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Nottetempo

Um

Helen Phillips

Libro: Libro in brossura

editore: Nottetempo

anno edizione: 2025

pagine: 312

Un ago si accosta placido, inesorabile, al viso di May. La donna ha accettato di sottoporsi a una procedura sperimentale per alterare le sue fattezze – dopo aver perso il lavoro, quei soldi torneranno utili. A lei, al marito Jem, costretto a barcamenarsi tra mille impieghi, ai figli Lu e Sy. A eseguire l’operazione è un um, uno degli innumerevoli robot intelligenti che, in una società sconvolta dal cambiamento climatico e sempre più informatizzata, stanno soppiantando gli umani. È stato facile cedere a quell’opportunità di guadagno, così come è facile cedere all’incessante pubblicità e al desiderio nostalgico delle foreste della sua infanzia: May acquista per tutta la famiglia una vacanza di tre giorni al Giardino botanico, un costoso rifugio verde nel cuore della città, dove auspica per tutti un po’ di disconnessione per riconnettersi, invece, a una natura che appare sempre più estranea. E riavvicinarsi gli uni agli altri. La sua insistenza affinché tutti si separino dai loro dispositivi digitali avrà però conseguenze impreviste, e il Giardino non si rivelerà il balsamo che May sognava. Messa di fronte al pericolo, dovrà combattere per i suoi cari. Scritto in una prosa asciutta ma con straziante compassione, "Um" racconta il mondo dell’individualità e degli affetti in un futuro distopico che appare pericolosamente vicino al presente. Pagina dopo pagina, Phillips ruota il punto di osservazione fino a porci di fronte a uno specchio – e scopriamo allora che quell’enigmatica sillaba che dà il titolo al romanzo non descrive solo l’umanoide ma chiama anche in causa, e con urgenza, l’umano.
17,90 17,01

Scintille

Alice Zanotti

Libro: Libro in brossura

editore: Nottetempo

anno edizione: 2025

pagine: 252

Montefosca è un paesino celato dalle montagne, una conca al confine con la Jugoslavia in cui nessuno arriva mai. È lì che vivono Alma, Anna e Buia – tre sorelle, una sola voce per raccontarsi. L’italiano lo parlano soltanto loro a Montefosca, gli altri comunicano in una lingua che serve a dire il quotidiano: la terra da coltivare, gli animali da nutrire. Le tre ragazzine invece ascoltano la voce dei monti e il fruscio del bosco, tendono l’orecchio al vento, specchiano i loro occhi nel cielo e nel fieno da falciare, in attesa del primo gelo che le porterà lontano, in collegio. E la più piccola, con coraggio e ribellione, si stacca dal coro per dar voce a ciò che ha davvero dentro, sentimenti difficili da comprendere ed esprimere come “amore”, come “felicità”, come “malinconia”. “Chiamatemi Buia,” dice alle altre, perché “dentro il mio corpo ho il buio delle parole che non capisco”. "Scintille" è un romanzo che racconta le molteplici facce del desiderio. E il desiderio prende anche la forma di una strada che in un’estate squarcerà il paese in due per collegarlo finalmente alla valle e al mondo là fuori. La strada è il progresso, la strada mastica gli alberi e spiana i prati, la strada distrugge, frammenta ogni parola. Per fermarla le tre sorelle preparano una guerra, una guerra di rami, una guerra di fuoco. Un gioco di bambini. Con una lingua densa di emozione e intessuta di lirismo, Alice Zanotti entra dentro le passioni che fanno grande un piccolo mondo.
16,90 16,06

