Libri di V. Nardoni (cur.)
Poeta a Nuova York. Testo spagnolo a fronte
Federico García Lorca
Libro: Copertina morbida
editore: Passigli
anno edizione: 2021
pagine: 224
Se con la pubblicazione del "Romancero gitano" Federico García Lorca aveva toccato una delle vette della poesia spagnola del suo tempo, è con la raccolta postuma Poeta en Nueva York che si guadagna un posto di primissimo piano nel pantheon della grande poesia novecentesca, cavalcando in modo del tutto originale l'onda del più avanzato surrealismo internazionale. Un «grido di appassionata protesta contro l'americanismo e la civiltà meccanica raffigurate come un ossessionante trionfo della morte»: così, con Vittorio Bodini, si può ancora definire in una sintesi estrema "Poeta a Nuova York", senza dimenticare però che le radici dell'opera e il suo senso più cocente e più autentico sono da ricercare piuttosto nel personale tormento che attanagliava il cuore e la mente del poeta in quegli anni. La critica si è interrogata a lungo sulle ragioni che avrebbero spinto García Lorca, nel giugno del 1929, ad imbarcarsi sul transatlantico Olympic alla volta di New York e Cuba, trattenendosi lontano da casa per più di un anno; dalle lettere e le testimonianze si evincono nel poeta forti angosce legate a difficoltà sentimentali (come la fine della relazione con il giovane scultore Emilio Aladrén) e di realizzazione personale, una condizione paradossalmente acuita proprio dallo strepitoso successo del "Romancero", che lo trasformava in personaggio pubblico facendone però il poeta delle gitanerías, come a rinfacciargli una poesia tutta ripiegata sul folklore, anziché aperta alle nuove linee dell'arte europea. Questa nostra edizione rappresenta la prima traduzione italiana basata sull'edizione critica di Andrew A. Anderson (2013), che viene riportata nel testo a fronte.
Per il gran mare
Andrés Sánchez Robayna
Libro: Copertina morbida
editore: Passigli
anno edizione: 2021
pagine: 128
"Per il gran mare" segna una nuova tappa nella traiettoria poetica del poeta spagnolo Andrés Sánchez Robayna e getta nuova luce anche sulle raccolte precedenti, due delle quali già apparse in questa collana, "Il libro, oltre la duna" (2008) e "Dell'ombra e l'apparenza" (2012). Nel breve ma intensissimo svolgersi delle 35 "stanze" che lo compongono, il poema affronta una grande sfida: quella di non perdere la lucidità dinanzi a un evento sconvolgente e irreparabile come la prematura perdita della persona amata. Sulla linea di una poesia intesa come «strumento di conoscenza» (Valente), il raggiungimento di un nuovo equilibrio è qui raccontato con il forte appoggio alla metafora della creazione poetica stessa, che diviene una sorta di basso continuo meditativo dell'intero libro: la nuova identità del poeta, sprofondata nell'oscurità del dolore, se vuole tornare in superficie deve fare i conti con l'ignoto; così è anche per la parola poetica, che per giungere al foglio deve compiere quel misterioso viaggio dall'invisibile al visibile, dall'intuizione al sapere, dall'indicibile eterno alla - pur fuggevole - presenza nel mondo. Come scrive Antonio Prete nella prefazione che accompagna il volume: «La parola della poesia, in questi versi di Robayna, interrogando le ombre che abitano il teatro dell'interiorità, e intrattenendosi con il dolore dell'assenza - un dolore che ci costituisce - incontra due confini sul cui limite misurarsi: quello che separa, e unisce, il sogno e la verità, quello che separa, e unisce, la luce e l'oscurità. È sostando su questi confini che la poesia apprende la sua lingua, pronuncia la sua lingua».
Amore, mondo in pericolo. Lungo lamento. Testo spagnolo a fronte
Pedro Salinas
Libro: Copertina morbida
editore: Passigli
anno edizione: 2014
pagine: 179
Dopo "La vox a ti debida" (1933) e "Razón de amor" (1936), Pedro Salinas lavorò intensamente a una raccolta che doveva costituire l'ultimo anello della sua 'trilogia amorosa': "Largo lamento". Ma la gestazione di questa raccolta, anch'essa come le precedenti ispirata alla sua relazione con l'ispanista americana Katherine Whitmore, si rivelò alquanto difficoltosa, il progetto non giunse mai a un vero compimento, e solo alcune poesie furono pubblicate separatamente dall'autore ancora in vita. Con "Amore, mondo in pericolo" pubblichiamo il primo volume di questa fondamentale opera, rispecchiando l'ordine stabilito dalle più recenti edizioni spagnole curate da Montserrat Escartíin. Se da un lato il lettore ritroverà in queste pagine molti dei temi e dei modi di "La voce a te dovuta" e "Ragioni d'amore", dall'altro si accentua qui la consapevolezza di una stagione che è ormai giunta al suo termine. Non va dimenticato, del resto, che Salinas, emigrato negli Stati Uniti alla vigilia della Guerra civile, si trovava a fronteggiare una relazione coniugale incrinata e un sogno d'amore ormai infranto, mentre le notizie sempre più drammatiche che gli venivano dalla Spagna lo convincevano che l'intero suo passato se ne stava andando insieme ai luoghi della sua vita. "Contenere quel crollo", scrive Valerio Nardoni nella prefazione, "è il compito che l'autore sembra prefiggersi, attraverso pensieri sempre più delicati, movimenti sempre più leggeri, dimensioni sempre più impalpabili e rarefatte...".
