Libri di Tanguy Viel
Call girl
Tanguy Viel
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2023
pagine: 160
Seduta davanti a due poliziotti che, con le braccia incrociate e l’aria scettica, soppesano con attenzione ogni sua parola, Laura, vent’anni, sta rendendo una deposizione. Tutto ha avuto inizio il giorno in cui si è presentata in municipio per parlare con Quentin Le Bars, il sindaco. Si è vestita con cura, abitino di maglia sopra il ginocchio, scarpe da ginnastica bianche come qualsiasi ragazza della sua età, consapevole di non aver bisogno di nulla per essere appariscente: Laura conosce da sempre l’effetto che fa sugli uomini. È appena tornata nella città bretone dove vive suo padre Max Le Corre, ex stella del pugilato nonchè autista del sindaco. È stato proprio il padre a consigliarle di rivolgersi al primo cittadino perchè la aiuti a trovare un posto dove vivere, possibilmente anche un lavoro. Le Bars, che nulla fa in cambio di nulla, decide all’istante che quella bellissima ragazza merita la sua attenzione. In città è risaputo che il potere ha due facce, quella del sindaco e quella del suo amico Franck Bellec, il gestore del casinò, e che i loro affari sono intrecciati, due immense ragnatele aggrovigliate da così tanto tempo che è ormai impossibile distinguerle. Proprio all’interno del casinò, infatti, Laura trova un lavoro dietro il bancone del bar e una sistemazione in una sorta di chambre de bonne, arredata soltanto con un grande letto e uno specchio. Dove, scoprirà, il sindaco si sente di casa. E dove lui ogni volta si farà accompagnare dal suo autista, il padre di Laura, con le parole: Mi aspetti qui, non ci metterò molto. Tutto cambia il giorno in cui Max Le Corre sale sul ring per combattere un ultimo incontro, da favorito. Da lì, gli eventi precipitano in modo incontrollabile, fino a condurre Laura davanti a quei due poliziotti. Con una prosa a un tempo immaginifica e rigorosa, Tanguy Viel affonda senza paura nella bruciante attualità del nostro tempo e illumina, di una luce cruda che non lascia scampo, temi come l’abuso di potere, l’annientamento della volontà e, non ultimo, il consenso.
Articolo 353 del codice penale
Tanguy Viel
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2023
pagine: 144
Antoine Lazenec, l’uomo dei sogni, arrivato a Brest a bordo di una Porsche 911 con l’aria di uno di quei tipi con la ventiquattr’ore piena di polizze di assicurazione o di mazzette di banconote e chili di cocaina, è annegato a cinque miglia dal porto, buttato nelle fredde acque dell’oceano. Scarpe italiane a punta, giacca nera e una camicia un poco aperta come uno di Parigi, si era presentato con fare risoluto al «castello» sulla costa di cui aveva preso possesso con la scusa di farne un «complesso immobiliare», un «parco residenziale» dalle ottime possibilità di rendita. Lí Martial Kermeur era l’intendente: tosava l’erba del prato, tagliava le siepi e abitava insieme con il piccolo Erwan, il figlio avuto in custodia dopo il divorzio da sua moglie. Kermeur non è il tipo da lasciarsi incantare dalle belle parole, tuttavia non ha esitato a investire i suoi soldi nel progetto dell’uomo dei sogni, pur di offrire un futuro decoroso a Erwan. Quando i gendarmi hanno suonato alla sua porta, non ha opposto alcuna resistenza. Si è lasciato ammanettare, ha preso il cappotto all’ingresso e li ha seguiti senza proferire parola. Al giudice, che sembra avere tutta l’intenzione di capire con calma perché è un assassino reo confesso, non esita a offrire la sua ricostruzione degli eventi.
Paris-Brest
Tanguy Viel
Libro: Copertina morbida
editore: BEAT
anno edizione: 2021
pagine: 158
Una famiglia francese e Brest, la città della Bretagna maldestramente ricostruita dopo la guerra. A Brest ritorna, dopo tre anni, il figlio più giovane, diventato scrittore a Parigi. I genitori si sono stabiliti fuori città, nella parte più ostile, selvaggia e rocciosa del Finistère, in una casa sferzata dai venti e visitata da gabbiani e corvi malevoli. In quella costruzione dall'aria sinistramente gotica, il figlio più giovane non tarda a scoprire che la malevolenza è penetrata nel cuore stesso della sua famiglia. Il padre non riesce a scacciare dalla mente l'ombra dello scandalo che lo ha travolto anni prima; la madre rimugina ancora sul fallimento del negozio di souvenir aperto in Linguadoca; la nonna se ne sta rintanata in soffitta, indispettita dall'essere trattata come una vecchia decrepita che vive a spese della famiglia e il fratello più grande si sforza miseramente di celare la sua omosessualità, nota ampiamente a tutti. Il ritorno a casa si rivela per il giovane scrittore un ritorno a un'esistenza indispettita e boriosa, a un'umanità che si dibatte tra ciò che immagina di essere e ciò che è realmente, e per la quale il denaro è tutto ciò che rimane per non sprofondare nel nulla.