Pop is dead. La storia dei Radiohead

Fernando Rennis

Libro: Libro in brossura

editore: Nottetempo

anno edizione: 2025

pagine: 348

I Radiohead esordiscono nel 1992 con Creep, un singolo di grande successo commerciale che finiranno presto per odiare, e da lì in avanti sfidano le convenzioni del pop per diventare, nei decenni successivi, un gruppo imprevedibile e spiazzante, non solo dal punto di vista musicale: l’antitesi delle rockstar, gli interpreti irrequieti di un mondo distopico in radicale cambiamento, un poliedro pieno di contrasti. La loro storia è sorprendente, come la loro discografia, in cui convivono Ok Computer (1997), definito “l’ultimo grande album rock del xx secolo”, Kid A (2000), un disco che spinge sull’elettronica, e In Rainbows (2007), una sintesi sonora pubblicata in digitale sul sito del gruppo, con prezzo a scelta. Un decennio dopo, mentre venivano analizzati in ogni loro aspetto e conquistavano nuove generazioni di fan, i Radiohead si sarebbero eclissati, concentrandosi sui progetti solisti. A quarant’anni dai primi tentativi nelle sale di musica della scuola di Abingdon, la band è ormai circondata da un’aura mitologica e schiere di adepti, ma non cessa di essere “un disturbo, un’anomalia che rischia di incantarci”. Restano aspetti ancora poco conosciuti della storia e del “fenomeno Radiohead”, stereotipi da smontare, contraddizioni da approfondire, indizi da sondare: come ha fatto Fernando Rennis, che da anni è sulle tracce dei cinque di Oxford e ha parlato con i loro insegnanti e compagni di scuola, intervistato musicisti, registi, giornalisti e collaboratori che hanno incrociato le loro vicende. Attraverso una ricerca rigorosa e uno sguardo appassionato, questo libro ci guida in un viaggio documentato e coinvolgente nel cuore inquieto della musica contemporanea.
18,90 17,96

Interno con figure

Fausta Cialente

Libro: Libro in brossura

editore: Nottetempo

anno edizione: 2025

pagine: 240

Tra i ricordi sfumati della provincia italiana e le ambientazioni in un Levante pieno di contrasti, "Interno con figure" raccoglie i racconti più significativi di Fausta Cialente. Scritti prevalentemente negli anni in cui era in Egitto, esplorano i temi più intimi e universali della sua opera: l’incanto dell’infanzia, le velleità di una borghesia “incosciente e colpevole”, il colonialismo, le tensioni dei rapporti familiari, l’appartenenza e lo sradicamento. Cialente tratteggia spazi domestici che custodiscono vite immobili e silenziose o piene di avventure con una prosa luminosa e una sensibilità perfetta. Racconta di bambini maliziosi e crudeli che indagano le dinamiche segrete degli adulti, di donne sfacciate e coraggiose, timide e schive alle prese con il senso di straniamento, di uomini disorientati che proiettano desideri e inquietudini sulla realtà circostante. Pubblicata per la prima volta nel 1976, la raccolta diventa una resa di conti, una testimonianza dei molti mondi attraversati e del tempo “sempre più velenoso e sempre più feroce” che Cialente ha saputo leggere e interpretare. Interno con figure, un andante che riflette il ritmo musicale della sua scrittura, intreccia fiaba e realtà cruda, invenzione e memoria, ironia e denuncia sociale, confermando una scrittrice di straordinario talento e lucidità.
16,50 15,68

Animali, custodi di storie

Francesca Matteoni

Libro: Libro in brossura

editore: Nottetempo

anno edizione: 2025

pagine: 252

Chi fa rumore nel bosco o nell’onda? Chi ci scruta, non visto? Attraverso scoiattoli, ghiri, lontre, foche, orse, lupi, gheppi e uccelli acquatici – gli animali custodi delle storie raccontate nel libro di Francesca Matteoni –, l’osservazione e l’immaginario si aprono alle più profonde forme di connessione tra le specie terrestri e gli ecosistemi condivisi, ridefinendo la soglia fra domestico e selvatico, fra amore e terrore, nell’“inebriante e dolorosa rete del tutto”. In queste pagine le esperienze personali dell’autrice, insieme alle sue letture e memorie, si alternano a suggestioni e approfondimenti provenienti dagli Animal Studies, dal folklore, dalle tradizioni storiche e antropologiche che ci legano agli animali, fino alla letteratura, al cinema e alle arti che li vedono protagonisti. Un mondo di convivenze reali, interazioni costanti e proiezioni simboliche da decifrare, in cui ci fanno da guida creature metamorfiche (“mutaforma”) come la selkie dei mari nordici, sia donna sia foca grigia; la madre-lontra, metà acquatica e metà terrestre; la figura sciamanica dell’orsa, che scandisce il ciclo di morte, rinascita e comprensione di sé, o quella del lupo mannaro, il deviante diabolico perseguitato nei processi per stregoneria di epoca moderna. È così che le storie degli animali umani e non umani si sono intrecciate e si intrecciano di continuo nella trama ibrida dei viventi, dal culto e dalla parentela al conflitto e alla sopraffazione. Ed è per questo che gli animali reclamano il loro spazio vitale – e politico – come compagni senzienti di strada e di mondo: un atto di riconnessione con il pianeta e con tutto ciò che esiste ostinatamente insieme a noi.
17,90 17,01