Sonetti dell'amore oscuro. Testo spagnolo a fronte
Federico García Lorca
Libro: Copertina morbida
editore: Passigli
anno edizione: 2013
pagine: 75
Gli undici sonetti ormai tradizionalmente noti con il titolo "Sonetti dell'amore oscuro" furono scritti tra il 1935 e il 1936, e dunque a ridosso della tragica scomparsa dello scrittore. Solo però a distanza di quasi cinquant'anni da quella morte vennero alla luce, e in questo incredibile ritardo si deve probabilmente ravvisare anche il desiderio di tenere celato il carattere omosessuale di questi componimenti, che peraltro non esauriscono il corpus sonettistico lasciato dal grande poeta spagnolo: ventitré sono infatti i sonetti scritti da Federico Garcia Lorca, dei quali soltanto due pubblicati con l'autore ancora in vita. Il presente volume li propone nella loro integralità, ricomponendo, almeno idealmente, quel "Jardìn de sonetos" di cui lo stesso Lorca aveva parlato all'amico Luis Rosales, il poeta nella cui casa Federico aveva trovato rifugio nel tentativo, purtroppo rivelatosi vano, di evitare l'arresto da parte della Guardia Civile.
Dell'ombra e l'apparenza. Testo spagnolo a fronte
Andrés Sánchez Robayna
Libro: Copertina morbida
editore: Passigli
anno edizione: 2012
pagine: 201
La voce poetica di Andrés Sánchez Robayna è una delle più importanti e solide del panorama spagnolo dei nostri giorni, e anche delle più particolari: la forte tensione etica ed esistenziale dei suoi versi, infatti, non indugia mai su una concettualità verbosa e poco concreta, ma si esprime in tutta la sua intensità e nitidezza attraverso immagini, suoni, luci e ombre della sua isola e del dialogo con altre terre (come Cuba, la Grecia, l'Italia, luoghi ricchi di affetti, di arte, di tempo). È poesia di presenze, di percezioni, sempre giocata sulla sottile linea fra visibile e invisibile, e sempre diretta alla ricerca del senso delle cose e dell'esserci (e del non esserci più). "Dell'ombra e l'apparenza" prosegue il percorso già iniziato con le altre raccolte, e in particolare con "Il libro, oltre la duna" uscito in questa stessa collana; ma dove là era la rammemorazione a recuperare il senso nuovo delle cose, qui al centro sta la contemplazione: il poeta, come un pellegrino, percorre il mondo prestando ascolto alla costante chiamata della bellezza, e insieme interrogandosi se ci siano parole capaci di far fronte alla fugacità del tutto, a quell'annullamento finale che induce a considerare la realtà come mera apparenza e a scoprire, al di là della luce che tale realtà rivela, un'ombra senza confini. Prefazione di Juan Goytisolo.
Un giorno ancora. Testo spagnolo a fronte
Pablo Neruda
Libro: Copertina morbida
editore: Passigli
anno edizione: 2010
pagine: 79
Scritto di getto fra il 5 e il 6 luglio del 1969, il breve poema "Un giorno ancora" si situa fra due opere molto importanti dell'ultimo Neruda: "Fine del mondo" e "La spada di fuoco". Ma cos'è quell'"ancora" (Aùn), che ne costituisce il netto e secco titolo originale? È innanzitutto un atto di presenza, un "esserci ancora" del poeta, ed è insieme un atto di rinnovamento e di rilancio, di "rigenerazione" per un'ancora maggiore aderenza alla vita. Come scrive Valerio Nardoni nella prefazione, tutta la carica semantica del titolo originale ricade su un verso programmatico, che chiude il primo dei ventotto frammenti di cui si compone il poema: debo aclarar aùn mis deberes terrestres, dove "aclarar" non significa semplicemente "chiarire", nel senso di "spiegare meglio", ma "rendere più chiari" i propri doveri. Ne scaturisce un poema urgente e asciutto, che ha le movenze di una scrittura "accaduta" così la definisce il poeta nel saluto finale - più che meditata, e che proprio in questa sua spontanea e felice sintesi riesce ad esprimere tutto il vigore e tutta la profondità della sua ispirazione.
