconsci che sia mai esistita». Attraverso una straordinaria serie di associazioni istantanee, di identificazioni fantastiche e di eventi reali, Dalí applica qui magistralmente il suo metodo, «un metodo spontaneo di conoscenza irrazionale basato sull'associazione critico-interpretativa dei fenomeni deliranti», al celebre quadro di Jean-François Millet. Scritto agli inizi degli anni trenta e rimasto a lungo allo stato di manoscritto, Il mito tragico dell'Angelus di Millet andò perduto durante l'occupazione nazista della Francia e venne ritrovato ventidue anni più tardi. Fu pubblicato per la prima volta nel 1963 in una tiratura limitata e successivamente nel 1978. È quest'ultima edizione che qui presentiamo, arricchita rispetto alla precedente di numerosi commenti dell'autore e di nuove illustrazioni.
La mia biopolitica. Arte e lotte del vivente. Scritti 1963-2014
Piero Gilardi
Libro: Libro in brossura
editore: Prearo
anno edizione: 2016
pagine: 346
Il volume raccoglie i principali scritti e interventi di Piero Gilardi elaborati in mezzo secolo di attività artistica, critica, teorica e politica, dalle esperienze più vivaci degli anni Sessanta fino agli ultimi sviluppi dell'arte dei nuovi media e alla creazione del PAV - Parco Arte Vivente a Torino, che lui ama considerare un "incubatore di coscienza ecologica".
Opalka 1965/1-? Carpaccio/Opalka. Il tempo della pittura
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 2011
pagine: 144
Il progetto, pone il dipinto dell'artista polacco in stretta correlazione con le Dame Veneziane di Vittore Carpaccio, creando le premesse per un "dialogo" tra le due opere nel quale il tempo diviene protagonista: per Opalka sotto forma di progressione numerica, nel capolavoro veneziano, presente nelle collezioni permanenti del Correr, come senso dell'attesa. Il volume che accompagna la mostra raccoglie interventi dello stesso Opalka, di Tommaso Trini e di Christian Schlatter.
Vasco Bendini. LuceLenta. Ediz. italiana e inglese
Libro
editore: Carlo Cambi Editore
anno edizione: 2008
pagine: 216
La recente produzione dell'artista è stata selezionata intorno a uno dei tratti stilistici fondamentali della sua pittura - la luce - in una lettura che coinvolge il rapporto tra le arti visive e le scienze. L'esposizione e il catalogo si articolano all'interno della duplice polarità tra neri profondi, agitati da luci cariche di mistero, e bianchi luminosi, ma mai accecanti. Quadri che sono spazi mentali, luoghi dell'immaginario, ma anche memorie di una natura colta nel suo stato embrionale; quadri che toccano le corde della sensibilità, la sfera profonda del sentire umano. Bendini ricerca e ottiene un contatto profondo con lo spettatore, un trasferimento simbolico che è autentica forma di espressività. Il volume è il catalogo della mostra di Firenze (Galleria Frittelli Arte Contemporanea, 4 ottobre - 6 dicembre 2008).
Tra Einstein e Picasso. Spazio-tempo, cubismo, futurismo
Meyer Schapiro
Libro: Libro in brossura
editore: Marinotti
anno edizione: 2003
pagine: 240
Il mito tragico dell'Angelus di Millet
Salvador Dalì
Libro: Copertina morbida
editore: Abscondita
anno edizione: 2010
pagine: 146
"Nel giugno 1932 si presenta d'improvviso al mio spirito, senza che alcun ricordo recente né associazione cosciente possa darne un'immediata spiegazione, l'immagine dell'Angelus di Millet. Tale immagine costituisce una rappresentazione visiva nettissima e a colori. È pressoché istantanea e non dà seguito ad altre immagini. Ne sono grandemente impressionato, grandemente turbato, poiché, nonostante che nella mia visione di tale immagine tutto "corrisponda" esattamente alle riproduzioni del quadro da me conosciute, essa "mi appare" nondimeno assolutamente modificata e carica di una tale intenzionalità latente che l'Angelus di Millet diventa "d'improvviso" per me l'opera pittorica più inquietante, più enigmatica, più densa, più ricca di pensieri inconsci che sia mai esistita ". Attraverso una straordinaria serie di associazioni istantanee, Dalì applica qui magistralmente il suo metodo, "un metodo spontaneo di conoscenza irrazionale basato sull'associazione critico-interpretativa dei fenomeni deliranti ", al celebre quadro di Jean-François Millet. Scritto agli inizi degli anni Trenta e rimasto a lungo allo stato di manoscritto, andò perduto durante l'occupazione nazista della Francia e venne ritrovato ventidue anni più tardi. Fu pubblicato per la prima volta nel 1963 in una tiratura limitata e successivamente nel 1978. E quest'ultima edizione che qui presentiamo, arricchita rispetto alla precedente di numerosi commenti dell'autore e di nuove illustrazioni.