Topologia della violenza

Byung-Chul Han

Libro: Libro in brossura

editore: Nottetempo

anno edizione: 2025

pagine: 180

Il punto di partenza dell’analisi che Byung-Chul Han sviluppa in questo saggio è la natura proteiforme della violenza: cambia aspetto, si adatta alla logica e alle modalità del contesto socio-politico in cui si sviluppa e, soprattutto, agisce anche laddove sembra essere sparita. L’esame parte dalla violenza nelle sue manifestazioni macrofisiche: quella del sangue e del sacrificio, del sovrano sul sottoposto, quella senza sangue delle camere a gas, quella del linguaggio offensivo. In questo senso essa è espressione di un “eccesso di negatività”: è infatti possibile esclusivamente dove c’è antitesi, tensione bipolare tra un Ego e un Alter, un Interno e un Esterno. Nell’epoca odierna, con la progressiva “positivizzazione della società” − ovvero lo smantellamento della negatività e della contrapposizione e l’appiattimento delle differenze − anche la violenza sembra svanire, almeno nelle sue forme tangibili, corporee. Ma quello a cui assistiamo, sostiene il filosofo, è in realtà un suo trasferimento sul piano psichico, all’interno del soggetto. È, quella odierna, una violenza microfisica, un pericoloso “eccesso di positività” che si manifesta “in termini di sovrapprestazione, sovrapproduzione e sovracomunicazione, iperattenzione e iperattività”, fondendosi e confondendosi con la sua controparte: la libertà. Nella società della prestazione il soggetto, formalmente libero, è vittima di se stesso e delle pulsioni che ha introiettato. “La storia della violenza giunge a compimento in questa coincidenza tra carnefice e vittima, tra signore e servo, tra libertà e violenza”.
15,90 15,11

Pelli

Rachele Salvini

Libro: Libro in brossura

editore: Nottetempo

anno edizione: 2025

pagine: 144

“C’è un puma ad Agra”. Zelda riceve una telefonata allarmata dell’ex nuora Allison: nella loro cittadina in Oklahoma è stato avvistato un animale che si credeva scomparso da tempo. Dal terribile omicidio di tre bambine scout avvenuto anni prima, per mano – stando alle voci – di un nativo americano capace di trasfigurarsi in puma. Ma per Zelda quelle parole risvegliano ben altri ricordi, anch’essi intrisi di pericolo: ad attenderla, al limitare dell’oscurità della memoria, c’è il marito Tom, ormai morto. Il loro innamoramento sfociato in un matrimonio spento e segnato dalla violenza: Zelda come le bestie cacciate da Tom, creature affascinanti da prevaricare per la semplice consapevolezza di esserne capace. Le loro pelli esposte in casa, immortalate nella stasi della sconfitta. E poi il pensiero va a Gareth, il figlio un tempo amatissimo che ora è solo un guscio di risentimento e pregiudizio, così simile, troppo simile al padre. Alla nipote Grace, una bambina che ha già sviluppato una scorza che lei non riesce a penetrare. Zelda si scopre insofferente, si scopre succube di una passività che, ora che è in là con gli anni, non le calza più. Zelda, a poco a poco, scopre se stessa. Rachele Salvini ci consegna una storia sul riscatto delle vittime e su una crescita personale che non conosce tempo né età, un romanzo che dal cuore degli Stati Uniti parla alle donne spezzate di ogni angolo del mondo.
15,50 14,73