Rosso primo
Libro: Copertina morbida
editore: Passigli
anno edizione: 2009
pagine: 118
"L'idea che sta alla base di "Rosso primo" è quella, in sé e per sé magari singolare, di far coincidere l'interpretazione artistica di una possibile copertina di rivista di moda femminile con un testo poetico, anch'esso alla donna dedicato, e commissionato ai poeti che abbiamo invitato a collaborare. Idea forse singolare, dicevamo, ma soprattutto per questo pretestuoso accostamento tra moda e poesia; perché per il resto il Novecento ci ha ben abituati all'immagine sovrascritta, e proprio le riviste di moda sono stati uno dei terreni più fertili e fecondi di questo incontro grafico fra testo e immagine. I dipinti di Riccardo Bargellini, riprodotti nel volume, sono nati appunto con questa intenzione, adattandosi poi via via alle poesie che ci venivano consegnate dai trentatré poeti che hanno seguito con simpatia e interesse il nostro progetto, e che sono state poi a loro volta inserite all'interno delle immagini da Lisa Cigolini. Infine, al punto focale, e forse più ludico, fra invenzione pittorica e visiva del testo, abbiamo chiesto ad ogni poeta che aggiungesse un pensiero o una riflessione sulla relazione fra poesia e tempo, o meglio - così era posta da noi la domanda - fra tempo con la minuscola e Tempo con la maiuscola (tempo della moda e Tempo della poesia? Ma forse semplicemente tempo e Tempo per tutti noi...)." (Valerio Nardoni)
Il curioso inopportuno. Una novella dal «Don Chisciotte»
Miguel de Cervantes
Libro: Copertina morbida
editore: Passigli
anno edizione: 2005
pagine: 122
"Il curioso inopportuno" è una delle due lunghe novelle intercalate nel Don Chisciotte che, sin dall'uscita del romanzo, sono state al centro di un ampio dibattito critico a proposito della "opportunità" o meno della loro presenza nello svolgimento del capolavoro di Cervantes. "Inopportuno" nella novella è soprattutto il comportamento di Anselmo, che sposo felice della bella Camilla, decide di metterne a prova la fedeltà, scegliendosi come rivale proprio l'amico fraterno Lotario. Alla fine, come scrive Nardoni nella postfazione, la novella si rivela come uno dei numerosi, incantevoli paradossi del capolavoro di Cervantes, proprio perché "viene proposta come "exemplum" veritiero in un libro che narra la fine non solo degli "exempla", ma di un'epoca intera".
Il corpo, favoloso. Lungo lamento. Testo spagnolo a fronte
Pedro Salinas
Libro: Copertina morbida
editore: Passigli
anno edizione: 2015
pagine: 187
La relazione amorosa con l'ispanista americana Katherine Reding fu alla base delle tre principali raccolte di poesie d'amore di Pedro Salinas: "La voce a te dovuta" (1933), "Ragioni d'amore" (1936) e "Lungo lamento". Dopo "Amore, mondo in pericolo", con "Il corpo, favoloso" pubblichiamo la seconda e ultima parte di questa grande raccolta che doveva costituire il terzo anello della trilogia amorosa, ma che venne pubblicata integralmente soltanto dopo la morte dell'autore. Se da un lato è sempre difficile sapere con sicurezza quale fosse la reale intenzione del poeta rispetto all'insieme di questi testi, dall'altro è ben evidente che appartengono tutti ad una stessa atmosfera poetica e hanno una medesima scaturigine affettiva, tanto da far ipotizzare che l'interruzione di questo suo progetto, che la sorte renderà poi definitiva, possa essere ricollegata al declino ormai irrimediabile di quel grande suo sogno d'amore. Scriveva Salinas a Katherine il 16 novembre 1935: "Non mi serve a nulla un modo speciale di sentire il mio amore per te se tu non lo senti con me"; fu forse proprio la mancanza di quella condivisione a far sì che il libro perdesse, per il suo autore, il senso di essere concluso e infine pubblicato. Ma forse è anche per questo motivo che oggi possiamo leggere un'opera di grande poesia densissima e sfumata allo stesso tempo, come di un amore che non vuole morire.
La ferita nell'essere. Un itinerario antologico
Mario Luzi
Libro: Copertina morbida
editore: Passigli
anno edizione: 2004
pagine: 187
"Valerio Nardoni è un fortunato incontro che questi tardi anni della mia vita mi hanno regalato. Ho potuto conoscere direttamente in lui alcuni aspetti vivi e franchi della gioventù di oggi e in più una tutta sua personale genialità. Quando le circostanze lo misero, per così dire, sulla mia strada, sapeva poco di me. Coscienziosamente volle acquisirne qualche notizia da conversazioni e letture; poi sollecitato da stimoli sempre meno casuali, decise di esplorare sistematicamente il mio lavoro poetico assai più che semisecolare, e poco più tardi di organizzarlo intellettivamente a suo sogno e libido. Nacque allora l'idea di una antologia non canonica, ma libera e attiva - spiritualmente e fantasticamente attiva - quale soltanto Valerio poteva concepire." (M. Luzi)