Iceberg
Tanguy Viel
Libro: Copertina morbida
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2021
pagine: 112
La letteratura, nelle mani degli sciocchi, è intollerabile. La letteratura, tuttavia, ha sempre contato tra le sue fila una parte di miserabili, che prendono in mano la penna solo perché si trovano interessanti. Del resto, come diceva Goethe, «ci sono libri che sembrano scritti non per l'istruzione del lettore, ma per fargli vedere che l'autore sapeva qualcosa». Ed è così che, anno dopo anno, le librerie vengono invase di opere inconsistenti quanto un refolo d'aria. Esiste, tuttavia, un esiguo numero di scrittori che si chiedono cosa voglia dire scrivere, a cosa serva e, soprattutto, a chi. Scrittori che non si sentono, a differenza di altri, autorizzati a scrivere. O per cui la scrittura rimane, al di là di tutto, un'attività poetica, un'opera di invenzione e di ricerca con successo irregolare. Attraverso una serie di illuminanti digressioni sulla scrittura e sulla lettura, Tanguy Viel passeggia tra gli scaffali delle biblioteche, si interroga sulla vita degli scrittori e scorge, in ogni pagina letta, la promessa di una risposta alla ricerca che sta svolgendo. Ad accompagnarlo in questo viaggio subacqueo - poiché nei libri veri c'è sempre qualcosa di marino - alcune tra le più autorevoli figure letterarie di sempre: Cicerone, Freud, Julien Gracq, Robert Burton, Christine de Pisan, Hermann Hesse, Montaigne, Valéry, Aby Warburg e Ludwig Binswanger, Maurice de Guérin e Amiel, Virginia Woolf e Dante. «Nei libri veri c'è qualcosa di marino, sono concepiti per affrontare il mare, addirittura, fino a un certo punto, per contrastarlo, a forza di fendere i flutti, attraversare l'onda e poi, ancora, ricadere con agilità nel suo incavo, muniti come sono di madieri invisibili che sostengono lo scafo e gli impediscono di piegarsi. I veri libri conservano lungo il loro percorso quella resistenza alla deformazione che consente a ognuno di essere portato di là, dall'altra parte della vicenda, spostando sulla superficie dell'acqua la massa calcolata del suo volume».
Insospettabile
Tanguy Viel
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2017
pagine: 144
Sono tanti gli invitati alle nozze di Henri Delamare e Lise e tutti orgogliosi di esserci. Chi non farebbe carte false per essere al matrimonio di Henri Delamare: una di quelle fortune senza origine, geneticamente trasmesse da sempre. Tra i camerieri in livrea bianca e gli invitati, agghindati con lo sfarzo eccessivo della borghesia di provincia, Lise, col suo abito bianco, spicca come un'adolescente. Sam schiva gli sguardi, supera la fila delle felicitazioni, le si avvicina e, mentre Henri Delamare è impegnato a dar fondo alle sue spacconerie in noiose conversazioni, la prende per mano, la trascina nel parco immerso nel buio. Il bicchiere in mano, impegnata a non rovesciare il vino sul vestito da sposa, Lise sussurra: "Io sono sposata, Sam, non si deve", e poi: "Sono tua sorella, Sam, lasciami", e intanto ride sempre più forte, e gli prende la testa tra le mani e gli si avvicina, la bocca protesa. Tutto è nato come per caso, per scherzo, per noia. Lise e Sam erano accovacciati sul davanzale d'una finestra, lo sguardo fisso negli occhi l'uno dell'altra, in silenzio, quando Lise a un certo punto ha detto: "Ora o mai più, Sam, è la nostra occasione". La nostra occasione... l'occasione per lasciarsi alle spalle una vita in cui non c'è alcuna possibilità di lasciare traccia di sé. L'occasione per spacciarsi per fratello e sorella e sposare Henri, l'ineffabile Henri, pieno di quattrini e stupidità. L'occasione per organizzare poi il rapimento e mettere le mani su un mucchio di quattrini...