Il soldato era un delfino. Animali e politica

Eva Meijer

Libro: Libro in brossura

editore: Nottetempo

anno edizione: 2025

pagine: 120

Il delfino Takoma, dopo aver prestato servizio nell’esercito degli Stati Uniti per scovare ordigni nel Golfo Persico, nel 2003 ha disertato. Ci sono gruppi di oche che hanno conflitti territoriali con gli umani, gli oranghi utilizzano raffinate forme di collaborazione quando pianificano di fuggire da uno zoo, le api discutono tra loro sul luogo in cui costruire un nuovo alveare, i piccioni prendono decisioni democratiche. Tra resistenza e coabitazione con la nostra specie dominante, gli animali non umani dimostrano ogni giorno chi sono e cosa vogliono. Eppure, continuiamo a prendere decisioni che influenzano o determinano le loro esistenze escludendoli dalla sfera politica, oltre a sfruttarli, opprimerli ed eliminarli in vari modi. Ormai conosciamo molto dei loro linguaggi complessi, delle loro organizzazioni comunitarie e delle loro ricche vite interiori – che smentiscono la tesi di Aristotele secondo cui gli umani sarebbero la sola specie politica, in quanto l’unica a saper utilizzare il linguaggio razionale e a possedere un’istanza morale. Al di là di quest’ipoteca teorica che ha gravato a lungo sul pensiero occidentale e sulle gerarchie di potere, Eva Meijer immagina una “nuova alleanza” con gli altri animali che superi l’interesse esclusivamente umano posto al centro della politica: possiamo iniziare a considerarli come nostri concittadini in una società multispecie? E possiamo immaginare un diverso tipo di democrazia, che includa la loro voce e i loro diritti nelle scelte che riguardano tutti gli abitanti del pianeta e la fitta rete di interrelazioni che lo percorre?
15,50 14,73

Maxi-rissa. I diari della trap

Alberto Piccinini, Giovanni Robertini

Libro: Libro in brossura

editore: Nottetempo

anno edizione: 2025

pagine: 156

“La trap è sempre differente, marginale, eccessiva, anche adesso che occupa il centro della scena” con i brani di Sfera Ebbasta, Anna Pepe, Tony Effe e tanti altri trapper in cima a ogni classifica di streaming. Non serve più spiegare che cosa sia e da dove venga questa musica. Anzi, la stessa trap è ampiamente in grado di spiegare il Paese, come una specie di mitologia sotterranea e onnipresente. L’ossessione per la ricchezza, la paura della povertà, l’attrazione per il crimine e il potere, i conflitti di classe. Queste storie di riscatto, tradimento, successo raccontano la realtà urbana contemporanea con una vitalità che manca al pop rassicurante e consolatorio. Alberto Piccinini e Giovanni Robertini mostrano la natura spesso conflittuale e polarizzata del dibattito pubblico in cui la trap è immersa, tra ansie securitarie e panico morale sui famigerati maranza. Ma soprattutto "Maxi-rissa" ci porta dentro il mondo di Baby Gang, Simba La Rue, Paky – un “fumettone di case popolari, pistole, famiglie divise, piccoli criminali, spaccio, vendette, macchinoni e Rolex” –, offrendoci uno sguardo unico, provocatorio e finalmente empatico sulle disuguaglianze, l’identità delle seconde generazioni, il rapporto tra centro e periferie nell’Italia di oggi.
15,90 15,11

La Cecilia

Michela Panichi

Libro: Libro in brossura

editore: Nottetempo

anno edizione: 2025

pagine: 264

Quando nasci il nome non te lo scegli. Quello di Cecilia lo ha deciso suo padre e per questo è speciale. Tre sillabe piene, che sanno “di pulito” come il legame con lui, ma si sporcano quando le pronuncia sua madre, accorciando il nome alle prime quattro lettere. È solo nell’estate dei suoi tredici anni, passata a Ischia come sempre, che Cecilia scopre da suo fratello minore una verità diversa: si chiama come un verme anfibio, una specie animale che non presenta evidenti differenze di genere. Questa consapevolezza non è che un assaggio di ciò che dovrà affrontare durante quei giorni sull’isola: sogni infestati da creature marine, misteriosi litigi tra i suoi genitori, il ciclo imminente e quella femminilità tanto odiata, da cui ormai non può sfuggire. Ma esiste una spiaggia, i Maronti, dove questi problemi sembrano non riuscire a raggiungerla. Lì si ritrova un gruppo di adolescenti invischiati nei primi approcci amorosi. Scambiata per maschio dai suoi nuovi amici, Cecilia decide istintivamente di coltivare quell’equivoco e adotta il nome di suo fratello, Luca. Così, se con i genitori è femmina, ai Maronti è maschio. E lo è soprattutto per Alba, una ragazzina esuberante che vive con sfrontatezza i primi desideri erotici, e che per questo la attrae e la spaventa al tempo stesso. Nell’arco di un’estate, Cecilia si ritrova quindi ad affrontare il delicato passaggio alla vita adulta. La sua è una straniante ricerca di sé, per capire la cosa più difficile di tutte: chi è veramente e chi vuole essere. Il primo romanzo di una scrittrice giovanissima ma dal talento già maturo.
15,90 15,11

Mendicare

Max De Paz

Libro: Libro in brossura

editore: Nottetempo

anno edizione: 2025

pagine: 132

Il Quinto arrondissement, il più antico di Parigi, è quello dei resti romani, del Panthéon, della Sorbona. Oggi, dice il giovane narratore di questo brillante romanzo d’esordio, lo riconosci invece dai borghesi ricchi e dal prestigio del denaro che ha scalzato quello della storia. Guardando bene, però, qualcosa stride ai margini del quadro: il quartiere è pieno di esclusi e drop-out – senzatetto, barboni, mendicanti che vivono per strada e intralciano i passanti coi loro cartoni unti e i loro fagotti. Il ragazzo è uno di loro, ha vent’anni e già una storia pesante alle spalle: un fratello maggiore rovinato dal crack, una casa popolare da cui la sua famiglia è stata sfrattata, una madre che non sa più dove sia. “Così ho finito per appoggiare il culo a terra. Poi le gambe, la spalla, la guancia”. Sull’asfalto della strada stringe rapporti tragicomici di sopravvivenza e complicità: con i suoi sgangherati compagni di elemosina guarda il mondo che finge di non vederli o non li vede proprio, e quelli che con una moneta si ripuliscono la coscienza. Ci sono giorni migliori, in cui una gaufre al cioccolato ha il sapore di una gioia ritrovata, e quelli peggiori, in cui la miseria abbrutisce e basta. Fin quando non incontra quello che sembra un mucchio di cappotti informe ed è invece Élise, una senzatetto anche lei, con cui trova qualcosa di luminoso, di caldo, che somiglia all’amore e alla voglia di combattere per uscire da “questo gran bordello, insieme”.
16,50 15,68

A domanda rispondo. Divertimenti e ambasce di un autore di quiz

Armando Vertorano

Libro: Libro in brossura

editore: Nottetempo

anno edizione: 2025

pagine: 192

Milionari, ghigliottine, ruote della fortuna. Siamo un popolo di santi, poeti e giocatori. Sono tantissimi gli italiani che ogni giorno, davanti al televisore, seguono e si cimentano nei quiz. Molti di loro si interrogano pure sul lavoro di chi li crea. Cosa significa scrivere per un quiz televisivo? Quali sono le domande che funzionano e come vengono trovate? Come si fa a stabilire se una risposta è davvero giusta o sbagliata? Armando Vertorano, autore e domandiere da anni, svela i segreti di un mestiere che, pur suscitando molta curiosità, è poco conosciuto. Lo fa intrecciando il racconto vivace del lavoro quotidiano in redazione e in studio con un’originale prospettiva che ripercorre la storia del quiz in Italia, dagli albori di Lascia o raddoppia? all’influente innovazione di Rischiatutto fino ai programmi in onda oggi come L’Eredità. Scopriremo che “lo spettatore da casa non sempre ne è apertamente consapevole, ma ogni gioco è una forma di racconto. Se un telequiz fosse un film, le domande sarebbero la sua sceneggiatura”. Vedremo come si evolvono i quesiti nel tempo, riflettendo i cambiamenti sociali e culturali, e come il concorrente si è trasformato da esperto depositario di un sapere enciclopedico a persona comune con cui il pubblico può identificarsi. Giocando a propria volta. "A domanda rispondo" è un’esplorazione del legame invisibile che unisce chi domanda, chi risponde e chi guarda, un viaggio dietro le quinte che svela i segreti di un genere tanto amato quanto longevo e capace di rinnovarsi.
16,50 15,68

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