Articolo 353 del codice penale
Tanguy Viel
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2018
pagine: 176
Martial Kermeur è seduto su una sedia di legno, in fendo a un corridoio buio del palazzo di giustizia di Brest. Di fronte a lui un giovane giudice istruttore, sprofondato nella sua poltrona di pelle. Kermeur non ha opposto alcuna resistenza quando i gendarmi hanno suonato alla sua porta. Si è lasciato ammanettare, ha preso il cappotto all'ingresso e li ha seguiti senza proferire parola. Al giudice, che sembra avere tutta l'intenzione di capire con calma perché è un assassino, reo confesso dell'omicidio di Antoine Lazenec, agente immobiliare, Kermeur non esita a offrire la sua ricostruzione degli eventi. Lazenec è arrivato anni prima sulla costa a bordo di una Porsche 911. Aveva l'aria di uno di quei tipi che si incontrano per strada con una ventiquattr'ore piena di polizze di assicurazione o di mazzette di banconote e chili di cocaina. Scarpe? italiane a punta, giacca nera e una camicia un poco aperta come uno di Parigi, si è presentato con fare risoluto al «castello», la casa con pietre enormi e tegole d'ardesia che domina il borgo sulla costa. Kermeur era l'intendente del «castello», tosava l'erba del prato, tagliava le siepi e abitava nella vecchia dimora con il piccolo Erwan, il figlio avuto in custodia dopo il divorzio da sua moglie. Una sistemazione dignitosa dopo il licenziamento dall'arsenale, ottenuta grazie a Le Goff, il sindaco di quel borgo di cinquemila anime, un «buon sindaco» agli occhi di Kermeur e della gente. «Complesso immobiliare», «investimento locativo», «parco residenziale»: Lazenec ha parlato come un moderno «uomo di progetti». E ha subito sedotto Le Goff, che non vedeva l'ora di cedere «castello» e parco per far fronte alle scarse risorse del Comune. Kermeur non è il tipo da lasciarsi incantare dalle belle parole, tuttavia non ha esitato a investire i soldi dell'indennità dell'arsenale nel progetto dell'uomo dei sogni pur di offrire un futuro decoroso a Erwan. Anni dopo, l'uomo dei sogni, Antoine Lazenec, è annegato a cinque miglia dal porto di Brest, buttato nelle fredde acque dell'oceano da Martial Kermeur, ex intendente del «castello».
Paris-Brest
Tanguy Viel
Libro: Copertina morbida
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2010
pagine: 158
Una famiglia francese e Brest, la città della Bretagna maldestramente ricostruita dopo la guerra. A Brest ritorna il figlio più giovane, diventato scrittore a Parigi. Ritorna dopo tre anni per trascorrere il Natale in famiglia. I suoi genitori si sono stabiliti fuori città, nella parte più ostile, selvaggia e rocciosa del Finistère, in una casa sferzata dai venti e visitata da gabbiani e corvi malevoli. In quella costruzione dall'aria sinistramente gotica, il figlio più giovane non tarda a scoprire che la malevolenza è penetrata nel cuore stesso della sua famiglia. Il padre non riesce a scacciare dalla mente l'ombra dello scandalo che lo ha travolto anni prima. Era il vicepresidente dello Stade Brestois quando il Brest era una grande squadra e ambiva alla Coppa dei Campioni. Diventò una squadretta per colpa di un ammanco di quattordici milioni, di cui lui fu personalmente accusato. La madre rimugina ancora sul fallimento del negozio di souvenir aperto in Linguadoca, la regione del Sud della Francia dove si erano rifugiati dopo lo scandalo, un fallimento che le ha lasciato in dote ben tremiladuecento cartoline di tori della Camargue e duecentoquarantotto accendini con la riproduzione di Palavas-les-Flot. La nonna se ne sta rintanata in soffitta, indispettita dall'essere trattata come una vecchia decrepita che vive a spese della famiglia, mentre è esattamente il contrario. E grazie al suo denaro che la famiglia ha potuto far ritorno in Bretagna a testa quasi alta.
Insospettabile
Tanguy Viel
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2006
pagine: 131
Sono tanti gli invitati alle nozze di Henri Delamare e Lise e tutti orgogliosi di esserci. Chi non farebbe carte false per essere al matrimonio di Henri Delamare: una di quelle fortune senza origine, geneticamente trasmesse da sempre. Tra i camerieri in livrea bianca e gli invitati, agghindati con lo sfarzo eccessivo della borghesia di provincia, Lise, col suo abito bianco, spicca come un'adolescente. Sam schiva gli sguardi, supera la fila delle felicitazioni, le si avvicina e, mentre Henri Delamare è impegnato a dar fondo alle sue spacconerie in noiose conversazioni, la prende per mano, la trascina nel parco immerso nel buio. Il bicchiere in mano, impegnata a non rovesciare il vino sul vestito da sposa, Lise sussurra: "Io sono sposata, Sam, non si deve", e poi: "Sono tua sorella, Sam, lasciami", e intanto ride sempre più forte, e gli prende la testa tra le mani e gli si avvicina, la bocca protesa. Tutto è nato come per caso, per scherzo, per noia. Lise e Sam erano accovacciati sul davanzale d'una finestra, lo sguardo fisso negli occhi l'uno dell'altra, in silenzio, quando Lise a un certo punto ha detto: "Ora o mai più, Sam, è la nostra occasione". La nostra occasione... l'occasione per lasciarsi alle spalle una vita in cui non c'è alcuna possibilità di lasciare traccia di sé. L'occasione per spacciarsi per fratello e sorella e sposare Henri, l'ineffabile Henri, pieno di quattrini e stupidità. L'occasione per organizzare poi il rapimento e mettere le mani su un mucchio di quattrini...
Cinema
Tanguy Viel
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2002
pagine: 104
La vita del protagonista è appesa a un film. Il protagonista parla di un solo film e da questo film dipendono i suoi amici e nemici, in base all'opinione che si sono fatti del film. Tutte le osservazioni, tutti i commenti vengono annotati su un quaderno, un giorno dopo l'altro. La sua esistenza è minata dal film.